102° Tour de France - Tour Awards

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102° Tour de France - Tour Awards

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Su una proposta di Silvére Saubert vogliamo divertirci ad assegnare gli awards di Eseifrancesi nell'edizione del Tour appena conclusa.

Il topic è strutturato come segue: posto qua di seguito i premi che si prestano ad assegnazione e le relative descrizioni, voi potete proporre eventuali assegnazioni


CLEVELAND CAVALIERS AWARD
Denominato in onore della squadra che in una sola stagione è passata da un record di 61 vittorie e 21 sconfitte a 19-63, il premio vuole offrire un riconoscimento alle squadre e ai corridori che più hanno peggiorato il loro risultato rispetto all'anno scorso.

CTRL-C/CTRL-V AWARD
Sbagliare è umano, perseverare è diabolico, scrivere la stessa stronzata per tre settimane è da pirla. Il premio è destinato non necessariamente a chi ha ideato una tattica particolarmente idiota, ma a chi, anche a fronte di esiti poco soddisfacenti, l'ha ripetuta più e più volte, o l'ha reiterata tanto a lungo da renderla dannosa, magari a fronte di inizi promettenti.

ATTACK AT THE DICK OF DOG AWARD
L'immagine del corridore che dopo aver vinto dichiara di essere contento di essere arrivato uno è sicuramente iperbolica, ma un fondo di verità c'è sempre. Chi non ricorda gli scatti senza senso di Pirazzi all'ultimo Giro d'Italia, o quelli di Johnny Hoogerland in più o meno tutte le corse che ha disputato in vita sua? Il fatto di affidare la corsa interamente ai DS evidentemente non è servito ad evitare fenomeni di questo genere: l'award va a premiare gli attacchi più alla cazzo di cane visti durante le 21 giornate di gara.

LEBRON JAMES AWARD
Perdere fa sempre male. Ma quando la sconfitta arriva dopo aver costruito alla perfezione un successo per larga parte della gara, è come ritrovarsi in una cella con Tiziano Ferro, Cristiano Malgioglio e Renato Zero tenuti in cella di isolamento per 3 mesi. Come il re del quarto quarto insegna. Il premio vuole onorare chi ha gettato solidissime basi per cogliere un risultato importante, salvo poi buttare tutto a donne di facili costumi nelle battute finali.

OSCAR PEREIRO AWARD
E' dedicato al vincitore del Tour de France 2006 il premio che rende merito a chi, tramite tattiche particolarmente acute, o approfittando di inenarrabili stronzate altrui, è riuscito a raccogliere risultati insperati.

MONTEVERGINE AWARD
Poche località come Montevergine di Mercogliano hanno saputo offrire negli anni un ricettacolo di arrivi insipidi, poco significativi ai fini della classifica generale, e processioni di gruppi ultra-corposi fino all'ultimo chilometro. A volte, a causare attacchi di orchite ai telespettatori provvedono però anche DS e corridori, con condotte tattiche vergognosamente attendiste. Il Montevergine Award va alla tappa che più ha smembrato la pazienza e i testicoli dei malcapitati telespettatori.

IVAN BASSO AWARD
A volte, anche avere una gamba esaltante non è sufficiente per convincere un corridore ad attaccare, procrastinando ogni eventuale offensiva all'ultima salita dell'ultima tappa. Spesso abortendo poi l'attacco a causa di una condizione non più così straordinaria. In onore dell'uomo che ha fatto dell'attesa un'arte, raccogliendo l'eredità di Gianbattista Baronchelli come nessuno pensava fosse possibile, Aso destina un premio a chi è riuscito a non approfittare di una gamba eccezionale vegetando tutto il giorno sulle ruote degli avversari, guadagnando l'1% di quanto avrebbe potuto, o addirittura niente.

TAFAZZI AWARD
Non c'è bisogno di spiegazione per la denominazione del premio che riconosce l'eccellenza nel campo dell'autolesionismo, dell'attacco suicida, della strategia kamikaze, dello spararsi nei coglioni con un fucile a pompa. Destinatario è chi ha lanciato in offensive votate da subito al fallimento i propri corridori.

STEVEN BRADBURY AWARD
Per vincere un pizzico di fortuna è sempre necessario. Certe volte, più che un pizzico, ne serve una cisterna, come ben sa il pattinatore australiano che vinse a Salt Lake City l'oro olimpico più immeritato di ogni epoca. Questo premio è quindi per coloro che hanno raccolto risultati di prestigio grazie a botte di culo che hanno fatto esclamare ai più autorevoli commentatori: "La dea bendata non l'ha baciato, gliel'ha direttamente preso in bocca".

GIAMPIERO GASPERINI AWARD
Ci sono DS che hanno il ciclismo nel sangue, e anche se dovessero gestire una squadra composta da Damiano Cunego e 8 suoi cloni riuscirebbero a cogliere risultati assolutamente impronosticabili, quali un top 10 ad un traguardo volante. Altri avrebbero fatto forse meglio a dedicare il loro tempo a proposte di nuove tecniche agricole, anziché azzoppare con tattiche improponibili dei valenti corridori. A costoro è dedicato il premio intitolato all'allenatore che Massimo Moratti ha scelto per guidare l'Inter dopo una montagna di "sì". "Sì" che purtroppo erano in risposta alla domanda: "Se le chiedessi di venire ad allenare l'Inter, mi manderebbe affanculo?".

SIR ALEX FERGUSON AWARD
Dopo una raffica di awards per spalare merda su qualche DS, Aso ha ritenuto opportuno istituirne uno serio, dedicato al DS che, tutto considerato, può essere definito il migliore di questa edizione del Tour de France. Inutile spiegare perché il premio sia dedicato all'uomo che vanta conoscenze calcistiche inferiori solamente a quelle che egli stesso possiede in fatto di enologia.

THOMAS VOECKLER AWARD
Talvolta, dei corridori giungono a risultati inattesi tramite tattiche geniali, attacchi coraggiosi, o débacle altrui. Altre volte, tramite prestazioni monstre che scolpiscono nella mente quattro lettere: "W.A.D.A.". Denominato in onore dell'uomo che per una vita è andato in caccia di tappe, e che a 32 anni ha scoperto di essere tra i primi 10 scalatori al mondo, questo award è dedicato a chi, senza inventarsi nulla di clamoroso, ha colto risultati al di là di ogni aspettativa, lasciando immaginare che, anche dopo il ritiro di Lance Armstrong, la Omega Pharma - Quickstep continui ad ottenere finanziamenti dagli avversari.

