Presentazione Percorso

La centesima edizione, da Mont Saint-Michel a Parigi

Moderatore: Direttori di Corsa

Andrepg
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Presentazione Percorso

Messaggio da Andrepg »

Anteprima Presentazione Percorso 2013

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Bulbarelli: Buonaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa Seraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!

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Bartoletti: Mica tanto per la miriade di esseri viventi morti per soddisfare la tua cena Auro.
Bulbarelli: Da quando sei così sensibile Marino?
Bartoletti: Da quando la procuro io
Bulbarelli: Ma mi avevano assicurato che quelle erano pure specialità francesi, diffuse solo qua!
Bartoletti: Non diffuse, mangiate solo qua... non si dice forse mangiara...
Bulbarelli: Marino! Un po’ di rispetto per i nostri cugini d’oltralpe.
Bartoletti: Vero, mi ero scordato che saresti capace anche di mangiare anche gli escrementi di un triceratopo morto milioni di anni fa.
Bulbarelli: Ma non erano noccioline? Basta, salviamo almeno la decenza della trasmissione... Alessandra ci sei?
Bartoletti: Per un momento ho temuto volessi dare la linea a Plastina, ma anche così non siamo messi molto meglio.

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De Stefano: Ma cosa? ASO ci ha dato gli inviti! Io devo vedere Adyuccio mio e poi... c’è anche Tayleruccio mio e... e... ci dovete far passare! Siamo della Rai!
Bulbarelli: Alessandra cosa succede?
De Stefano: Non vogliono farci entrare!
Bartoletti: Altra dimostrazione del rispetto che hanno per la Rai oltralpe.
Bulbarelli: Marino! La Rai trasmette il Tour dall’inizio del segnale internazionale fino alla sua fine! Siamo rispettati in tutto il mondo!
Bartoletti: Sì, ed io stasera avrò l’intera scuderia Parker in camera, invece dell’ultima che mi ha mandato.

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De Stefano: Finalmente, ecco che arriva André Du Pin che sicuramente risolverà l’equivoco... Signor Du Pin... ehi che fate... sono della Ra... non potet... ouch... ah... gulp.
Bulbarelli: Non capisco perché le guardie del corpo di Du Pin si siano comportate in quel modo.
Bartoletti: Io credo di saperlo ***PETO***

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Bartoletti: E mi giunge notizia che il gruppo di Pellizotti non sia potuto venire.
Bulbarelli: Perché?
Bartoletti: Hanno preso il -2 sulla rampa del garage.
Bulbarelli: Marino! Pellizotti ha animato tutto il Tour con le sue azioni d’altri tempi, ha solo avuto sfortuna.
Bartoletti: Come Cunego ogni qual volta che cerca inutilmente di contrarre un muscolo o Badoer di spingere l’acceleratore?
Bulbarelli: Cunego è un ottimo scalatore!

***SPINGARDINO***

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Zomegnan: Ripetilo guardando la canna della mia Magnum ippopotamo, solo chi riesce a scalare lo Zoncolan in meno di mezz’ora può essere considerato uno scalatore.
Bulbarelli: Giustissimo signore.

***SPINGARDINO***

Bulbarelli: Signor augustissimo.

***SPINGARDINO***

Bulbarelli: Signor direttore augustissimo.
Bartoletti: Ti sei dimenticato Senior Advisor della Lampre. ***AMMICCA***
Zomegnan: Taci Baffoletti o le tapperò la sua lurida bocca con un Rujano.
Bartoletti: Non è il buco più lurido ***AMMICCA***
Zomegnan: Ecco perché ne ho tanti di Rujano.
Bulbarelli: A cosa dobbiamo la Sua presenza qua tra noi poveri mortali?
Zomegnan: Oggi è un giorno di festa, grazie a Du Pin, potrò conquistare il Tour. C’è solo un problema...
Bartoletti: Non è mica quel mangiarane di Saubert?
Zomegnan: No, di lui se ne occuperà a dovere Du Pin trasformato da Tonik. Il problema è che c’è troppa pianura fino a Parigi. Mi devo riunire con il consiglio dei ministri del Principato Ovaro per trovare una soluzione.
Bartoletti: Quindi nemmeno ha il potere assoluto ad Ovaro.
Zomegnan: Dato che i miei ministri sono Hitler, Pinguino, Diabolik, It, Jack Torrance e Parker io starei buono fossi in te.
Bartoletti: Che ci fa Parker lì?
Zomegnan: Ovvio, il Ministro della Figa, senza di lui non si fa niente. Ora vi devo lasciare, devo raggiungere Hitler che mi ha proposto di annettere prima la campagna delle Ardenne per poi arrivare al Tour.
Bulbarelli: Ed ora che quello se n’è andat...

***SPINGARDINO***

Bulbarelli: Ed ora addolarati dalla perdita, sebbene temporaneo, dell’Augustissimo, possiamo chiudere con Plastina.
Bartoletti: Proprio dulcis in fundo...

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Plastina: Oggi, abbiamo una marea di messaggi.
Bartoletti: Fammi indovinare... 2?
Plastina: No no, sono proprio tanti, ne apro uno: "You win 100,000 $, send your name at...."

***ESPLOSIONE***

Bulbarelli: Basta, lasciamo la linea al segnale internazionale, a dopo per il processo al percorso... forse.
2014: Movistar Team
Paris Nice: 3° Tappa: Le Creusot > Cours-la-Ville (Valverde), Classifica a Punti (Valverde), Classifica Giovani (Quintana)
2013: Direzione di corsa
2012: Androni Giocattoli - Venezuela
Criterium Dauphiné: 1° Tappa: Briançon > Nyons (Felline)
Tour de France: Premio della Supercombattività (Pellizotti), 19° Tappa: Lescar > Bordeaux (Ferrari), 2° posto Classifica GPM (Pellizotti), 12 Giorni in Maglia a Pois (Felline, Pellizotti), 1 Giorno in Maglia Bianca (Felline), 2 Premi della Combattività (Felline, Pellizotti).
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Re: Presentazione Percorso

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Presentazione Percorso 2013
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Hemme Méas: allora, sì, Santità, sì... purtroppo no.... sì lo eliminerò... non si preoccupi.... ci pensa Pigna
Là Segue: Siamo in diretta, con chi cazzo stai parlando?
Hemme Méas: Lui
Là Segue: Lui chi?
Hemme Méas: Lo sai. Gli ho detto del percorso.
Là Segue: E che ha detto?
Hemme Méas: "Lievemente ondulato"
Là Segue: E quindi?
Hemme Méas: E quindi fossi in te andrei a cercare un bunker antiatomico dopo la presentazione
Là Segue: Hai dato la colpa a me?
Hemme Méas: No, è stato du Pin
Là Segue: Maledetto
Hemme Méas: Ti ricordo che fosse per te ci sarebbero 200 chilometri a cronometro. Come prologo.
Là Segue: La cronometro è importante
*** SPINGARDINO ***
Là Segue: Ma per questo Tour abbiamo fatto un'eccezione
Hemme Méas: Ma Du Pin?
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Du Pin: ci sono dei passisti in sala... li ho fiutati...
Hemme Méas: Andre... che cazzo stai facendo? Lo sai cosa ha detto Lui... non davanti a tutti...
Du Pin: ... un attimo solo che devo fare una cosa...
Là Segue: Sta pisciando sul palchetto?
Hemme Méas: Ehm... apparentemente... PIGNAAAAAAAA!
Là Segue: Ho capito, lo porto fuori dai coglioni (tira fuori un guinzaglio)
Hemme Méas: Bene dunque, so che vorreste subito il percorso, ma prima vi beccate il pippone. Dunque intanto vorremmo ringraziare tutti i DS che sono stati presenti con noi al Tour 2012
Camenzind: E Parker non lo ringrazia?
Hemme Méas: In che senso?
Camenzind: Ha detto che ringrazia i DS, che cazzo c'entra Parker con i DS...
Hemme Méas: Camenzind avrà anche vinto due Tour, ma questo non l'autorizza ad interrompermi
Camenzind: I miei premi mi autorizzano anche a venire lì, se voglio
*** SPINGARDINO ***
Camenzind: Diciamo che ora non voglio.
Hemme Méas: Bene, dunque. Ringraziamo tutti i DS che hanno reso vivace e combattuto lo scorso Tour
Là Segue: Cioè quali, dato che Evans e Nibali hanno preferito marcarsi invece di provare a battere Froome?
Hemme Méas: Era una cosa così per dire, Mathieu...
Là Segue: Ecco, appunto. Sveliamo il percorso prima che ci insultino?
Hemme Méas: Veramente dovremmo prima spiegarlo
Là Segue: Il fatto che abbia redatto personalmente una vagonata di commento alle tappe suppongo che non basti?
Hemme Méas: Devo confessarti che pensavo di inserire le foto di qualche figa, altrimenti non avrebbe letto nessuno
Là Segue: E?
Hemme Méas: Parker ha minacciato azioni legali per violazione del Copyright
Là Segue: Ma i cazzi suoi mai?
Hemme Méas: Parliamo del percorso?
Là Segue: Meglio.
Hemme Méas: Ecco, dunque. Come ben sapete abbiamo voluto fare un Tour de France che celebrasse i suoi simboli. Non li troverete tutti, per ovvi motivi, ma ne troverete molti. Dello sterrato sapete già tutto, così come della cronometro a squadre che sarà una delle tre cronometro previste. Come già sapete, o come potete facilmente prevedere, il Tour de France si concluderà a Parigi. Cosa c'è nel mezzo? Scopritelo con il nostro video di presentazione...
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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da emmea90 »