PALAZZO GRAZIOLI AWARD
Bravo o incapace che sia, un DS è abitualmente la figura che guida i corridori della propria squadra tentando di raggiungere i migliori risultati possibili. Talvolta, però, accade che un direttore sportivo decida di calare le braghe e vendersi al miglior offerente. Il Palazzo Grazioli Award è destinato al DS che più di ogni altro si è distinto nell'arte della prostituzione, vendendo i propri atleti ad altre formazioni.

DAMIANO CUNEGO AWARD
Hai le potenzialità del campione, ma le hai dimenticate a casa? Giustifichi 23 minuti presi su un dosso artificiale dicendo che oltre al camion balè aspettavi la terza settimana? Sei riuscito a farti passare in montagna anche dal gruppetto dei velocisti? Dedicato a chi è riuscito a deludere le aspettative più di ogni altro, l'award intitolato al corridore di Cerro Veronese è quello che fa per te!

POMIGLIANO D'ARCO AWARD
Dedicato unicamente a chi fa del lavoro il proprio stile di vita, il pomigliano d'arco Award, in memoria degli operai FIAT, è dedicato a chi, dopo essersi messo in mostra per lungo tempo durante una tappa, ha vanificato tutto il percorso fatto fino a quel momento, soccombendo agli attacchi delle altre formazioni. Se anche voi, come l'Euskaltel-Euskadi per tutta la Vuelta 2012, vi siete messi in mostra con grandi possibilità di vittoria e avete irrimediabilmente perso, difficilmente potrete perdere questo riconoscimento.

LUCA LAURENTI AWARD
In ogni coppia c'è chi vive alle spalle dell'altro. Così come Luca Laurenti con Paolo Bonolis anche Baldini con Fiorello e tutte le donne under 30 di centrodestra con Silvio Berlusconi. Questo premio è dedicato a chi, nascondendosi senza mai tirare un metro, ha sfruttato il lavoro degli altri per emergere da un oceano di mediocrità e trionfare o ottenere un vantaggio considerevole in una o più frazioni

ROCCO SIFFREDI AWARD
C'è chi non si accontenta di vincere, ma vuole stravincere, e a volte ci riesce. C'è chi non si limita alla maglia rosa, come Contador al giro d'Italia, ma cerca anche la Rossa e la Verde. C'è chi come Damiano Cunego riesce a rimanere nel tempo massimo in più di una frazione Alpina. Questo award è dedicato a chi, nonostante avesse ampiamente raggiunto gli obiettivi, non si è accontentato e ha provato a migliorarsi ulteriormente riuscendo nell'intento.

MARCO PANTANI AWARD
Molti corridori hanno il coraggio di un’ameba; altri ne hanno ancora meno, e di cognome fanno Schleck. Per fortuna, ogni tanto ne nasce anche qualcuno con le palle di rischiare il tutto per tutto, di mettere a repentaglio un risultato più o meno prestigioso pur di centrare il bersaglio grosso.
Il premio dedicato all’ultimo scalatore capace di ribaltare con un’impresa in montagna il verdetto del Tour andrà all’autore della più bella azione da lontano sulle salite del Tour 2012.


GAVIA 1988 AWARD
Il più delle volte sono i corridori a fare la corsa, ed è per merito loro che alcune tappe entrano nella leggenda dello sport. Altre volte, il tracciato è così impegnativo o le condizioni così proibitive da arrivare dove non arriverebbero le gambe dei corridori.
Il riconoscimento intitolato alla scalata che Angelo Zomegnan tiene nella propria videoteca personale sotto l’etichetta "Per erezione istantanea" premia la frazione più spettacolare del Tour de France.


RAYMOND POULIDOR AWARD
Vincere non è mai facile, però sembra che tu ce la metta tutta per far di tutto per mandare a puttane all'ultimo momento come un Pierluigi Bersani qualunque diventando l'idolo indiscusso di corridori come Andy Schleck e Purito Rodriguez. Non può quindi non essere istituito un award in memoria di colui che è riuscito ad arrivare otto volte sul podio del Tour de France e cinque volte sul podio del mondiale non riuscendo mai a salire sul gradino più alto.

HAIMAR ZUBELDIA AWARD
Ci sono campioni che amano essere inquadrati dalle telecamere nei propri sforzi, ci sono fuggitivi che fanno 200 km in solitaria solo per far vedere il marchio della propria squadra ai telespettatori in modo da favorire lo sponsor. C'è poi chi le telecamere non le ama per niente ed è riuscito ad entrare in Top 10 al Tour de France per due volte nelle ultime tre edizioni senza aver mai ricevuto uno stralcio di inquadratura. L'Haimar Zubeldia Award, in onore al campione basco, celebra chi ha ottenuto buoni risultati ma non è mai stato citato in cronaca nemmeno per un secondo talmente era anonimo il proprio modo di correre.

ROBERTO DONADONI AWARD
Gli AC/DC insegnano che è lunga la via della vetta, per chi vuole fare rock and roll. Roberto Donadoni insegna invece che la via che dalla vetta riporta al fondo può essere drammaticamente breve: in pochi mesi, da un quarto di finale europeo sulla panchina azzurra, arrivando ad un rigore dall'eliminare la Spagna futura campione di tutto (o - se preferite - ad un gol divorato da Camoranesi), a 18 punti in 18 partite su quella del Napoli, fino all'estrema umiliazione dell'esonero a favore di Walter Mazzarri e a quella addirittura inumana di sentirsi chiamare "eccellente allenatore" da Mario Sconcerti. Il nuovo premio andrà al direttore sportivo che meglio ha saputo incarnare l'alter ego ciclistico del mister bergamasco.
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Re: 102° Tour de France - Tour Awards

Messaggio da Sauber96 »

Le mie nominations

CLEVELAND CAVALIERS AWARD
Denominato in onore della squadra che in una sola stagione è passata da un record di 61 vittorie e 21 sconfitte a 19-63, il premio vuole offrire un riconoscimento alle squadre e ai corridori che più hanno peggiorato il loro risultato rispetto all'anno scorso.