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Tour 2013: Il fascino della leggenda
Il Tour de France si veste a festa per la sua 100a edizione, 110 anni dopo la prima folle avventura voluta da Henri Desgrange. Per l'occasione, la Grande Boucle è andata alla ricerca di scenari all'altezza della ricorrenza per le sue tappe chiave, a cominciare dal Grand Départ, fino al tradizionale ma sempre meraviglioso teatro degli Champs-Elysées per la passerella finale. Nel mezzo, 3483,5 km di salite, discese, cronometro, volate e trabocchetti assortiti, toccando quasi tutte le cime più rappresentative della corsa, chiamate a congiungere idealmente il Tour 2013 ai primi novantanove della serie.
Come già anticipato un anno fa, per l'occasione Amaury Sport Organisation ha ritenuto opportuno non percorrere neppure un chilometro fuori dai confini francesi, a sottolineare quel ruolo di celebrazione nazionale itinerante che da sempre accompagna quello di competizione sportiva fra le più importanti al mondo. Non si pensi però per questo ad un tracciato tecnicamente povero, giacché è stata incessante la ricerca di spunti originali, peraltro ampiamente offerti dal territorio, troppo spesso ignorati in edizioni del recente passato.
Per il via di un'edizione cardine della storia del Tour, lo scenario prescelto sarà quello di Mont Saint-Michel, già sede di tappa nel 1990 (vittoria di Museeuw su Bontempi e Ludwig), ma mai del Grand Départ. All'ombra della celeberrima abbazia medievale andrà in scena una cronometro a squadre di 28 km con traguardo ad Avranches, buona non soltanto per assegnare la prima maglia gialla. Il tracciato nervoso della seconda parte renderà infatti complesso il mantenimento del ritmo regolare indispensabile per il successo in questo esercizio, e potrebbe favorire alcuni scarti non trascurabili fra i pretendenti al podio finale.
Per la prima tappa in linea si dovrà attendere l'indomani, domenica 30 giugno, quando la carovana si sposterà a Saint-Brieuc. I 164,5 km in programma saranno prevalentemente pianeggianti, ma la costante minaccia del vento e lo strappo della Côte des Violettes e quello verso il traguardo potrebbero animare la giornata. La frazione più attesa fra quelle iniziali sarà però quella del 1 luglio, quando da Guingamp il Tour si dirigerà verso Lesneven: 208,5 km facilissimi dal punto di vista altimetrico, ma disseminati nell'ultimo terzo di tratti sterrati del Tro-Bro Léon. Difficile immaginare uno sviluppo per una frazione priva di precedenti recenti, ma appare improbabile assistere ad una banale volata di gruppo.
Molto più tranquilla - vento permettendo - dovrebbe rivelarsi la 4a tappa, appena 156,5 km da Brest a Lorient, comprendenti sì la prima ascesa non di 4a categoria della corsa (il Menez-Kerque), ma a 95 km dal termine, tutti pianeggianti. Qualche insidia si annida nei 192,5 km da Auray a Saint-Jean-de-Monts, completamente privi di asperità, ma quasi interamente in riva all'Oceano Atlantico. Momento clou sarà il transito dal Passage du Gois, lingua d'asfalto che si stende sul mare per circa 4 km e mezzo, da superare fra i 30 e i 25 km al traguardo.
Se nelle prime cinque frazioni gli uomini di classifica dovranno mantenere sempre altissimo il livello di attenzione e le sorprese potrebbero abbondare, la prima vera giornata campale sarà però quella di giovedì 4 luglio, quando fra Les Herbiers e Bressuire andrà in scena una cronometro di 55 km e mezzo; un'occasione per gli specialisti di dissanguare gli scalatori e costringerli ad un Tour di rincorsa.
Rincorsa per l'inizio della quale non si dovrà peraltro attendere molto: fra i corridori e le montagne resterà infatti, a questo punto, soltanto la Parthenay > Limoges dell'indomani, 185,5 km sulla falsa riga della tappa di Saint-Brieuc: tanta pianura prima di uno strappo nel finale (la Côte des Ribières) e di un arrivo in pendenza. Sabato 6 luglio sarà il giorno designato per il primo scontro fra i big in salita, allorché, dopo 185 km circa di saliscendi quasi ininterrotti, la corsa si arrampicherà ai 1415 metri del Puy de Dôme. Preceduti dall'antipasto del Col du Chevalard, un muro di 2 km con punte del 18%, i 14 km al 7,5% rappresenteranno la prima occasione per vedere i favoriti testa a testa, specie nei micidiali 6 km finali al 10,9% di media.
Messo alle spalle il Puy de Dôme, il Massiccio Centrale continuerà a monopolizzare la corsa nelle giornate di domenica 7 e lunedì 8 luglio, con due ulteriori frazioni che combineranno per altri 19 GPM complessivi. I primi undici verranno affrontati lungo i 222,5 km da Clermont-Ferrand al Prat de Bouc, che negli ultimi 80 km proporrà Col de Neronne, Pas de Peyrol (punte del 14% nel finale), Col du Perthus, Col de Cère e Côte de la Chevade senza soluzione di continuità, prima della scalata fino ai 1392 metri del traguardo. Meno inquietante il menù della 10a tappa, che fra Saint-Flour e Florac proporrà comunque otto Gran Premi della Montagna. L'ascesa più dura di giornata sarà la Côte de la Croix-Neuve, la cui collocazione ad oltre 100 km dal traguardo strizza però l'occhio più ad una fuga di seconde linee che ai big. Attenzione comunque alla Côte des Bondons, ascesa di 2a categoria che, a 26 km dall'arrivo, potrebbe anche accendere la fantasia di alcuni.
Martedì 9 luglio i corridori beneficeranno di un necessario giorno di riposo, che gli organizzatori sfrutteranno però anche per un lungo trasferimento ai piedi dei Pirenei. L'indomani si ripartirà infatti dalla "Porte des Pyrénées", Pau, per una tappa tanto breve - appena 162 km - quanto intensa. Al traguardo di La Mongie i corridori non giungeranno infatti scalando il lato meno nobile del Tourmalet, vedendosi risparmiati gli ultimi 4 km e mezzo, ma scendendo da quello di Luz-Saint-Sauveur; il tutto non prima di aver affrontato Marie-Blanque e soprattutto Aubisque, sia pur piuttosto distanti dall'arrivo. L'appuntamento clou sul massiccio franco-spagnolo sarà però probabilmente quello dell'11 luglio: 224 km da Bagnères-de-Bigorre a Plateau de Beille, scavalcando Côte de Capvern, Ares, Portet d'Aspet, Core, Latrape, Agnès e Port de Lers prima di puntare alla cima che nei quattro precedenti ha sempre premiato il futuro vincitore della Grande Boucle, da Pantani a Contador passando per i due successi di Armstrong.
Le montagne verranno momentaneamente abbandonate venerdì 12 luglio, allorché la corsa si sposterà a Mirepoix per partire in direzione di Frontignan. Da percorrere 174,5 km, in cui l'unica insidia potrebbe essere rappresentata dal vento che spesso batte la costa mediterranea. Sabato 13 si ripartirà quindi da Arles, per una frazione più breve - appena 160 km - ma decisamente meno tranquilla. Dopo un percorso quasi interamente costiero animato da quattro GPM minori, negli ultimi 5 km e mezzo si dovrà scalare per la seconda volta nella storia del Tour de France il Mont Faron, per la prima volta sede d'arrivo, e dunque probabile teatro di una sfida che coinvolgerà anche i pretendenti alla maglia gialla.
La 15a tappa, 196 km da Toulon a Orange, rappresenterà l'ultima occasione per i velocisti prima dei Campi Elisi, che saranno gli uomini da battere nella sempre speciale frazione del 14 luglio. I big cerchieranno però sul calendario la data dell'indomani, lunedì 15, quando andrà in scena l'ultima tappa intermedia in programma. Le difficoltà saranno quasi nulle nei primi 85 km dopo il via da Montélimar, ma dalla Côte de Davézieux in poi sarà un succedersi di saliscendi: prima il Col de la République, passaggio obbligato nella 100a edizione in quanto prima ascesa scalata nella storia della Grande Boucle, quindi le facili côtes di Saint-Ferréol d'Auroure e de l'Alliance, e per finire, a 14 km dal termine, la breve ma durissima Montée de Chazournes, 3,5 km al 9,7% già assaggiati dai corridori all'ultima Paris - Nice.
Martedì 16 luglio sarà quindi il momento del secondo ed ultimo giorno di riposo, prima di una quattro-giorni di fuoco decisiva per l'assegnazione della 100a maglia gialla della storia del Tour. Ad aprirla la più tradizionale delle frazioni alpine, appuntamento quasi obbligato in una ricorrenza come quella che cadrà nel 2013: arrivo a Briançon, in vetta allo strappo di Champ de Mars, dopo aver scalato Allos, Vars e Izoard, quest'ultimo a soli 21 km dalla conclusione. Un menù che venne per l'ultima volta proposto nel 2000, quando ad infiammare la corsa fu il duello fra Lance Armstrong e Marco Pantani, e che visse la sua pagina più memorabile nel 1948, allorché Gino Bartali ribaltò le sorti di un Tour che pareva nelle mani di Louison Bobet.
Forse ancor più significativa ai fini della classifica risulterà però la frazione dell'indomani: 46 km e mezzo contro il tempo fra Gap e Orcières-Merlette, scalando il Col de Manse e il Col de Serre-Eyraud prima di arrampicarsi ai 1813 metri dell'arrivo di una tappa con pochissimi precedenti, e di conseguenza dal peso difficile da stimare a priori.
Decisamente più tradizionali - ma non per questo meno significative - gli ultimi due appuntamenti alpini, venerdì 19 e sabato 20 luglio. Il primo sarà il più soft dei due, ma i leggendari tornanti dell'Alpe d'Huez chiameranno senz'altro alla battaglia i residui pretendenti alla maglia gialla. I più coraggiosi potrebbero già muoversi sulla salita di Villard-Nostre-Dame, unica altra asperità significativa inclusa nei 136,5 km che scatteranno da La Mure. Il giorno del giudizio sarà però quello della 20a tappa, la più lunga nonché la più impegnativa del Tour de France. Per la prima volta nella sua storia, la Grande Boucle farà tappa ai 2645 metri del Col du Galibier, arrivo in quota più alto della storia della manifestazione, affrontandolo dal versante più nobile, quello che dopo Saint-Michel-de-Maurienne prevede l'ascesa al Télégraphe e la scalata dalla Face Nord. A rendere ancor più esplosivo il mix provvederanno la distanza di 254 km, e soprattutto l'infilata Madeleine - Croix-de-Fer che intorno a metà gara produrrà senz'altro la prima grossa selezione.
Un lungo viaggio aereo fino alle porte di Parigi segnerà di fatto l'epilogo della corsa, che domenica 21 luglio si chiuderà con la tradizionale passerella per velocisti, partendo da Montgeron e salutando con sei giri sul circuito degli Champs Elysées. Dopo tre settimane e quasi 3500 km di fatica, su un tracciato che distribuirà insidie in ogni suo meandro come raramente è avvenuto in passato, è improbabile che a vestirsi di giallo possa non essere l'uomo più forte in gara. Non potrebbe essere che così, per il centesimo capitolo di una saga che da oltre un secolo entusiasma la Francia.


Planimetria Generale
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1a TAPPA: (cronometro a squadre) MONT SAINT-MICHEL > AVRANCHES 28 km
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Scatta da uno dei luoghi più suggestivi di Francia la 100a edizione del Tour, con una tappa che - pur senza compromettere la corsa dei favoriti - potrà in ogni caso già creare qualche lieve differenza tra i pretendenti alla maglia gialla. La Grande Boucle muoverà infatti dall'ombra del Mont Saint-Michel, uno dei teatri più suggestivi mai toccati dalla rassegna, per affrontare una cronosquadre di 28 km, che al traguardo di Avranches incoronerà la prima maglia gialla dell'edizione 2013.
La prova si snoderà sempre nelle vicinanze della costa, su un tracciato quasi completamente pianeggiante per i primi 20 km. Soltanto nelle battute conclusive, pur senza prevedere asperità di particolare rilievo, la tappa vedrà qualche saliscendi più marcato, che renderà più complicato le squadre in gara il mantenimento del giusto ritmo e della necessaria armonia nell'alternanza al comando. Anche gli ultimi 1400 metri saranno in leggera ascesa, e costringeranno probabilmente qualche formazione a lasciare indietro i corridori più affaticati.
Il traguardo sarà sistemato in Place Carnot, dinanzi alla cattedrale neogotica di Notre-Dames-des-Champs, dopo aver costeggiato per alcune centinaia di metri il Jardin des Plantes di Avranches.
GPM: /
INTERMEDI: Courtils (km 10,5); Saint-Martin-des-Champs (km 21)


2a TAPPA: AVRANCHES > SAINT-BRIEUC 164,5 km
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Altimetria
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Prima tappa in linea del Tour de France e prime trappole di un percorso che ne presenterà parecchie nelle battute iniziali. Pur senza proporre difficoltà altimetriche trascendentali, infatti, la frazione costringerà i corridori - nessuno escluso - a prestare attenzione alle insidie del vento che spesso batte le coste dell'English Channel e soprattutto ai saliscendi quasi ininterrotti che caratterizzeranno i frangenti conclusivi.
Lasciata Avranches, la corsa giungerà in riva al mare dopo una quarantina di chilometri, per poi lasciarla e ritrovarla per il successivo terzo di percorso. Poco oltre la località di Matignon, al chilometro 96 di gara, gli atleti, giunti in costa per l'ennesima volta, non la abbandoneranno sostanzialmente più fino a Saint-Brieuc, mantenendosi su strade sovente tormentate dal vento e in cui la pianura è soltanto la media fra i moltissimi brevi strappi e le altrettante seguenti discese. Sempre in questo tratto sarà posizionato anche il primo sprint intermedio del Tour, a Erquy, dopo 125 km. Difficilmente, a meno di condizioni climatiche particolari, il gruppo si sfalderà in questa fase, ma il dispendio di energie fisiche e nervose sarà senz'altro non trascurabile, e contribuirà ad animare un finale di tappa che pare disegnato apposta per chiamare all'azione i corridori più spavaldi e fantasiosi.
Ormai già nella città d'arrivo, infatti, il percorso prevederà proprio in extremis gli unici due Gran Premi della Montagna di giornata: dapprima si affronterà la Côte des Violettes, i cui 1300 metri al 4,6% si esauriranno a 3 km e mezzo dallo striscione del tragurdo; quindi sarà la volta della Côte de Saint-Brieuc, 1 km e 200 metri al 6,6% di pendenza media che accompagnerà il plotone fino alla agognata linea bianca.
I velocisti più resistenti dovrebbero poter tener duro e mantenersi in gruppo, ma è tutt'altro che scontato a quel punto tutti abbiano la forza di disputare anche la volata, ed è soprattutto da verificare che l'eventuale sprint sia valido per il successo parziale: gli ultimi due strappi potrebbero infatti consentire a qualche coraggioso di anticipare gli avversari e di andare in caccia della gloria.
GPM: Côte des Violettes (4a categoria, 75 m, 1,3 km al 4,6%, km 161); Côte de Saint-Brieuc (4a categoria, 101 m, 1,2 km al 6,6%, arrivo)
TRAGUARDO VOLANTE: Erquy (km 125)


3a TAPPA: GUINGAMP > LESNEVEN 208,5 km
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Dettaglio settori Sterrato
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Altimetria
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Ultimi Km
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Terza tappa, e terza giornata da prendere con le pinze per i favoriti alla maglia gialla. Dopo la cronosquadre inaugurale e le minacce di vento e strappi pedalando verso Saint-Brieuc, sarà un'insidia nuova a pararsi davanti ai corridori: lo sterrato, un tuffo nell'antico che ben si confà ad una ricorrenza come quella della 100a edizione della Grande Boucle.
Il tracciato sarà sostanzialmente innocuo per i primi 130 km, animati prevalentemente dai due GPM di 4a categoria sul menù: la Côte de Mez an Buan, 3 km al 3,2% di pendenza, posta dopo 16 km, e la Côte de Kernélec, 1700 metri all'insù per una media del 4,1%, al km 65. Nulla che possa alterare il copione delle tradizionali frazioni per velocisti della prima settimana di Tour, ma lo scenario cambierà drasticamente dopo il traguardo volante giornaliero, collocato a Lannilis (km 131,5).
Due chilometri e mezzo più avanti, infatti, i corridori inizieranno a ricalcare lunghi tratti - affrontati perlopiù in senso opposto - del percorso del Tro Bro Léon, corsa bretone che fa proprio delle strade bianche il suo marchio di fabbrica. Il primo tratto, Trouz ar c'hant - Meshuel, sarà utile più che altro per acclimatarsi, essendo seguito da 18 km su asfalto. Giunti al km 153 di gara, al contrario, i corridori saranno chiamati ad affrontare un'infilata di otto tratti nello spazio di poco più di 20 km: Mesmeur - Puldu, 900 metri; Kerouartz - Keradraon, 1400 metri; Kerabo - Kerarédeau, 700 metri; Le Cosquer - Lanebeur, 1500 metri; Lanebeur - Kerdélant, 2000 metri, Anteren - Enez Kadec, 1000 metri; Sainte Anne - Enez Inoc, 1800 metri; infine Kervaero - Lanveur, 1500 metri.
A questa raffica di sezioni sterrate, che genereranno verosimilmente la prima grande selezione in caso di azioni decise di parte di qualcuno, seguiranno una quindicina di chilometri su asfalto, prima di una nuova infornata di tratti su strade bianche che deciderà con ogni probabilità la tappa e fisserà distacchi molto prossimi a quelli definitivi: prima Lannuchen - Quiquelleau, 1200 metri; quindi Penmarc'h Le Clos, 1600 metri; dunque Toul-Douar - Le Vern, 700 metri; infine Loscoat - Loscoat, di 800 metri.
Usciti dall'ultima sezione sterrata, gli atleti dovranno percorrere ancora poco meno di 10 km, per loro fortuna tutti asfaltati, per raggiungere il traguardo di Lesneven.
Difficile - data la carenza di precedenti - immaginare quali possano essere gli effetti di una simile frazione sul Tour de France. E' tuttavia possibile prevedere con ragionevole certezza che le condizioni climatiche giocheranno un ruolo determinante, con la pioggia che potrebbe far assumere alla tappa lo stesso peso di un tappone alpino o pirenaico. Vietato, per chiunque ambisca ad un posto sul podio a Parigi, farsi cogliere impreparato.
GPM: Côte de Mez an Buan (4a categoria, 267 m, 3 km al 3,2%, km 16); Côte de Kernélec (4a categoria, 270 m, 1,7 km al 4,1%, km 65)
TRAGUARDO VOLANTE: Lannilis (km 131,5)
SEZIONI STERRATE: Tratto 1 - Trouz ar c'hant à Meshuel (700 m, km 135) ***; Tratto 2 - Mesmeur à Pouldu (900 m, km 154) ****; Tratto 3 - Kerouartz à Keradraon (1400 m, km 157,5) *****; Tratto 4 - Kerabo à Kerarédeau (700 m, km 162,5) *; Tratto 5 - Le Cosquer à Lanebeur (1500 m, km 165) *; Tratto 6 - Lanebeur à Kerdélant (2000 m, km 167,5) ****; Tratto 7 - Anteren à Enez Kadec (1000 m, km 170) ***; Tratto 8 - Sainte Anne à Enez Inoc (1800 m, km 172) **; Tratto 9 - Kervaro à Lanveur (1500 m, km 174) *****; Tratto 10 - Lannuchen à Quiquelleau (1200 m, km 190) **; Tratto 11 - Penmarc'h à Le Clos (1600 m, km 192,5) *****; Tratto 12 - Toul-Douar à Le Vern (700 m, km 196) ***; Tratto 13 - Loscoat à Loscoat (800 m, km 199) **


4a TAPPA: BREST > LORIENT 156,5 km
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Dopo tre tappe inaugurali che costringeranno a non poca fatica e ad un tasso di attenzione costantemente ai massimi livelli, il quarto giorno di gara saluterà finalmente la prima frazione relativamente tranquilla del Tour. "Relativamente" perché l'insidia del vento sarà sempre presente, come in qualsiasi corsa bretone che si rispetti, e sono infiniti gli esempi di corridori che hanno visto compromesse le proprie ambizioni di maglia gialla in giornate teoricamente interlocutorie, ma è certo che, fra i tracciati proposti sin qui, quello che porterà a Lorient si presenta come il meno impegnativo.
Le uniche vere difficoltà altimetriche saranno concentrate nei primi 60 km circa, in cui spiccheranno il GPM di 4a categoria della Côte de Ty Jopic (3 km e 900 metri al 3,5% di pendenza media, dopo 42 km e mezzo) e quello di Menez-Kerque, prima ascesa di categoria superiore prevista dal Tour 2013 (3a categoria, con i suoi 3,3 km al 5,6%). Superate queste non proibitive asperità, sarà quasi esclusivamente pianura fino a Lorient, dove il traguardo sarà posto in Avenue Jean Jaurès. Da segnalare che negli ultimi 5 km i corridori dovranno fare attenzione alla strada piuttosto tortuosa, anche se l'ultima svolta, prevista a 750 metri dalla linea bianca, non dovrebbe condizionare più di tanto lo sviluppo dello sprint. Preziosi come sempre, in ottica maglia verde, anche i punti messi in palio al traguardo volante giornaliero, collocato in questa occasione a Quimper, dopo 84 km.
GPM: Côte de Ty Jopic (4a categoria, 157 m, 3,9 km al 3,5%, km 42,5); Menez-Kerque (3a categoria, 208 m, 3,3 km al 5,6%, km 61,5)
TRAGUARDO VOLANTE: Quimper (km 84)


5a TAPPA: AURAY > SAINT-JEAN-DE-MONTS 192,5 km
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Ancora spazio agli sprinter nella quinta tappa, anche se i velocisti saranno obbligati a non abbassare mai la guardia per poter giungere a Saint-Jean-de-Monts con la possibilità di giocarsi la vittoria. Pur in assenza di difficoltà altimetriche (neppure un GPM di 4a categoria previsto), la frazione che scatterà da Auray proporrà infatti una vasta gamma di insidie e frangenti da prendere con le pinze, per una corsa che potrebbe teoricamente spaccarsi in qualsiasi momento e per i motivi più disparati.
Lasciata la località d'avvio, i corridori descriveranno un arco intorno al Golfe de Morbihan, per poi costeggiare il Golfo di Biscaglia dirigendosi verso Saint-Nazaire, lungo un percorso completamente pianeggiante ma sempre alla mercé del vento dell'Atlantico. Particolarmente spettacolare e tecnicamente da non sottovalutare sarà l'attraversamento del Pont de Saint-Nazaire, struttura in lieve ascesa sulla quale gli effetti del vento rischiano di risultare fortemente accentuati.
Dopo una fase di relativa quiete, gli atleti giungeranno allo sprint intermedio di Bourgneuf-en-Retz, a 51 km dalla conclusione, che segnerà di fatto l'ingresso nella fase calda della tappa. Per i successivi 20 km circa, infatti, il tracciato si manterrà estremamente vicino alla costa, attraversando la spettacolare zona del Marais Breton, con le sue terre spesso al di sotto del livello del mare. A 30 km dal traguardo, quindi, giungerà il momento topico della frazione: l'attraversamento del Passage du Gois, lingua d'asfalto che per 4 km e mezzo si stende sull'Oceano Atlantico che nel 1999 costò il Tour de France ad Alex Zulle, costando allo svizzero sei dei sette minuti e mezzo che lo separarono a Parigi da Lance Armstrong. Il transito terminerà ad appena 25 km dal traguardo, rendendo più difficile - rispetto al precedente - il recupero dell'eventuale terreno perso, complici le strade molto filanti che caratterizzeranno la parte finale di gara.
Lasciata l'Ile de Noirmoutier ai -19 dall'arrivo, il Tour resterà sul continente fino al traguardo, collocata sull'Esplanade de la Mer di Saint-Jean-de-Monts.
GPM: /
TRAGUARDO VOLANTE: Bourgneuf-en-Retz (km 141,5)