Tinkoff Saxo
La squadra più sorprendente dello scorso anno, che dopo il ritiro del superfavorito Contador si portò a casa 3 tappe, la verde e la pois, esce quest'anno con una sola vittoria e la verde ormai tatuata sulle spalle di Sagan, molto poco per chi arrivava qui con l'intento di fare la doppietta e di sbloccare la casella vittorie di tappa del fenomeno Sagan

CTRL-C/CTRL-V AWARD
Sbagliare è umano, perseverare è diabolico, scrivere la stessa stronzata per tre settimane è da pirla. Il premio è destinato non necessariamente a chi ha ideato una tattica particolarmente idiota, ma a chi, anche a fronte di esiti poco soddisfacenti, l'ha ripetuta più e più volte, o l'ha reiterata tanto a lungo da renderla dannosa, magari a fronte di inizi promettenti.

Garmin-Cannondale
"Buttiamo i capitani in fuga ogni giorno, prima o poi ci dovrà andare bene" non si è rivelato un assioma corretto, Talansky, Hesjedal e Martin hanno puntualmente trovato quello più forte che li ha relegati ad un piazzamento di poco conto

ATTACK AT THE DICK OF DOG AWARD
L'immagine del corridore che dopo aver vinto dichiara di essere contento di essere arrivato uno è sicuramente iperbolica, ma un fondo di verità c'è sempre. Chi non ricorda gli scatti senza senso di Pirazzi all'ultimo Giro d'Italia, o quelli di Johnny Hoogerland in più o meno tutte le corse che ha disputato in vita sua? Il fatto di affidare la corsa interamente ai DS evidentemente non è servito ad evitare fenomeni di questo genere: l'award va a premiare gli attacchi più alla cazzo di cane visti durante le 21 giornate di gara.

Vincenzo Nibali
Non un vero e proprio attacco quello sul Tourmalet, ma l'unico effetto di quel forcing è stato staccare il compagno di squadra Fuglsang, per poi sprofondare clamorosamente alla prima accelerazione sulla salita verso Cauterets

LEBRON JAMES AWARD
Perdere fa sempre male. Ma quando la sconfitta arriva dopo aver costruito alla perfezione un successo per larga parte della gara, è come ritrovarsi in una cella con Tiziano Ferro, Cristiano Malgioglio e Renato Zero tenuti in cella di isolamento per 3 mesi. Come il re del quarto quarto insegna. Il premio vuole onorare chi ha gettato solidissime basi per cogliere un risultato importante, salvo poi buttare tutto a donne di facili costumi nelle battute finali.

Romain Bardet & Thibaut Pinot
Il vero sconfitto è però Davide Cassani, costretto nei due giorni successivi a vedere 20 volte quella Coppa Placci con Chiappucci e Bruyneel

OSCAR PEREIRO AWARD
E' dedicato al vincitore del Tour de France 2006 il premio che rende merito a chi, tramite tattiche particolarmente acute, o approfittando di inenarrabili stronzate altrui, è riuscito a raccogliere risultati insperati.

Simon Getschke
"Ma dove vuoi che vada questo qui a 70 dall'arrivo con Allos e Pra Loup ancora lontani, anche se siamo in 3 in fuga non vale la pena mettersi a tirare per tenerlo a tiro". E invece l'hanno rivisto solo dopo il traguardo

MONTEVERGINE AWARD
Poche località come Montevergine di Mercogliano hanno saputo offrire negli anni un ricettacolo di arrivi insipidi, poco significativi ai fini della classifica generale, e processioni di gruppi ultra-corposi fino all'ultimo chilometro. A volte, a causare attacchi di orchite ai telespettatori provvedono però anche DS e corridori, con condotte tattiche vergognosamente attendiste. Il Montevergine Award va alla tappa che più ha smembrato la pazienza e i testicoli dei malcapitati telespettatori.

Lannemezan > Plateau de Beille
Unici due a mettere il naso fuori dal gruppo Contador e Nibali, per poi ripensarci dopo tre nanosecondi

IVAN BASSO AWARD
A volte, anche avere una gamba esaltante non è sufficiente per convincere un corridore ad attaccare, procrastinando ogni eventuale offensiva all'ultima salita dell'ultima tappa. Spesso abortendo poi l'attacco a causa di una condizione non più così straordinaria. In onore dell'uomo che ha fatto dell'attesa un'arte, raccogliendo l'eredità di Gianbattista Baronchelli come nessuno pensava fosse possibile, Aso destina un premio a chi è riuscito a non approfittare di una gamba eccezionale vegetando tutto il giorno sulle ruote degli avversari, guadagnando l'1% di quanto avrebbe potuto, o addirittura niente.

Nairo Quintana
Dopo la sconfitta di Arette decide di prendersi una settimana di riposo, per poi scoprire di essere in grado di rifilare a Froome 1 minuto al giorno quando si trova a 115km di corsa dall'ultimo gpm del Tour

TAFAZZI AWARD
Non c'è bisogno di spiegazione per la denominazione del premio che riconosce l'eccellenza nel campo dell'autolesionismo, dell'attacco suicida, della strategia kamikaze, dello spararsi nei coglioni con un fucile a pompa. Destinatario è chi ha lanciato in offensive votate da subito al fallimento i propri corridori.

Team Movistar
Abbiamo in secondo ed il terzo in classifica, ma prima di approfittare della superiorità numerica per attaccare la maglia gialla aspettiamo che Valverde prenda un distacco tale da essere irrecuperabile anche se Froome si dovesse spaccare una tibia

STEVEN BRADBURY AWARD
Per vincere un pizzico di fortuna è sempre necessario. Certe volte, più che un pizzico, ne serve una cisterna, come ben sa il pattinatore australiano che vinse a Salt Lake City l'oro olimpico più immeritato di ogni epoca. Questo premio è quindi per coloro che hanno raccolto risultati di prestigio grazie a botte di culo che hanno fatto esclamare ai più autorevoli commentatori: "La dea bendata non l'ha baciato, gliel'ha direttamente preso in bocca".

Bauke Mollema
Fora a Rodez e si prende 4 minuti, ma per qualche ragione la giuria lo neutralizza e lo mette col tempo del gruppo maglia gialla (che non era il gruppo più numeroso) e a fine Tour quei minuti significano 3 posizioni in classifica generale

GIAMPIERO GASPERINI AWARD
Ci sono DS che hanno il ciclismo nel sangue, e anche se dovessero gestire una squadra composta da Damiano Cunego e 8 suoi cloni riuscirebbero a cogliere risultati assolutamente impronosticabili, quali un top 10 ad un traguardo volante. Altri avrebbero fatto forse meglio a dedicare il loro tempo a proposte di nuove tecniche agricole, anziché azzoppare con tattiche improponibili dei valenti corridori. A costoro è dedicato il premio intitolato all'allenatore che Massimo Moratti ha scelto per guidare l'Inter dopo una montagna di "sì". "Sì" che purtroppo erano in risposta alla domanda: "Se le chiedessi di venire ad allenare l'Inter, mi manderebbe affanculo?".