6a TAPPA: (cronometro individuale) LES HERBIERS > BRESSUIRE 55,5 km
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A meno di colpi di scena legati a cadute, vento e sterrato, sarà questa la prima giornata campale del Tour de France 2013: una tradizionale crono-fiume di 55 km e mezzo, su un tracciato lievemente ondulato in cui i leggeri saliscendi finiranno soltanto per favorire gli specialisti dotati di maggiore potenza.
La rampa di partenza sarà situata in Rue du Brandon a Les Herbiers, ma - a meno di non poter vantare un occhio clinico per la pedalata dei corridori - per le prime valutazioni occorrerà attendere Le Forgé, dove 17 km più avanti sarà posto il primo rilevamento cronometrico. Sarà in questo tratto iniziale che si troverà quanto di più simile ad una salitella la tappa possa proporre, anche se le pendenze non si spingeranno mai oltre il 3-4% e termineranno, a Les Epesses, dopo neppure 3 km.
Ancor più filante sarà la sezione centrale, che condurrà agli intertempi di Cerizay - km 30,5 - e Chanteloup - km 45,5 -. Poco oltre l'ultimo stop al cronometro prima del traguardo, i corridori raggiungeranno il tetto della frazione, a 222 metri di quota, prima di lanciarsi in un tratto di falsopiano a scendere che li proietterà in un amen alle porte di Bressuire. Per l'ultimo chilometro e mezzo si dovrà tornare a pedalare di forza, superando un dislivello di 35 metri che si esaurirà sul traguardo di Rue de Malabry.
GPM: /
INTERMEDI: Le Forgé (km 17); Cerizay (km 30,5); Chanteloup (km 45,5)


7a TAPPA: PARTHENAY > LIMOGES 185,5 km
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Gli sprinter potranno provarci, ma il traguardo della settima tappa sarà uno di quelli per cui le ruote veloci del gruppo dovranno sudare non poco. Il pericolo, per loro, si anniderà nella fase conclusiva di gara, fase alla quale quanto meno non dovrebbero avere problemi a presentarsi compatti. Da Parthenay, cui si giungerà dopo un trasferimento serale di una trentina di chilometri da Bressuire, il tracciato muoverà infatti lungo strade quasi sempre pianeggianti, che favoriranno uno sviluppo di corsa piuttosto lineare fino alle battute conclusive.
Quasi a preannunciare i trabocchetti insiti nelle battute conclusive, il percorso si farà però via via più nervoso nell'ultimo terzo di gara - comprendente fra l'altro lo sprint intermedio di Bellac, km 129 -, fino ad arrivare, ad una dozzina scarsa di chilometri dal termine, all'imbocco della prima asperità degna di nota di giornata: la Côte des Ribières, con i suoi 1800 metri al 5%, che si esauriranno a 9,5 km dal traguardo di Limoges. Qualcuno potrebbe provare già qui ad anticipare la volata di gruppo, anche se un eventuale fallimento del tentativo precluderebbe la chance di giocarsi il successo in un finale di difficile lettura.
Dopo aver costeggiato il fiume Vienne fino ad un chilometro e mezzo circa dall'arrivo, infatti, una svolta a destra segnerà l'inizio di una lieve ma costante ascesa che accompagnerà i corridori fino alla linea bianca, mantenendo negli ultimi 1400 metri una pendenza media del 3,9%. Nulla che possa preoccupare gli uomini di classifica, chiamati nei giorni a venire a superare ben altre difficoltà, ma abbastanza da alterare i valori in campo in uno sprint. Alcuni velocisti puri potrebbero così mancare dello spunto necessario, aprendo spiragli anche ad atleti battuti in un arrivo a ranghi compatti più canonico.
Si tratterà in sostanza di una tappa che lascerà spazio a molti di quei corridori che - dall'indomani - lasceranno con ogni probabilità il proscenio a chi dovrà lottare per il podio finale.
GPM: Côte des Ribières (4a categoria, 345 m, 1,8 km al 5%, km 176); Côte de Limoges (4a categoria, 287 m, 1,4 km al 3,9%, arrivo)
TRAGUARDO VOLANTE: Bellac (km 129)


8a TAPPA: LIMOGES > PUY DE DOME 198 km
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Col du Chevalard
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Puy de Dome
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Dopo una giornata relativamente interlocutoria, tornano di scena i grandi del Tour, per quello che sarà il primo arrivo in salita della 100a edizione della Grande Boucle. Come da tradizione, il Puy de Dôme sarà probabilmente l'unico teatro di battaglia fra i big, ma il percorso che condurrà ai piedi del gigante che sovrasta Clermont-Ferrand sarà quanto mai nervoso.
Risparmiando ai corridori la fatica di un trasferimento alla vigilia di una tappa così significativa, l'ottava tappa muoverà ancora da Limoges, per dirigersi quindi verso Est, per affrontare dopo una quarantina di chilometri di quiete le prime asperità. Si comincerà con la Côte de Bourganeuf, 4 km e 300 metri al 3,9% posti dopo 49 km, per proseguire con la Côte de La Rouge, 4 km ad una media del 3,5%. Poco più di un riscaldamento, come d'altro canto sarà anche la tripletta di ascese che i corridori si troveranno ad affrontare a cavallo dell'ideale passaggio di metà gara: la Côte de Quioudeneix - 5,9 km al 3,3% -, la Côte des Roches - 3,4 km al 3,9% - e la Côte du Bois de Calvaire - 2,9 km al 4% -, collocate rispettivamente dopo 90,5, 98 e 108,5 km.
Un tratto più agevole di una ventina di chilometri precederà quindi la scalata alla Côte de Ballot, 4800 metri all'insù per una pendenza del 4,4%, con vetta a 63 km dall'arrivo, e più avanti del facilissimo Col de la Nugère, 6 km e 600 metri ad una misera media del 2,5% (cima ai -41). Una lunga discesa di una quindicina di chilometri porterà quindi al traguardo volante di Cébazat, collocato 174 km e mezzo dopo il via, poco dopo il quale i corridori potranno finalmente assaggiare le prime vere pendenze.
A fare da antipasto al primo totem del Tour sarà infatti il breve ma arcigno Col du Chevalard, appena 1800 metri di salita per una minacciosa media dell'11,2%, con punte che arrivano, intorno a metà ascesa, anche al 18%. In vetta mancheranno 18 km alla conclusione, e questa rampa sarà probabilmente già sufficiente a scremare sensibilmente il plotone prima dello scoppio della battaglia.
L'inizio della salita finale è ufficialmente segnalato ai -14 dall'arrivo, anche se il primo tratto sarà poco più di un falsopiano a salire. Le prime rampe selettive si registreranno fra gli 11 e gli 8 chilometri al termine, dove la media sarà del 7,8%. Una sezione più agevole di un paio di chilometri al 3,3% farà quindi da preludio al vero Puy de Dôme, a quei 6 km finali con media del 10,9% (addirittura 11,8% fra i -5 e i -1) e picchi del 16% sui quali il Tour ha visto scrivere alcune delle sue pagine più memorabili. Sarà qui che avrà luogo una battaglia che assegnerà un pezzo di maglia gialla, ma in cui tutti penseranno anche ad imprimere il loro nome nella leggendaria storia del Puy de Dôme.
GPM: Côte de Bourganeuf (4a categoria, 579 m, 4,3 km al 3,9%, km 49); Côte de La Rouge (4a categoria, 599 m, 4 km al 3,5%, km 64); Côte de Quioudeneix (4a categoria, 637 m, 5,9 km al 3,3%, km 90,5); Côte des Roches (4a categoria, 672 m, 3,4 km al 3,9%, km 98); Côte du Bois de Calvaire (4a categoria, 765 m, 2,9 km al 4%, km 108,5); Côte de Ballot (3a categoria, 752 m, 4,8 km al 4,4%, km 135); Col de la Nugère (4a categoria, 927 m, 6,6 km al 2,5%, km 157); Col du Chevalard (3a categoria, 551 m, 1,8 km all'11,2%, km 180); Puy de Dôme (Hors Catégorie, 1415 m, 14 km al 7,5%, arrivo)
TRAGUARDO VOLANTE: Cébazat (km 174,5)


9a TAPPA: CLERMONT-FERRAND > PRAT DE BOUC - PLOMB DU CANTAL 222,5 km
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Col de Neronne
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Pas de Peyrol (Le Puy Mary)
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Col du Perhus
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Col de Cere
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Cote de la Chevade
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Prat de Bouc (Plomb du Cantal)
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Non è classificata come tappa di alta montagna, ma la nona frazione del Tour de France si candida ugualmente a lasciare tracce sulla classifica generale finale. Si tratterà infatti di una tradizionale cavalcata sul Massiccio Centrale, sfinente per il succedersi delle salite, il chilometraggio e il grande caldo che spesso affligge questa regione del paese.
Dopo essere ripartiti ai piedi del Puy de Dôme, a Clermont-Ferrand, i corridori avranno il non semplice compito di entrare subito nel ritmo gara per affrontare la pedalabile ma lunga scalata al Col de la Ventouse, 15 km e 300 metri al 3,4% di pendenza media. Superata la brevissima Côte des Buges - 1300 metri al 5,9% - una ventina di chilometri più avanti, sarà la Côte la Stèle, con i suoi 7,3 km al 5,4%, a richiamare l'attenzione degli atleti, per quanto sia altamente ottimistico pensare che già qui la corsa finisca per infiammarsi; anche perché alla vetta, collocata al km 61, seguirà l'unico lungo tratto di respiro della giornata, con una trentina di chilometri a netta prevalenza di discesa fino a Bort-les-Orgues, dopo al km 93,5 verrà raggiunto lo sprint intermedio quotidiano.
Per ritrovare una salita, sarà necessario attendere di aver superato la metà gara, con la Côte de Méallet, 2 km e 300 metri al 4,7% di media, posta dopo 117 km. Sforzo lievemente maggiore sarà richiesto per scavalcare la Côte d'Anglards-de-Salers, con una pendenza media del 6,3% distribuita su 4,4 km. Sarà però con la successiva scalata al Col de Neronne - 9600 metri all'insù al 4,9% - che la gara entrerà nella fase cruciale: sei salite concentrate in 80 km, di fatto senza nemmeno un tratto di respiro fra l'una e l'altra.
Difficile dire quale possa essere il punto prescelto dal primo coraggioso per scatenare la battaglia, ma - se il Col de Neronne appare un po' troppo pedalabile per lo scopo - un autorevole candidato parrebbe già essere il Pas de Peyrol, i cui 8,9 km al 6,9% - numeri già significativi - nascondono nel tratto finale delle rampe fino al 14%, ideali per sbarazzarsi della compagnia di qualche corridore già affaticato. In cima mancheranno tuttavia ancora 55 km, i primi 12 dei quali in discesa, verso l'imbocco del Col de Pertus. Malgrado la minore lunghezza (4,7 km), la pendenza media del 7,9% e la minore distanza dal traguardo (38,5 km) fanno della quartultima ascesa di giornata un altro valido trampolino di lancio, a patto di essere convinti di poter superare i più pedalabili Col de Cère (6 km al 4,8%, vetta ai -26,5) e Côte de la Chevade (3 km e mezzo, media del 6,6%, cima ad appena 14 km dal termine).
A prescindere dagli sviluppi di gara precedenti, sarà comunque l'ultima salita ad emettere i verdetti del noto atto del Tour: dopo oltre 200 km e dieci salite, gli 8300 metri dell'ultima ascesa dovrebbero essere sufficienti a produrre differenze anche fra i corridori di primo piano, a dispetto di una pendenza media rispettabile ma non impossibile (5,9%). Pur mancando dei passaggi estremi della frazione precedente, la tappa di Prat de Bouc sarà ideale per far emergere i corridori con le doti di fondo indispensabili per imporsi in una gara di tre settimane.
GPM: Col de la Ventouse (2a categoria, 980 m, 15,3 km al 3,4%, km 16,5); Côte des Buges (4a categoria, 987 m, 1,3 km al 5,9%, km 37,5); Côte de la Stèle (2a categoria, 1245 m, 7,3 km al 5,4%, km 61); Côte de Méallet (4a categoria, 695 m, 2,3 km al 4,7%, km 117); Côte d'Anglards-de-Salers (3a categoria, 817 m, 4,4 km al 6,3%, km 128); Col de Neronne (2a categoria, 1232 m, 9,8 km al 4,8%, km 152); Col du Pas de Peyrol (Le Puy Mary) (1a categoria, 1589 m, 8,9 km al 6,9%, km 167); Col du Pertus (2a categoria, 1309 m, 4,7 km al 7,9%, km 183,5); Col de Cère (3a categoria, 1299 m, 6 km al 4,9%, km 195,5); Côte de la Chevade (3a categoria, 1162 m, 3,7 km al 6,4%, km 208); Prat de Bouc (Plomb du Cantal) (2a categoria, 1392 m, 8,3 km al 5,9%, arrivo)
TRAGUARDO VOLANTE: Bort-les-Orgues (km 93,5)


10a TAPPA: SAINT-FLOUR > FLORAC 206 km
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Cote de la Croix Neuve (Monteè Laurent Jalabert)
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Col des Finiels
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Cote de la Brousse
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Cote des Bondons
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Dopo il primo week-end di salite del Tour, si resta in quota anche al lunedì, alla vigilia del primo giorno di riposo. Dopo i nove GPM della frazione del Puy de Dôme e gli undici di quella di Prat de Bouc, i corridori se la caveranno questa volta con "solo" otto, sette dei quali racchiusi in circa 110 dei 206 chilometri in programma.
Dopo aver visitato Saint-Flour per la partenza, la corsa si snoderà in modo piuttosto lineare in direzione Sud per una settantina di chilometri, animati solamente dalla facilissima Côte de Puech Miagou, 6 km e 700 metri ad una misera pendenza media del 2,9%, collocata dopo 18 km. Giunti a Marvejols, i corridori entreranno tuttavia in una fase di gara completamente diversa, caratterizzata dalla successione di sette ascese cui si accennava poc'anzi. Dapprima sarà la volta della Côte de Goudard, con i suoi 5200 metri all'insù al 6,2%, la cui vetta sarà a 131 km dal termine; poco dopo toccherà alla Côte de Chabannes, 4,1 km al 4,7% di media che si concluderanno 84 km dopo la partenza. Il primo momento chiave di giornata arriverà però con la scalata ai 1091 metri della Côte de la Croix-Neuve, appena dopo il transito dal traguardo volante di Mende (km 88,5): soltanto 3300 metri di ascesa, ma con una pendenza media del 10,2%. Dalla vetta mancheranno ancora 113 km al traguardo, sicché è assai improbabile che qualche grosso calibro possa muoversi in prima persona, ma qualche seconda linea potrebbe sfruttare questo trampolino per provare a portar via un gruppetto di attaccanti.
Assai più morbida sarà invece la successiva ascesa, quella al Col de la Loubière, 8 km e 200 metri semplicissimi nella prima parte che diventano via via più aspri, per una pendenza media complessiva del 4,7%. Dopo la discesa e una decina di chilometri di falsopiano tendente a salire, si arriverà quindi alle pendici del Col de Finiels, i cui 10,4 km al 4,5% - dato, quest'ultimo, pesantemente condizionato da un tratto agevolissimo in vista del GPM - porteranno la carovana a 1541 metri sul livello del mare, punto più alto di giornata (km 132,5). La successiva picchiata condurrà quindi ai piedi della Côte de La Brousse, 9,6 km al 3,8% di pendenza estremamente irregolari: due, di fatto i tratti di salita vera - 3,2 km al 6,1% prima, 2,7 km al 5,2% poi - inframmezzati e seguiti da altre sezioni assai più agevoli. In cima mancheranno ancora 52 km e mezzo; i primi 13 serviranno a scendere fino a Cocurès, dove, dopo un paio di chilometri pianeggianti, verrà approcciata l'ultima ascesa di giornata, il Col de Montmirat. La scalata misura 11 km, per una pendenza media del 5,5% che sale al 6,5% negli ultimi 8 km scarsi. Lo scollinamento è previsto a 26 km dal traguardo, quindici dei quali di discesa pedalabile, gli ultimi undici in pianura, per raggiungere l'arrivo di Florac.
Non si tratta globalmente di una frazione impegnativa quanto le due precedenti, ma, proprio in virtù delle due giornate di fatica alle spalle, non è escluso che qualcuno - magari deluso o attardato in classifica - possa giocare d'azzardo anche in una tappa di difficile lettura come questa decima.
GPM: Côte de Puech Miagou (4a categoria, 977 m, 6,7 km al 2,9%, km 18); Côte de Goudard (3a categoria, 1052 m, 5,2 km al 6,2%, km 75); Côte de Chabannes (4a categoria, 893 m, 4,1 km al 4,7%, km 84); Côte de la Croix-Neuve - Monteé Laurent Jalabert (2a categoria, 1157 m, 3,6 km all'8,6%, km 93); Col de la Loubière (2a categoria, 1188 m, 8,2 km al 4,7%, km 108); Col de Finiels (2a categoria, 1542 m, 8,8 km al 4,9%, km 132,5); Côte de La Brousse (3a categoria, 1207 m, 7,0 km al 4,4%, km 153,5); Côte des Bondons (2a categoria, 1182 m, 11 km al 5,5%, km 180)
TRAGUARDO VOLANTE: Mende (km 88,5)


GIORNO DI RIPOSO

11a TAPPA: PAU > LA MONGIE 162 km
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Col du Marie Blanque
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Col d'Aubisque
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Col du Tourmalet
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Dopo il giorno di riposo, il Tour de France torna immediatamente a salire, andando a confrontarsi con il primo grande massiccio. Nel rispetto della classica rotazione, toccherà questa volta ai Pirenei essere scalati per primi, con due frazioni fra loro molto diverse, ma entrambe favorevoli a chi vorrà dare battaglia.
La due-giorni inizierà a Pau, sede di tappa tradizionale della Grande Boucle, che nella 100a edizione sarà toccata quale località di partenza. I primi 45 km di gara si snoderanno su un tracciato altimetricamente agevole, senza asperità giudicate degne di un Gran Premio della Montagna. Quando, giunti ad Escot, i corridori si troveranno di fronte le prime rampe, sarà subito ora di fare sul serio: la prima salita in programma sarà infatti il Col de Marie-Blanque, ascesa di 1a categoria, con i suoi 9 km e 300 metri al 7,6% di pendenza media. Dato ancor più significativo, negli ultimi 4 km la media si impenna all'11,5%: se qualcuno dovesse trovare il coraggio di fare corsa dura da subito, già qui potrebbero saltare alcuni nomi blasonati lontani dalla miglior condizione.
Dopo la vetta, una dozzina di chilometri di discesa - agevole nella prima parte, più ripida nella seconda - e una decina di pianura accompagneranno la corsa al traguardo volante di Laruns (km 73,5), collocato poco prima dell'approccio del Col d'Aubisque. Secondo totem pirenaico dietro al Tourmalet, l'Aubisque misura 16,6 km, per una pendenza del 7,2% che potrebbe stuzzicare qualche coraggioso, magari premunitosi in precedenza spedendo in avanscoperta uno o più compagni di squadra con cui affrontare una parte dei 69 km rimanenti. Difficile, infatti, resistere altrimenti ai circa 30 km di discontinua discesa successivi - inframmezzati dal breve e pedalabile strappo del Col du Soulor, nemmeno classificato come GPM - e soprattutto ai quasi 20 km di fondovalle lievemente tendente a salire fino a Luz-Saint-Sauveur.
Solo allora la presenza di compagni diventerà pressoché irrilevante, se non al fine di preparare l'offensiva dei capitani. Dai -23 ai -4 all'arrivo, infatti, i corridori dovranno arrampicarsi fino ai 2115 metri del Col du Tourmalet, lungo 19 km di scalata al 7,4% di pendenza media. Le rampe più dure arriveranno in prossimità del Gran Premio della Montagna, ma sarà la lunghezza e la costanza dell'ascesa a determinare le differenze tra i migliori, che avranno peraltro scarsissime possibilità di recupero una volta scollinati. Dalla cima al traguardo di La Mongie mancheranno infatti soltanto 4 km abbondanti, tutti in discesa - peraltro discretamente tecnica -. A dispetto del chilometraggio contenuto, è lecito attendersi divari significativi anche tra quanti puntano alla maglia gialla parigina.
GPM: Col de Marie-Blanque (1a categoria, 1037 m, 9,3 km al 7,2%, km 55); Col d'Aubisque (Hors Catégorie, 1709 m, 16,6 km al 7,2%, km 93); Col du Tourmalet (Hors Catégorie, 2115 m, 19 km al 7,4%, km 158)
TRAGUARDO VOLANTE: Laruns (km 73,5)