Kim Andersen - Trek Factory Racing
Massì, lasciamo andare in fuga cani e porci e poi tiriamo tutto il giorno per andarli a riprendere, non facendo altro che creare ancora più difficoltà al nostro capitano che è puntualmente il primo dei top 10 che si stacca

SIR ALEX FERGUSON AWARD
Dopo una raffica di awards per spalare merda su qualche DS, Aso ha ritenuto opportuno istituirne uno serio, dedicato al DS che, tutto considerato, può essere definito il migliore di questa edizione del Tour de France. Inutile spiegare perché il premio sia dedicato all'uomo che vanta conoscenze calcistiche inferiori solamente a quelle che egli stesso possiede in fatto di enologia.

Dave Brailsford - Team Sky
Non è più l'epoca del trenino Sky, i britannici si muovono e bene e riescono a leggere la corsa, spaventano gli avversari alla prima occasione sui pirenei e scoraggiano gli avversari, che se ci avessero creduto avrebbero probabilmente avuto molte possibilità. Inoltre, inventano il turn over dei gregari

THOMAS VOECKLER AWARD
Talvolta, dei corridori giungono a risultati inattesi tramite tattiche geniali, attacchi coraggiosi, o débacle altrui. Altre volte, tramite prestazioni monstre che scolpiscono nella mente quattro lettere: "W.A.D.A.". Denominato in onore dell'uomo che per una vita è andato in caccia di tappe, e che a 32 anni ha scoperto di essere tra i primi 10 scalatori al mondo, questo award è dedicato a chi, senza inventarsi nulla di clamoroso, ha colto risultati al di là di ogni aspettativa, lasciando immaginare che, anche dopo il ritiro di Lance Armstrong, la Omega Pharma - Quickstep continui ad ottenere finanziamenti dagli avversari.

Geraint Thomas
Fino al palo di Gap questo signore era 4° in classifica, non c'è altro da aggiungere

PALAZZO GRAZIOLI AWARD
Bravo o incapace che sia, un DS è abitualmente la figura che guida i corridori della propria squadra tentando di raggiungere i migliori risultati possibili. Talvolta, però, accade che un direttore sportivo decida di calare le braghe e vendersi al miglior offerente. Il Palazzo Grazioli Award è destinato al DS che più di ogni altro si è distinto nell'arte della prostituzione, vendendo i propri atleti ad altre formazioni.

Nico Verhoeven - LottoNL - Jumbo
Con Gesink miracolato dalle cadute ed in forma OP sulla Pierre St. Martin, si sono trovati in una ottima quanto impossibile da mantenere posizione in classifica, tuttavia sono sempre stati loro, capitano per primo, ad andare ad inseguire chiunque tentasse una sortita tra i corridori a meno di 5 minuti da Gesink, con Team Sky che ringrazia

DAMIANO CUNEGO AWARD
Hai le potenzialità del campione, ma le hai dimenticate a casa? Giustifichi 23 minuti presi su un dosso artificiale dicendo che oltre al camion balè aspettavi la terza settimana? Sei riuscito a farti passare in montagna anche dal gruppetto dei velocisti? Dedicato a chi è riuscito a deludere le aspettative più di ogni altro, l'award intitolato al corridore di Cerro Veronese è quello che fa per te!

Alberto Contador
Uscito dal Giro, ci si aspettava una condizione in crescendo nella terza settimana. L'unica cosa a crescere è invece stato il ritardo

POMIGLIANO D'ARCO AWARD
Dedicato unicamente a chi fa del lavoro il proprio stile di vita, il pomigliano d'arco Award, in memoria degli operai FIAT, è dedicato a chi, dopo essersi messo in mostra per lungo tempo durante una tappa, ha vanificato tutto il percorso fatto fino a quel momento, soccombendo agli attacchi delle altre formazioni. Se anche voi, come l'Euskaltel-Euskadi per tutta la Vuelta 2012, vi siete messi in mostra con grandi possibilità di vittoria e avete irrimediabilmente perso, difficilmente potrete perdere questo riconoscimento.

Team Katusha
Tanti giorni passati a tirare per portare la corsa in volata per poi ottenere una poco invidiabile collezione di medaglie di legno col norvegese Kristoff

LUCA LAURENTI AWARD
In ogni coppia c'è chi vive alle spalle dell'altro. Così come Luca Laurenti con Paolo Bonolis anche Baldini con Fiorello e tutte le donne under 30 di centrodestra con Silvio Berlusconi. Questo premio è dedicato a chi, nascondendosi senza mai tirare un metro, ha sfruttato il lavoro degli altri per emergere da un oceano di mediocrità e trionfare o ottenere un vantaggio considerevole in una o più frazioni

Andrè Greipel
A Valence in una tappa mossa, Europcar e Katusha si sono messe d'impegno sobbarcandosi tutto il lavoro dal primo all'ultimo km per impedire l'arrivo della fuga e giocarsi la tappa con i loro sprinters tipicamente più resistenti su questi percorsi. Dimenticandosi però che c'era prima da staccare i velocisti puri

ROCCO SIFFREDI AWARD
C'è chi non si accontenta di vincere, ma vuole stravincere, e a volte ci riesce. C'è chi non si limita alla maglia rosa, come Contador al giro d'Italia, ma cerca anche la Rossa e la Verde. C'è chi come Damiano Cunego riesce a rimanere nel tempo massimo in più di una frazione Alpina. Questo award è dedicato a chi, nonostante avesse ampiamente raggiunto gli obiettivi, non si è accontentato e ha provato a migliorarsi ulteriormente riuscendo nell'intento.