12a TAPPA: BAGNERES-DE-BIGORRE > PLATEAU DE BEILLE 224 km
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Col du Portet d'Aspet
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Col de la Core
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Col de Latrape
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Col d'Agnes
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Port de Lers
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Plateau de Beille
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Seconda, più lunga e probabilmente più impegnativa frazione pirenaica. Ai corridori sarà dato il vantaggio di un trasferimento lieve rispetto all'arrivo del giorno precedente, ma sarà l'unico elemento che contribuirà a ridurre le loro fatiche.
Lasciato da pochi chilometri il ritrovo di partenza di Bagnères-de-Bigorre, una discesa di circa 6 km introdurrà i corridori alla prima asperità di giornata, la Côte de Capvern, che con i suoi 6,6 km al 4,6% rappresenterà soltanto un buon riscaldamento per ciò che verrà. La salita riporterà gli atleti alla quota antecedente il tratto in discesa di cui si è detto, e, anziché da una nuova picchiata, sarà seguito da un lungo tratto pianeggiante di una quarantina di chilometri, fino a Ore. A quel punto, con 170 km circa ancora da percorrere, sarà il momento di approcciare il Col des Ares, ascesa molto simile alla precedente con i suoi 6 km e mezzo al 5% di media. Per trovare le prime pendenze davvero arcigne occorrerà attendere ancora una ventina di chilometri, fino alla scalata al Col du Portet d'Aspet: appena 5,3 km di salita, ma ad una media dell'8,2%, con punte dell'11%.
Per un'ascesa dal chilometraggio più esigente, invece, l'appuntamento sarà con la quarta, il Col de la Core: 15 km all'insù senza pause, ad eccezione di 500 metri dopo poco meno di 6 km. La pendenza media complessiva sarà del 5,6%, che sale però al 6,9% considerando solamente gli ultimi 8,8 km. In vetta si sarà poco oltre metà percorso, 118 km dopo il via e a 106 dal traguardo. I primi venticinque saranno piuttosto agevoli, più o meno equamente ripartiti tra discesa e pianura fino all'attacco del Col de Latrape. Ascesa, quest'ultima, che segnerà l'inizio di un frangente cruciale di gara, nel quale chi vorrà anticipare la battaglia sull'ultima salita potrà trovare terreno fertile. Il riferimento non è tanto al pur non trascurabile Latrape (7,2% di media, ma su soli 5,6 km), bensì al Col d'Agnes, da approcciare subito dopo la fine della discesa: 10 km all'8,2% di media, senza punte trascendentali ma nemmeno momenti di vero riposo. Il GPM è posto a 59 km dall'arrivo, i primi quattro dei quali in discesa, prima di iniziare il Port de Lers, 4,7 km al 5,5% che potrebbero al più servire a dilatare gli eventuali danni prodotti dall'Agnes.
Dei 50 km rimanenti, i primi undici saranno i meno problematici per i possibili attaccanti, che dopo la picchiata su Vicdessos si troveranno a dover affrontare oltre 20 km di fondovalle. Se qualcuno avrà osato sul Col d'Agnes, in questo tratto - comprendente anche il traguardo volante di Tarascon-sur-Ariège (km 200,5) - dovrà necessariamente trovare l'appoggio di alleati e compagni, pena uno sforzo immane e probabilmente vano prima ancora dell'ascesa più impegnativa di giornata. Realisticamente, sarà lì che i migliori si daranno battaglia, con 15,8 km al 7,9% che, con le fatiche accumulate in oltre 200 km in sella, senza dimenticare quelle dei giorni precedenti, potrebbero ridisegnare la classifica generale partorita dalla prima metà di Tour. L'ultimo chilometro sarà il più pedalabile, ma prima di allora ci sarà tutto il tempo per fiaccare qualsiasi avversario.
GPM: Côte de Capvern (3a categoria, 613 m, 6,6 km al 4,6%, km 16,5); Col des Ares (3a categoria, 797 m, 6,5 km al 5%, km 61,5); Col du Portet d'Aspet (2a categoria, 1069 m, 5,3 km all'8,2%, km 83); Col de la Core (1a categoria, 1395 m, 17,5 km al 5,1%, km 118); Col de Latrape (2a categoria, 1123 m, 5,6 km al 7,2%, km 150); Col d'Agnes (1a categoria, 1570 m, 10,2 km all'8,1%, km 165); Port de Lers (3a categoria, 1517 m, 4,6 km al 5,4%, km 174); Plateau de Beille (Hors Catégorie, 1780 m, 15,8 km al 7,9%, arrivo)
TRAGUARDO VOLANTE: Tarascon-sur-Ariège (km 200,5)


13a TAPPA: MIREPOIX > FRONTIGNAN 174,5 km
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Ultimi chilometri
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Tornano finalmente di scena i velocisti, per quella che sarà una delle tappe più agevoli del Tour de France.
Subito dopo la partenza da Mirepoix, i corridori affronteranno qualche leggero saliscendi, che si esaurirà comunque senza lasciare traccia dopo una quindicina di chilometri. Poco più avanti, al ventisettesimo chilometro di gara, sarà la volta del primo ed ultimo Gran Premio della Montagna in programma, la breve Côte de Montréal, 1900 metri di ascesa al 3,8% di pendenza. Dopo di che, solo ed esclusivamente pianura fino al traguardo di Frontignan, attraversando speditamente la regione della Linguadoca - Rossiglione. Poche le possibilità di scuotere la corsa, con i velocisti che dapprima potranno giocarsi dei punti utili per la maglia verde al traguardo volante di Capestang (km 106), per poi cercare di fagocitare i fuggitivi della prima ora nelle battute conclusive, su strade sempre favorevoli al rientro del gruppo.
L'unica vera insidia di giornata si anniderà negli ultimi 25 km, superato l'abitato di Agde: la gara giungerà infatti sulle rive del Mediterraneo, viaggiando verso Sète lungo la sottile linea di terra che separa l'Etang de Thau dal Mar Mediterraneo. Un tratto di una ventina di chilometri spesso esposto ad un vento che potrebbe, in caso fosse sufficientemente sostenuto, anche spaccare il gruppo, quasi certamente lanciato a grande velocità verso lo sprint conclusivo. Anche una volta raggiunta Sète, i corridori si manterranno sempre a poca distanza dal mare, percorrendo gli ultimi 5 km verso l'arrivo.
Anche il rettilineo finale sarà favorevolissimo ai velocisti, le cui squadre avranno a disposizione una spada di circa 2 km per organizzare al meglio gli ultimi vagoni dei rispettivi treni.
GPM: Côte de Montréal (4a categoria, 251 m, 1,9 km al 3,8%, km 27)
TRAGUARDO VOLANTE: Capestang (km 106)


14a TAPPA: ARLES > TOULON - MONT FARON 160 km
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Mont Faron
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Dura un solo giorno la tregua tra i big, peraltro in parte subordinata alle bizze del meteo e del vento. Dopo una frazione altimetricamente facilissima come la precedente, infatti, tornano di scena le salite, sia pure non comparabili con quelle che hanno animato le tappe pirenaiche e - ad eccezione dell'ultima - neppure con quelle affrontate sul Massiccio Centrale.
La corsa muoverà da Arles, e non conoscerà particolari scossoni per i primi 100 km, quasi interamente pianeggianti. In questa sezione, la sola asperità degna di un Gran Premio della Montagna sarà la Côte du Douard, mentre i velocisti metteranno probabilmente gli occhi sul traguardo volante di Marseille, posto dopo 91 km, unica opportunità per loro di marcare punti in ottica maglia verde in questa frazione.
Il tracciato prenderà a farsi più nervoso con la scalata al Col de la Gineste, 4,6 km di pedalabile salita al 4,7% di media, con scollinamento a 55 km dalla conclusione. Dopo una discesa irregolare, sarà la volta della Côte des Cuettes, 2700 metri al 5,3%, a 43 km dal termine. Altra discesa, e solo pianura fino all'attacco della quarta e penultima salita di giornata, la Côte du Vallon de Poutier, con i suoi 3 km e 200 metri al 3,6% di pendenza. In cima mancheranno ancora 24 km, ed è altamente probabile che il gruppo vi si presenti quasi compatto, mantenendosi tale anche nella successiva discesa e nel tratto pianeggiante che condurrà la carovana a Toulon, ai piedi della salita finale.
Affrontata soltanto una volta dal Tour e non in veste di arrivo di tappa (anche se Stablinski, al comando in vetta all'ascesa, vi restò fino al traguardo di Marseille), il Mont Faron comparirà così nuovamente alla Grande Boucle dopo 56 anni di attesa, per un finale il cui esito potrebbe anche discostarsi da quello prodotto dalle salite già affrontate nei giorni precedenti. I 5,5 km all'8,9% che porteranno al traguardo non sono infatti il tipico terreno di battaglia fra uomini di classifica, più avvezzi ad ascese più lunghe e meno pendenti, che chiamano ad una diversa distribuzione dello sforzo. Motivo di interesse in più, dunque, per una frazione fra le più suggestive del programma del Tour 2013, a dispetto di un chilometraggio piuttosto contenuto.
Da sottolineare anche come la quasi totalità della tappa si snodi a poca distanza dal mare, esponendo potenzialmente la corsa agli umori del vento come il finale della precedente.
GPM: Côte du Douard (4a categoria, 165 m, 2,9 km al 4,1%, km 70); Col de la Gineste (3a categoria, 324 m, 4,6 km al 4,7%, km 105); Côte des Cuettes (4a categoria, 199 m, 2,7 km al 5,3%, km 117); Côte du Vallon de Poutier (4a categoria, 159 m, 3,2 km al 3,6%, km 136); Mont Faron (1a categoria, 511 m, 5,5 km al 9,0%, arrivo)
TRAGUARDO VOLANTE: Marseille (km 91)


15a TAPPA: TOULON > ORANGE 196 km
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Ultimi Km
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E' pensata per un ritorno ai panni di protagonisti degli sprinter la 15a tappa, 196 km da Toulon a Orange privi di difficoltà altimetriche significative, specie nell'ultimo terzo di gara. E questa volta, a differenza di molte delle altre frazioni prevalentemente piatte affrontate sin qui, non dovrebbero presentarsi neppure trappole alternative, siano esse sotto di forma di vento, strappi finali o strade sterrate.
Dopo il via da Toulon, di fatto senza trasferimento dall'arrivo del giorno precedente, la corsa si svilupperà per circa 120 km su strade mediamente agevoli ma leggermente nervose, contrassegnate comunque da soli due Gran Premi della Montagna: dapprima il Pas de Magnan, 4 km e 800 metri al 5,1% di pendenza media, quindi la Côte des Plí¢trières, 2,7 km al 4,5%, dopo rispettivamente 82 e 101,5 km. Nel mezzo anche il traguardo volante di Aix-en-Provence, collocato appena oltre metà percorso (km 98,5).
L'ultimo terzo della tappa, come anticipato, sarà molto simile ad un biliardo, peraltro quasi sempre su strade estremamente filanti, favorevoli al gruppo in un possibile testa a testa a distanza con i fuggitivi della prima ora. Difficile pensare dunque ad un epilogo diverso da uno sprint a ranghi compatti, complice il fatto che, dopo questa frazione, ai velocisti puri resterà da giocarsi soltanto la passerella conclusiva sugli Champs-Elysées. Da segnalare, nelle battute finali, soltanto una svolta a destra - peraltro tutt'altro che proibitiva - a 700 metri dalla linea bianca, posta in Boulevard Edouard Daladier, 100 metri oltre una lievissima semicurva che non causerà comunque problemi al gruppo.
GPM: Pas de Magnan (3a categoria, 494 m, 4,8 km al 5,1%, km 82); Côte des Plí¢trières (4a categoria, 322 m, 2,7 km al 4,5%, km 101,5)
TRAGUARDO VOLANTE: Aix-en-Provence (km 98,5)