Christopher Froome
L'intento del Team Sky nell'ultima settimana è stato solo quello di addormentare la corsa il più possibile, disinteressandosi dei successi parziali per conservare la squadra, eppure le lotte tra gli altri team e gli attacchi dei rivali portano i big a conquistare quasi tutti i punti gpm degli ultimi due giorni, Froome così senza volerlo si sveglia a Parigi con anche la maglia a pois

MARCO PANTANI AWARD
Molti corridori hanno il coraggio di un’ameba; altri ne hanno ancora meno, e di cognome fanno Schleck. Per fortuna, ogni tanto ne nasce anche qualcuno con le palle di rischiare il tutto per tutto, di mettere a repentaglio un risultato più o meno prestigioso pur di centrare il bersaglio grosso.
Il premio dedicato all’ultimo scalatore capace di ribaltare con un’impresa in montagna il verdetto del Tour andrà all’autore della più bella azione da lontano sulle salite del Tour 2012.

Vincenzo Nibali - La Toussuire
Con i team avversari esplosi, è l'unico a crederci e a portare un attacco da lontano con decisione e col coraggio di andare fino in fondo, conquistando la tappa e tanti minuti in classifica

GAVIA 1988 AWARD
Il più delle volte sono i corridori a fare la corsa, ed è per merito loro che alcune tappe entrano nella leggenda dello sport. Altre volte, il tracciato è così impegnativo o le condizioni così proibitive da arrivare dove non arriverebbero le gambe dei corridori.
Il riconoscimento intitolato alla scalata che Angelo Zomegnan tiene nella propria videoteca personale sotto l’etichetta "Per erezione istantanea" premia la frazione più spettacolare del Tour de France.

Utrecht > Zelande
A sole 24h dall'inizio del Tour, le squadre raccolgono subito l'occasione di attaccarsi senza pietà e di avvantaggiarsi grazie i ventagli sul territorio olandese, e i secondi presi sulle dighe si riveleranno poi determinanti per la vittoria finale di Chris Froome

RAYMOND POULIDOR AWARD
Vincere non è mai facile, però sembra che tu ce la metta tutta per far di tutto per mandare a puttane all'ultimo momento come un Pierluigi Bersani qualunque diventando l'idolo indiscusso di corridori come Andy Schleck e Purito Rodriguez. Non può quindi non essere istituito un award in memoria di colui che è riuscito ad arrivare otto volte sul podio del Tour de France e cinque volte sul podio del mondiale non riuscendo mai a salire sul gradino più alto.

Peter Sagan
C'è bisogno di commentare? Bravo Tony Martin che riesce a sventare la nomination andando a prendersi di forza la gialla dopo 3 giorni da secondo in classifica generale dietro a 3 corridori diversi

HAIMAR ZUBELDIA AWARD
Ci sono campioni che amano essere inquadrati dalle telecamere nei propri sforzi, ci sono fuggitivi che fanno 200 km in solitaria solo per far vedere il marchio della propria squadra ai telespettatori in modo da favorire lo sponsor. C'è poi chi le telecamere non le ama per niente ed è riuscito ad entrare in Top 10 al Tour de France per due volte nelle ultime tre edizioni senza aver mai ricevuto uno stralcio di inquadratura. L'Haimar Zubeldia Award, in onore al campione basco, celebra chi ha ottenuto buoni risultati ma non è mai stato citato in cronaca nemmeno per un secondo talmente era anonimo il proprio modo di correre.

Matthias Frank
Giorno dopo giorno, gli spettatori di tutto il mondo si accorgono che lo svizzero della IAM è al Tour ed è anche in classifica. Ma la maggior parte dei tifosi ne ancora all'oscuro

ROBERTO DONADONI AWARD
Gli AC/DC insegnano che è lunga la via della vetta, per chi vuole fare rock and roll. Roberto Donadoni insegna invece che la via che dalla vetta riporta al fondo può essere drammaticamente breve: in pochi mesi, da un quarto di finale europeo sulla panchina azzurra, arrivando ad un rigore dall'eliminare la Spagna futura campione di tutto (o - se preferite - ad un gol divorato da Camoranesi), a 18 punti in 18 partite su quella del Napoli, fino all'estrema umiliazione dell'esonero a favore di Walter Mazzarri e a quella addirittura inumana di sentirsi chiamare "eccellente allenatore" da Mario Sconcerti. Il nuovo premio andrà al direttore sportivo che meglio ha saputo incarnare l'alter ego ciclistico del mister bergamasco.

Alexandre Vinokurov - Astana Pro Team
Parte fiducioso nel bis e convinto di sapere parlare italiano, poi Nibali prende 4 minuti e nomina Fuglsang capitano, che il giorno dopo ne prende 8. Nibali invece, dopo essere stato abbandonato, insultato, minacciato e dato per finito dal ds kazako, si riprende e vince una gran tappa arrivando a due passi dal podio

SILVIO BERLUSCONI AWARD
C'è chi se ne sbatte le palle della comunicazione per undici mesi l'anno poi in campagna elettorale ti compare da Vespa, Santoro, Formigli e Floris fino ad arrivare anche sul tuo videocitofono di casa. L'award è dedicato a chi si è reso più disponibile nei post-gara con comunicati, impressioni ed interviste al punto da far esclamare lo spettatore a casa "ti voto subito, basta che mi restituisci la mia diretta di un posto al sole"

Oleg Tinkov - Tinkoff Saxo
Immancabili i suoi moderati commenti alle tappe su twitter, rigorosamente vodka free

CARLOS QUEIROZ AWARD
Dietro ad un grande uomo c'è sempre almeno un'altra persona. A volte c'è solo questa perché il DS titolare batte la fiacca e decide di prendersi le ferie per destinazione ignota. Il premio intitolato al celebre secondo di Sir Alex Ferguson vuole quindi andare a ricompensare i vice-ds che si sono maggiormente distinti nel corso del Tour 2013.

Davide Bramati - Etixx Quickstep
Scopre dopo essere stato sospeso per una tappa per le movimentate esultanze per la gialla di Tony Martin che la cintura di sicurezza esiste anche sulle ammiraglie
Silvére Saubert - D.S.