16a TAPPA: MONTELIMAR > FIRMINY 182 km
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Col de la Republique
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Côte de Saint-Ferréol d'Auroure
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Montée de Chazournes
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Ultimi km
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Ultima tappa intermedia del Tour, prima della quattro-giorni che, dopo il secondo ed ultimo giorno di riposo, deciderà la 100a edizione della Grande Boucle. Si tratta di una frazione senz'altro meno impegnativa rispetto a quelle disputate sul Massiccio Centrale, e senza il finale scoppiettante del Mont Faron, ma occorrerà comunque prestare attenzione ad alcuni passaggi in grado di stuzzicare la fantasia di qualcuno.
Il via sarà dato da Montélimar, e per circa 80 km la corsa si manterrà su un tracciato agevolissimo lungo le rive del Rodano, senza neppure un'asperità degna di nota. La cattiva notizia per i corridori è però che tutte le difficoltà saranno concentrate negli ultimi 100 km circa di gara, a cominciare dalla Côte de Davézieux, ascesa piuttosto lunga (8,6 km) ma estremamente pedalabile (3,4% la pendenza media). Dopo la vetta, posta al km 91,5, gli atleti non troveranno una discesa, ma solo un tratto pianeggiante di una ventina di chilometri, fino a raggiungere il traguardo volante di Bourg-Argental (km 109,5). Sarà qui che verrà approcciata la prima salita significativa di giornata, prima dal punto di vista storico che da quello tecnico: ai 1161 metri del Col de la République, al termine di 12 km e 400 metri di scalata al 5%, verrà infatti raggiunta la prima cima toccata dal Tour de France, il 5 luglio 1903. Al momento dello scollinamento mancheranno ancora oltre 60 km al traguardo, sicché appare improbabile che qualcuno - pur ispirato dalla ricorrenza - possa lanciarsi in un'offensiva. Il tratto successivo, peraltro, non incentiva all'azione, vista la lunghissima e morbida discesa e la breve sezione pianeggiante da superare prima dell'approccio della Côte de Saint-Ferréol d'Auroure, 3 km e 800 metri al 6,7% di pendenza media. In stretta concatenazione con questa ascesa arriverà quindi la più agevole Côte de l'Alliance, 2 km al 5,1%, posta a 25 km dalla conclusione. Appena il tempo di ritornare in piano, e subito sarà il momento di risalire, e questa volta per fare sul serio: la quinta ed ultima ascesa di giornata sarà infatti la Montée de Chazournes, le cui arcigne pendenze sono state già sperimentate nel corso dell'ultima Paris - Nice. Si tratta di un'ascesa che ricorda abbastanza da vicino la Croix-Neuve, simile sia per lunghezza (3500 metri), sia per pendenza media (9,7%), sia per massima (17%). In occasione della Paris - Nice la tappa si risolse in una sfida fra i grandi della generale; difficile che la cosa si ripeta al Tour, visto ciò che ancora attende i corridori nei giorni a venire, ma non è da escludere che qualcuno voglia anticipare di quarantotto ore l'inizio della battaglia, magari contando sul giorno di riposo dell'indomani.
In cima mancheranno ancora 14 km, i primi tre dei quali in falsopiano tendente a scendere. La discesa vera e propria inizierà ai -11, per terminare a 7 km dall'arrivo. Il tratto pianeggiante finale non sarà particolarmente favorevole agli attaccanti, vista la tendenza a salire della strada via via più marcata, ma un drappello anche piuttosto ristretto potrebbe giungere a Firminy se sufficientemente collaborativo.
GPM: Côte de Davézieux (3a categoria, 440 m, 8,6 km al 3,4%, km 95); Col de la République (2a categoria, 1140 m, 12,4 km al 5%, km 121,5); Côte de Saint-Ferréol d'Auroure (3a categoria, 732 m, 3,8 km al 6,7%, km 152,5); Côte de l'Alliance (4a categoria, 723 m, 2 km al 5,1%, km 157); Montée de Chazournes (2a categoria, 796 m, 3,5 km al 9,9%, km 168)
TRAGUARDO VOLANTE: Bourg-Argental (km 109,5)


GIORNO DI RIPOSO

17a TAPPA: DIGNE-LES-BAINS > BRIANCON 211 km
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Col d'Allos
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Col de Vars
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Col de l'Izoard
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Ultimi Km
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Dopo il giorno di riposo, inizia la serie di quattro tappe che emetterà i verdetti del 100° Tour de France. Per cominciare, la Grande Boucle propone quale primo appuntamento alpino la cavalcata più classica, lungo i tre colli che hanno scritto alcune delle pagine più memorabili della storia della corsa. Viene per prima alla mente quella compiuta da Gino Bartali il 15 luglio 1948, allorché lo scalatore italiano, staccato di ventuno minuti dalla maglia gialla Bobet, gliene rifilò diciotto, prima di completare la rimonta il giorno successivo con il trionfo in solitaria nella Briançon > Aix-les-Bains.
Sarebbe quanto mai ottimistico immaginare un exploit del genere anche nella frazione del 2013, che peraltro non rappresenterà la tappa regina come sessantacinque anni prima. Non mancherà tuttavia il terreno per attaccare, malgrado i primi 75 km siano poco più di lungo prologo - peraltro con strada sempre tendente a salire - in attesa dell'inizio dei colli. Il primo sarà, come da tradizione, il Col d'Allos, 15 km di ascesa ad un pedalabile 5,4% di pendenza media, sempre meno tenero però con il passare dei chilometri, con l'ultimo terzo di salita sempre fra il 7 e il 9%. Più ripida la successiva discesa su Barcelonnette, dove inizierà un lungo tratto di fondovalle comprendente il traguardo volante di Jausiers (km 118,5). Anche in questo caso, la pianura sarà in realtà un falsopiano a salire, ma per trovare pendenze degne di nota occorrerà attendere il km 126, inizio ufficiale dell'ascesa al Col de Vars.
Come l'Allos, anche questa ascesa presenta un primo tratto piuttosto agevole, seguito da un progressivo inasprimento delle rampe, che negli ultimi 5 km mantengono una media dell'8,9%. La lunga discesa seguente terminerà a Guillestre, punto d'inizio di una sezione di falsopiano più accentuato dei precedenti che durerà fino ai -37 dall'arrivo. Qui comincerà la terza e ultima grande salita di giornata, nonché quella dove si potrà realisticamente assistere al testa a testa fra i migliori: il Col de l'Izoard, con i suoi 15,9 km al 6,9% di media, lo scenario lunare della Casse Déserte, decorata dal monumento a due giganti del pedale quali Fausto Coppi e il già menzionato Louison Bobet, e un'atmosfera di leggenda che ispirerà senz'altro più di un atleta.
In vetta mancheranno 21 km al traguardo, diciannove e mezzo dei quali da percorrere in un amen, fino a raggiungere Briançon. Prima di concedere al vincitore la gloria dovuta a chi si impone in uno dei luoghi simbolo del Tour de France, la tappa riserverà un ultimo tranello. L'arrivo sarà infatti posto sullo strappo di Champ de Mars, cui si giungerà attraverso le stradine della città vecchia che la Grande Boucle non toccava dal 2000. Allora, l'erta vide Marco Pantani avvantaggiarsi nei confronti di un Lance Armstrong già vestito di giallo, dopo aver dato vita ad uno spettacolare testa a testa sull'Izoard, e ventiquattro ore prima di regalare ai suoi tifosi l'ultima gemma, imponendosi in solitaria a Courchevel. Anche nella 100a edizione, è facile prevedere che Briançon saluti il successo di un grande del Tour.
GPM: Col d'Allos (1a categoria, 2234 m, 15 km al 5,5%, km 90); Col de Vars (1a categoria, 2109 m, 14,1 km al 5,6%, km 140,5); Col de l'Izoard (Hors Catégorie, 2360 m, 15,8 km al 6,8%, km 190); Briançon - Champ de Mars (3a categoria, 1326 m, 1,4 km all'8%, arrivo)
TRAGUARDO VOLANTE: Jausiers (km 118,5)


18a TAPPA: (cronometro individuale) GAP > ORCIERES-MERLETTE 46,5 km
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Col de Manse
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Col de Serre-Eyraud
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Orcières-Merlette
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Non soltanto una delle tappe chiave del Tour, ma forse anche quella di più difficile interpretazione e previsione. I 46 km e mezzo contro il tempo della 18a tappa, da Gap a Orcières-Merlette, rappresentano infatti una frazione con pochissimi precedenti nel ciclismo moderno, diversa e più impegnativa anche rispetto la cronometro disputata fra le medesime località nel 1989, vinta da Steven Rooks.
La sfida con l'orologio partirà da Boulevard de la Libération a Gap, entro la quale i corridori si manterranno per il primo chilometro e mezzo. Appena il tempo di uscirne, e subito la strada prenderà a salire, in direzione dei 1272 metri del Col de Manse, salita tradizionale che il Tour ha spesso affrontato nel verso opposto, prima di planare sulla stessa Gap. L'ascesa misura 9 km e 800 metri, per una pendenza media del 5,2% che strizza l'occhio più ai passisti-scalatori che ai grimpeurs puri. Lo scollinamento avverrà 12 km dopo il via, e sarà seguito da 6 km di discesa, prima dell'unico tratto interlocutorio di giornata; o meglio, un tratto che sarebbe interlocutorio se affrontato in una tappa in linea, ma che rischia di incidere non meno dei tre colli in programma. Si tratta infatti di 10 km pianeggianti, sempre lievemente tendenti a salire, che saranno di per sé meno impegnativi dei tratti di salita, ma che potrebbero essere determinanti nell'economia della prova, sia perché i meno specialisti potrebbero lasciare per strada svariati secondi, sia perché - d'altro canto - spingere troppo potrebbe risultare fatale più avanti.
Giunti al km 28, infatti, dinanzi agli atleti si staglierà il Col de Serre-Eyraud, ascesa più breve della prima (6,5 km), ma nettamente più ripida, ad una media del 7,9%, che sale addirittura al 9,3% considerando solo i primi 5 km. In vetta mancheranno ancora 12 km per giungere all'arrivo, i primi 5 e mezzo dei quali in discesa, peraltro discretamente tecnica. Gli ultimi 6 km e 700 metri torneranno quindi all'insù, ad una pendenza media del 6,8% che non fa di per sé tremare i polsi, ma che potrebbe essere più che sufficiente per mandare in crisi chi dovesse aver esagerato sulle difficoltà precedenti.
GPM: Col de Manse (2a categoria, 1289 m, 10 km al 5,4%, km 12); Col de Serre-Eyraud (1a categoria, 1678 m, 6,5 km al 7,9%, km 34,5); Orcières-Merlette (1a categoria, 1813 m, 6,7 km al 6,8%, arrivo)
INTERMEDI: Col de Manse (km 12); Saint-Jean-Saint-Nicolas (km 25,5); Col de Serre-Eyraud (km 34,5)