Cannondale Pro Cycling / 2016 - vincitore Liége-Bastogne-Liége (Slagter), vincitore Giro di Lombardia (Uran), una tappa al Criterium du Dauphiné (Van Baarle), 5° generale al Tour de France (Uran), 7° generale al Giro d'Italia (Talansky), 2° scalatore al Tour de France (Rolland), 2° supercombattivo al Tour de France (Rolland)
Ag2r La Mondiale / 2015 - 1 tappa al Tour de France (Bardet), 8° generale al Tour de France (Bardet)
Lotto Belisol / 2014 - una tappa al Criterium du Dauphiné (Greipel)
Garmin-Sharp / 2013 - maglia bianca al Criterium International (Talansky)
Astana ProTeam / 2012 - una tappa al Tour de France (Vinokurov), una tappa al Criterium du Dauphiné (Vinokurov), maglia a pois al Criterium International (Muravyev)


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Re: 102° Tour de France - Tour Awards

Messaggio da Sexybank »

CLEVELAND CAVALIERS AWARD
Denominato in onore della squadra che in una sola stagione è passata da un record di 61 vittorie e 21 sconfitte a 19-63, il premio vuole offrire un riconoscimento alle squadre e ai corridori che più hanno peggiorato il loro risultato rispetto all'anno scorso.

Giant-Alpecin, si passa dalle 4 vittorie dello scorso anno, al più totale anonimato fino alla vittoria di Geschke, complici anche gli altri 28 fuggitivi.

ATTACK AT THE DICK OF DOG AWARD
L'immagine del corridore che dopo aver vinto dichiara di essere contento di essere arrivato uno è sicuramente iperbolica, ma un fondo di verità c'è sempre. Chi non ricorda gli scatti senza senso di Pirazzi all'ultimo Giro d'Italia, o quelli di Johnny Hoogerland in più o meno tutte le corse che ha disputato in vita sua? Il fatto di affidare la corsa interamente ai DS evidentemente non è servito ad evitare fenomeni di questo genere: l'award va a premiare gli attacchi più alla cazzo di cane visti durante le 21 giornate di gara.

Pierre Rolland, crede che emulando i Plaza o i Geschke di turno si possa si possa partire ai -60 per centrare la vittoria, colleziona più numeri rossi che risultati.

LEBRON JAMES AWARD
Perdere fa sempre male. Ma quando la sconfitta arriva dopo aver costruito alla perfezione un successo per larga parte della gara, è come ritrovarsi in una cella con Tiziano Ferro, Cristiano Malgioglio e Renato Zero tenuti in cella di isolamento per 3 mesi. Come il re del quarto quarto insegna. Il premio vuole onorare chi ha gettato solidissime basi per cogliere un risultato importante, salvo poi buttare tutto a donne di facili costumi nelle battute finali.

Peter Sagan, costruisce sempre tutto bene, centra spesso la fuga, ma si uccellare nel momento clou, quando manca un niente alla vittoria

OSCAR PEREIRO AWARD
E' dedicato al vincitore del Tour de France 2006 il premio che rende merito a chi, tramite tattiche particolarmente acute, o approfittando di inenarrabili stronzate altrui, è riuscito a raccogliere risultati insperati.

Ruben Plaza, in fuga non l'aveva notato neanche sua madre, ma complici Sagan e quegli altri pecoroni che marcano lo slovacco, Plaza piazza un'accelerata e lo ritrovano a braccia alzate a Gap.

MONTEVERGINE AWARD
Poche località come Montevergine di Mercogliano hanno saputo offrire negli anni un ricettacolo di arrivi insipidi, poco significativi ai fini della classifica generale, e processioni di gruppi ultra-corposi fino all'ultimo chilometro. A volte, a causare attacchi di orchite ai telespettatori provvedono però anche DS e corridori, con condotte tattiche vergognosamente attendiste. Il Montevergine Award va alla tappa che più ha smembrato la pazienza e i testicoli dei malcapitati telespettatori.

Lannemezan-Plateau de Beille, basta vedere l'ordine di arrivo, il fatto più interessante è Valverde che guadagna un secondo a Froome

IVAN BASSO AWARD
A volte, anche avere una gamba esaltante non è sufficiente per convincere un corridore ad attaccare, procrastinando ogni eventuale offensiva all'ultima salita dell'ultima tappa. Spesso abortendo poi l'attacco a causa di una condizione non più così straordinaria. In onore dell'uomo che ha fatto dell'attesa un'arte, raccogliendo l'eredità di Gianbattista Baronchelli come nessuno pensava fosse possibile, Aso destina un premio a chi è riuscito a non approfittare di una gamba eccezionale vegetando tutto il giorno sulle ruote degli avversari, guadagnando l'1% di quanto avrebbe potuto, o addirittura niente.

Nairo Quintana, ha buttato nel cesso il Tour, insieme agli altri invertebrati della Movistar, pensando che è meglio fare secondo e terzo che rischiare di vincere quando poi ha dimostrato di averne decisamente di più rispetto a Froome

TAFAZZI AWARD
Non c'è bisogno di spiegazione per la denominazione del premio che riconosce l'eccellenza nel campo dell'autolesionismo, dell'attacco suicida, della strategia kamikaze, dello spararsi nei coglioni con un fucile a pompa. Destinatario è chi ha lanciato in offensive votate da subito al fallimento i propri corridori.

Movistar, potevano vincere il Tour, si accontentano di fare primo e secondo troppo presto, gli attacchi nelle ultime due tappe faranno rosicare un bel po' i Ds della squadra iberica.

STEVEN BRADBURY AWARD
Per vincere un pizzico di fortuna è sempre necessario. Certe volte, più che un pizzico, ne serve una cisterna, come ben sa il pattinatore australiano che vinse a Salt Lake City l'oro olimpico più immeritato di ogni epoca. Questo premio è quindi per coloro che hanno raccolto risultati di prestigio grazie a botte di culo che hanno fatto esclamare ai più autorevoli commentatori: "La dea bendata non l'ha baciato, gliel'ha direttamente preso in bocca".

Stephen Cummings, approfitta semplicemente della demenza dei francesi che preferiscono farsi uccellare piuttosto che darsi un minimo di cambi per andare alla arrivo, il britannico non ha neanche fatto la volata, non si è semplicemente fermato.

THOMAS VOECKLER AWARD
Talvolta, dei corridori giungono a risultati inattesi tramite tattiche geniali, attacchi coraggiosi, o débacle altrui. Altre volte, tramite prestazioni monstre che scolpiscono nella mente quattro lettere: "W.A.D.A.". Denominato in onore dell'uomo che per una vita è andato in caccia di tappe, e che a 32 anni ha scoperto di essere tra i primi 10 scalatori al mondo, questo award è dedicato a chi, senza inventarsi nulla di clamoroso, ha colto risultati al di là di ogni aspettativa, lasciando immaginare che, anche dopo il ritiro di Lance Armstrong, la Omega Pharma - Quickstep continui ad ottenere finanziamenti dagli avversari.

Robert Gesink, ha fatto cagare da sempre, la solita promessa non mantenuta, invece grazie a una gamba eccezionale coglie un sesto posto inpronosticabile.

DAMIANO CUNEGO AWARD
Hai le potenzialità del campione, ma le hai dimenticate a casa? Giustifichi 23 minuti presi su un dosso artificiale dicendo che oltre al camion balè aspettavi la terza settimana? Sei riuscito a farti passare in montagna anche dal gruppetto dei velocisti? Dedicato a chi è riuscito a deludere le aspettative più di ogni altro, l'award intitolato al corridore di Cerro Veronese è quello che fa per te!

Wilco Kelderman, passare da settimo al Giro 2014 a settantanovesimo al Tour denota un certo miglioramento verso Damianone nostro.

POMIGLIANO D'ARCO AWARD
Dedicato unicamente a chi fa del lavoro il proprio stile di vita, il pomigliano d'arco Award, in memoria degli operai FIAT, è dedicato a chi, dopo essersi messo in mostra per lungo tempo durante una tappa, ha vanificato tutto il percorso fatto fino a quel momento, soccombendo agli attacchi delle altre formazioni. Se anche voi, come l'Euskaltel-Euskadi per tutta la Vuelta 2012, vi siete messi in mostra con grandi possibilità di vittoria e avete irrimediabilmente perso, difficilmente potrete perdere questo riconoscimento.

Europcar, mandano in fuga 15 corridori a tappa, ma si fanno fregare dall'attaccante di turno.

LUCA LAURENTI AWARD
In ogni coppia c'è chi vive alle spalle dell'altro. Così come Luca Laurenti con Paolo Bonolis anche Baldini con Fiorello e tutte le donne under 30 di centrodestra con Silvio Berlusconi. Questo premio è dedicato a chi, nascondendosi senza mai tirare un metro, ha sfruttato il lavoro degli altri per emergere da un oceano di mediocrità e trionfare o ottenere un vantaggio considerevole in una o più frazioni

Tony Martin, a vedere il panzer tedesco trionfare nella tappa col pavé, De Vlaeminck e Museeuw si sono sentiti male. Nessuno ci prova aspettando la volata, ma come al solito arriva il coraggioso di turno che attacca prima dello sprint fregando i Degenkolb e Sagan di turno.

ROCCO SIFFREDI AWARD
C'è chi non si accontenta di vincere, ma vuole stravincere, e a volte ci riesce. C'è chi non si limita alla maglia rosa, come Contador al giro d'Italia, ma cerca anche la Rossa e la Verde. C'è chi come Damiano Cunego riesce a rimanere nel tempo massimo in più di una frazione Alpina. Questo award è dedicato a chi, nonostante avesse ampiamente raggiunto gli obiettivi, non si è accontentato e ha provato a migliorarsi ulteriormente riuscendo nell'intento.

André Greipel, chi se lo sarebbe aspettato vincitore di ben tre tappe (vediamo Parigi) e miglior velocista in corsa?

MARCO PANTANI AWARD
Molti corridori hanno il coraggio di un’ameba; altri ne hanno ancora meno, e di cognome fanno Schleck. Per fortuna, ogni tanto ne nasce anche qualcuno con le palle di rischiare il tutto per tutto, di mettere a repentaglio un risultato più o meno prestigioso pur di centrare il bersaglio grosso.
Il premio dedicato all’ultimo scalatore capace di ribaltare con un’impresa in montagna il verdetto del Tour andrà all’autore della più bella azione da lontano sulle salite del Tour 2012.

Vincenzo Nibali,, sfrutta l'incapacità della Movistar e vince a la Toussuire con un attacco da lonano, insieme a Contador è sicuramente il più coraggioso degli uomini in classifica

GAVIA 1988 AWARD
Il più delle volte sono i corridori a fare la corsa, ed è per merito loro che alcune tappe entrano nella leggenda dello sport. Altre volte, il tracciato è così impegnativo o le condizioni così proibitive da arrivare dove non arriverebbero le gambe dei corridori.
Il riconoscimento intitolato alla scalata che Angelo Zomegnan tiene nella propria videoteca personale sotto l’etichetta "Per erezione istantanea" premia la frazione più spettacolare del Tour de France.

Modane-Alpe d'Huez, nonostante la sostituzione del Galibier con la Croix de Fer gli attacchi non si risparmiano sin dalla prima salita e viene fuori una tappa spettacolare.

RAYMOND POULIDOR AWARD
Vincere non è mai facile, però sembra che tu ce la metta tutta per far di tutto per mandare a puttane all'ultimo momento come un Pierluigi Bersani qualunque diventando l'idolo indiscusso di corridori come Andy Schleck e Purito Rodriguez. Non può quindi non essere istituito un award in memoria di colui che è riuscito ad arrivare otto volte sul podio del Tour de France e cinque volte sul podio del mondiale non riuscendo mai a salire sul gradino più alto.

Peter Sagan, ha una gamba eccezionale, ma preferisce arrivare sul podio ben 6 volte con altrettanti due quarti posti.

HAIMAR ZUBELDIA AWARD
Ci sono campioni che amano essere inquadrati dalle telecamere nei propri sforzi, ci sono fuggitivi che fanno 200 km in solitaria solo per far vedere il marchio della propria squadra ai telespettatori in modo da favorire lo sponsor. C'è poi chi le telecamere non le ama per niente ed è riuscito ad entrare in Top 10 al Tour de France per due volte nelle ultime tre edizioni senza aver mai ricevuto uno stralcio di inquadratura. L'Haimar Zubeldia Award, in onore al campione basco, celebra chi ha ottenuto buoni risultati ma non è mai stato citato in cronaca nemmeno per un secondo talmente era anonimo il proprio modo di correre.

Quest'anno è più difficile, ma un corridore in top20 c'è: Mikael Cherel. Sì, Cherel è arrivato 18esimo.
2015: CCC Polsat
2016: Bardiani-Csf
Vincitore maglia verde Tirreno>Adriatico- Edoardo Zardini
10° posto Milano>Sanremo- Sonny Colbrelli
Vincitore maglia lilla Tour of Yorkshire- Francesco Manuel Bongiorno
sett. 2016-dic.2016: Direttore di corsa
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zagor92
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Re: 102° Tour de France - Tour Awards

Messaggio da zagor92 »

CLEVELAND CAVALIERS AWARD
Mi accodo a Sauber e dico Tinkoff Saxo. L'anno scorso hanno dominato le altre classifiche del Tour vincendo verde e pois oltre a 1 tappa alpina e 2 pirenaiche, quest'anno portano a casa la solita verde con Sagan e si devono accontentare di una tappa con Majka.

CTRL-C/CTRL-V AWARD
Movistar Team su tutti. I migliori gregari di Froome per tutte le alpi, variano la loro tattica solo nell'ultima tappa mettendo in difficoltà la maglia gialla, lo avessero fatto anche nelle altre frazioni il risultato sarebbe potuto essere diverso.

LEBRON JAMES AWARD
Alexander Kristoff. Nella tappa Mende > Valence la Katusha prende il controllo del gruppo per non far andare via la fuga, ma si dimenticano di far staccare i velocisti puri quindi organizzano un treno perfetto ma perdono dal solito Greipel.

OSCAR PEREIRO AWARD
Steve Cummings. Approfitta dell'attendismo di Bardet-Pinot per cogliere un risultato insperato nel giorno più importante per la propria squadra.

IVAN BASSO AWARD
Nairo Quintana. Non credo ci sia bisogno di spiegazioni.

TAFAZZI AWARD
Movistar Team, vedi "Ctrl-c/Ctrl-v Award".

GIAMPIERO GASPERINI AWARD
Eusebio Unzue - Movistar Team. Una squadra molto forte, potrebbe vincere almeno 3 tappe e la maglia gialla ma ottiene solo una sfilza infinita di secondi posti.

SIR ALEX FERGUSON AWARD
Anche qui mi accodo a Sauber: Dave Brailsford (non so chi sia il ds al Tour) - Team Sky

THOMAS VOECKLER AWARD
Geraint Thomas. Naufraga nelle ultime due tappe alpine, ma fino ad allora era in top ten e per molto è stato in top 5 davanti a Contador e Nibali.

DAMIANO CUNEGO AWARD
Thibaut Pinot. Dal francese mi aspettavo un piazzamento appena dietro ai big, invece è naufragato.

LUCA LAURENTI AWARD
Greipel. Sfrutta il lavoro delle altre squadre per arrivare in volata e vincere puntualmente.

ROCCO SIFFREDI AWARD
Chris Froome. Vince la maglia gialla e quasi a sua insaputa vince anche la pois strappandola a Bardet e Purito che ogni giorno erano in fuga.

MARCO PANTANI AWARD
Vincenzo Nibali. L'unico a provarci davvero da lontano. Con l'azione di La Toussuire scrive una delle pagine più belle di questo Tour e guadagna minuti preziosi in classifica anche se poi non centra il podio.

GAVIA 1988 AWARD
Saint Jean de Maurienne - La Toussuire - Les Sybelles. L'unica tappa di montagna in cui la corsa è esplosa a molti chilometri dal traguardo.

RAYMOND POULIDOR AWARD
Peter Sagan. Non c'è bisogno di spiegare.

HAIMAR ZUBELDIA AWARD
Pierre Rolland. A differenza degli altri Gt corsi il francese si è fatto notare molto di meno, ma nel silenzio generale ha comunque colto la sua quarta top ten in un gt.

ROBERTO DONADONI AWARD
Giuseppe Martinelli - Astana Pro Team. Passano dalla vittoria dell'anno scorso al quarto posto in generale dietro al succhiatutto Valverde, già basta.

SILVIO BERLUSCONI AWARD
Oleg Tinkov uber alles.
2017 BMC Team
Paris-Nice:
Vincitore prologo Igny > Palaiseu - Stefan Kung
Vincitore 6a tappa Colmars > Guillames - Richie Porte
Vincitore Maglia Verde - Richie Porte
Ronde Van Vlaanderen:
Vincitore - Greg Van Avermaet
Giro d'Italia:
12 giorni in maglia rosa - Richie Porte

2016 Movistar Team
Tour of Yorkshire:
Vincitore 3a tappa Burnley > Sheffield - Alejandro Valverde
Vincitore Maglia azzurra - Alejandro Valverde
Vincitore Maglia verde - Alejandro Valverde
Giro d'Italia:
Vincitore prologo Pula-Pola > Pula-Pola - Adriano Malori
Vincitore 5a tappa Macerata > Ascoli Piceno - Alejandro Valverde
10 giorni in maglia rosa - 1 Adriano Malori, 9 Alejandro Valverde
Tour de France:
Vincitore 2a tappa Dinard > Saint Malo - TTT
Vincitore 12a tappa La Mure > Pra Loup - Nairo Quintana
Vincitore Maglia a Pois: Nairo Quintana

2015 Team Cannondale - Garmin
Criterium International:
Vincitore 2a tappa Mulhouse > Colmar - Andrew Talansky
Vincitore maglia gialla - Andrew Talansky
La Flèche Wallone:
Vincitore - Tom Jelte Slagter
Vincitore Classifica a Squadre
Tour de France:
Vincitore premio Supercombattività: Ryder Hesjedal
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Re: 102° Tour de France - Tour Awards

Messaggio da losqualo90 »

La verde l'anno scorso l'ha vinta Sagan che però era ancora in Cannondale :asd:
2017
DS Team Sunweb
Strade Bianche: Michael Matthews 7°
Paris Nice: Warren Barguil 8°
Milano-Sanremo: Michael Matthews 4°
Gent-Wevelgem: Michael Matthews 10°
Giro d'Italia: Vincitore 5° tappa (Michael Matthews), vincitore 9a e 21a tappa (Tom Dumoulin)
4° cl.gen. Tom Dumoulin, 2° cl.punti Michael Matthews
3 giorni in maglia rosa (Tom Dumoulin)
Criterium du Dauphune: vittoria 1° tappa (Tom Dumoulin)


2016
Ds Iam Cycling (2 vittorie)
Abu Dhabi Tour: Vincitore 3° tappa (Jarlinson Pantano); Vincitore classifica finale (Jarlinson Pantano)
Paris-Roubaix: 8°Heinrich Huassler
Giro d'Italia: Mathias Frank 15°


2015
Vice Ds Orica - GreenEDGE (1 vittoria)
Tour de France: vincitore 7° tappa (Michael Matthews); 3 giorni in maglia bianca (Simon Yates); 6 giorni in maglia verde (Michael Matthews)
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