19a TAPPA: LA MURE > L'ALPE-D'HUEZ 136,5 km
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Montée de Villard-Notre-Dame
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L'Alpe-d'Huez
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Non poteva mancare nella 100a edizione del Tour de France l'appuntamento con la salita simbolo della corsa, malgrado i passaggi assai meno numerosi rispetto a tante altre montagne. La scalata arriverà al termine di una frazione breve, ma che prevede come antipasto dell'Alpe, secondo una ricetta sperimentata all'ultimo Giro del Delfinato, un'ascesa inedita per la Grande Boucle, che strizza l'occhio agli attaccanti ben più dei tradizionali Glandon, Croix-de-Fer, Lautaret e finanche Galibier.
Il profilo della tappa, piuttosto anomalo, descriverà una sorta di conca per i primi 90 km dopo la partenza di La Mure: dopo 5 km circa, la strada inizierà a scendere da quasi 1000 metri di quota fino a poco più di 300, dove si manterrà fin dopo il traguardo volante di Vizille, collocato dopo 61 km. In questo lungo tratto, ad interrompere apprezzabilmente la pianura penserà soltanto la semplice Côte de Champagnier, 2300 metri di ascesa al 4,6% di pendenza media, con vetta al km 52. Poco dopo Vizille, la strada prenderà a salire, dapprima leggermente, quindi in maniera via via più marcata, prima di un'improvvisa spianata una ventina di chilometri più avanti, poco dopo l'abitato di Livet. Una dozzina di chilometri pianeggianti porteranno quindi la carovana a Le Bourg-d'Oisans, dove, con ancora poco meno di 45 km da percorrere, andrà in archivio la prima fase di tappa, lasciando spazio ad un finale aperto ai fuochi d'artificio.
Anziché svoltare subito a sinistra per approcciare i leggendari tornanti dell'Alpe-d'Huez, infatti, i corridori saranno prima chiamati a descrivere un anello di una trentina di chilometri, consistente di fatto nella salita verso e discesa da Villard-Notre-Dame. Il versante più ripido della scalata verrà affrontato salendo: 11,4 km all'8,4% di media, lungo una strada sinuosa e stretta che si farà più accogliente dopo la vetta (km 104) e un successivo tratto in quota di un chilometro e mezzo. La discesa non sarà particolarmente tecnica, ad eccezione di un paio di chilometri poco dopo metà, prima di un falsopiano che spezzerà brevemente il ritmo.
Giunti una seconda volta a Le Bourg-d'Oisans, l'appuntamento clou di giornata non potrà più essere rinviato: il traguardo sarà infatti posto in cima ai 13,8 km di salita più famosi di Francia, ad una media del 7,9% storicamente più che sufficiente a creare differenze anche significative tra i grandi del Tour. Chi vestirà in giallo al traguardo avrà mezzo Tour in tasca. Soltanto mezzo, perché il meglio - o il peggio, a seconda dei punti di vista - arriverà soltanto ventiquattro ore più tardi.
GPM: Côte de Champagnier (4a categoria, 368 m, 2,3 km al 4,6%, km 52); Montée de Villard-Notre-Dame (1a categoria, 1686 m, 11,3 km all'8,2%, km 104); L'Alpe-d'Huez (Hors Catégorie, 1815 m, 13,8 km all'8,1%, arrivo)
TRAGUARDO VOLANTE: Vizille (km 61)


20a TAPPA: GRENOBLE > VALLOIRE - COL DU GALIBIER 254 km
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Col de la Madeleine
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Col de la Croix-de-Fer
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Col du Télégraphe
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Col du Galibier
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Collocata al penultimo giorno di gara, ecco la tappa regina del Tour de France 2013. La più lunga, quella dal maggior dislivello, e soprattutto quella che non ammetterà repliche: chi vestirà la maglia gialla in vetta al Galibier, arrivo in quota più alto della storia del Tour con i suoi 2645 metri, dovrà soltanto preoccuparsi di evitare incidenti l'indomani, quando la Grande Boucle si concluderà con la tradizionale passerella parigina.
La partenza avverrà in quel di Grenoble, ma occorrerà attendere un centinaio di chilometri per entrare nel vivo della corsa. Fino ad allora, infatti, la sola asperità in programma sarà la Côte de Saint-Pierre-d'Allevard, ascesa non brevissima (7,6 km) ma estremamente pedalabile (3,5% la pendenza media, malgrado qualche rampa più arcigna nella prima parte), posta dopo 40 km. La lunga fase interlocutoria iniziale, buona per scaldare i motori e aprire le porte ad una fuga della prima ora, terminerà nei pressi di La Lechère, dove i corridori approcceranno il primo totem di giornata: il Col de la Madeleine. Benché affrontata dal versante meno nobile rispetto a quello tradizionale di La Chambre, la salita resta di quelle che fanno paura: 25 km e 300 metri al 6,2% di pendenza media, di fatto suddivisa in un troncone iniziale di 7,9 km al 7%, uno centrale di 7,5 km al 7,6% e uno conclusivo di 5,9 km al 6,8%, inframmezzati da tratti più pedalabili.
In cima mancheranno ancora 122 km e mezzo al traguardo, i primi venti circa dei quali in picchiata. Nemmeno il tempo di adattarsi alla pianura, che subito sarà ora di riprendere a salire, per 22 km e 400 metri al 6,9% di media che porteranno ai 2067 metri del Col de la Croix-de-Fer, con gli ultimi dieci all'8%. Lo scollinamento avverrà al km 177, e, se la corsa non sarà esplosa sulla Madeleine, già qui è ipotizzabile qualche azione da parte di chi vorrà ribaltare la classifica generale a ventiquattro ore dalla conclusione.
La discesa, molto irregolare, durerà una trentina di chilometri, al termine dei quali sarà raggiunto il traguardo volante di Saint-Jean-de-Maurienne, al km 207,5. Sarà lì che inizierà l'unico vero tratto pianeggiante degli ultimi 150 km di corsa, una decina di chilometri semplici ma sempre tendenti a salire che potrebbero pesare non poco sulle sorti di eventuali azioni da lontano nate in precedenza. Concluso questa sezione, sarà definitivamente esaurito lo spazio per le mosse a sorpresa, perché da Saint-Michel-de-Maurienne in avanti sarà quasi solo salita. Dapprima si raggiungeranno, al km 230,5, i 1566 metri del Col du Télégraphe, dopo 11,8 km di salita ad una media del 7,3%, lievemente più impegnativi nella prima parte ma generalmente regolari. Dopo una breve discesa su Valloire, sarà quindi il momento di affrontare l'ultimo gigante del Tour, tetto della centesima edizione nonché suo implacabile arbitro: il Col du Galibier, in vetta al quale gli atleti potranno finalmente dire conclusa una fatica di oltre sette ore. La salita è arcinota: 18 km e 100 metri al 6,9% di pendenza media, pedalabili nella prima parte, letali nella seconda, dove dinanzi agli occhi dei corridori si aprirà uno scenario che renderà ancor più indimenticabile il testa a testa finale per la maglia gialla. L'ultimo momento di respiro arriverà ai -8 dall'arrivo; da lì in avanti la media sarà dell'8,6%, senza attimi di tregua, e con le rampe più aspre tenute proprio per l'ultimo chilometro, al 10%. Una salita che farebbe male in qualunque contesto, ma che in fondo ad una frazione come questa potrebbe anche sconvolgere i verdetti non soltanto dei quasi 240 km precedenti, ma dei 3350 messi alle spalle dal via di Mont Saint-Michel.
GPM: Côte de Saint-Pierre-d'Allevard (3a categoria, 511 m, 7,6 km al 3,5%, km 40); Col de la Madeleine (Hors Catégorie, 2000 m, 25,3 km al 6,2%, km 131,5); Col de la Croix-de-Fer (Hors Catégorie, 2067 m, 23,4 km al 6,8%, km 177); Col du Télégraphe (1a categoria, 1566 m, 11,8 km al 7,3%, km 230,5); Col du Galibier (Hors Catégorie, 2645 m, 18,1 km al 6,9%, arrivo)
TRAGUARDO VOLANTE: Saint-Jean-de-Maurienne (km 207,5)


21a TAPPA: MONTGERON > PARIS - CHAMPS-ELYSEES 120,5 km
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Ultimi Km
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Si concluderà con una passerella per velocisti la 100a edizione del Tour de France, soluzione quasi obbligata anche alla luce della mostruosa quattro-giorni appena messa alle spalle.
L'ultimo via della Grande Boucle 2013 sarà dato da Montgeron, periferia Sud di Parigi, in memoria della partenza della prima tappa del Tour de France 1903. Quel giorno si arrivò a Lione dopo 467 km; questa volta saranno appena 120,5, da percorrere descrivendo dapprima un lungo giro intorno alla capitale che toccherà, fra le altre, le località di Athis-Mons, Palaiseau, Orsay, Gif-sur-Yvette, Saint-Rémy-lès-Chevreuse, Chaville, Meudon e Issy-les-Moulineaux. Dopo una decina di chilometri in riva alla Senna, i corridori entreranno finalmente sul circuito conclusivo dopo 78 km di gara, a poco più di quaranta dalla conclusione. Dopo il primo transito sul traguardo, gli atleti vi passeranno altre sei volte, percorrendo un circuito diviso fra gli Champs-Elysées e i margini del Jardin des Tuileries; al secondo passaggio (km 86) verranno assegnati i punti dell'ultimo traguardo volante del Tour 2013, mentre all'ultimo, una quarantina di minuti più tardi, una volata scriverà verosimilmente la parola fine alla Grande Boucle, incoronando il vincitore di un'edizione storica.
GPM: /
TRAGUARDO VOLANTE: Champs-Elysées - 2ème passage (km 86)


Riepilogo
Totale km: 3484,5
Tappe di alta montagna: 7 (6 in linea, 1 cronometro)
Arrivi in salita: 5 (4 in linea, 1 cronometro)
Tappe di collina/media montagna: 4
Tappe pianeggianti: 10 (8 in linea, 1 cronometro, 1 cronosquadre)
Cronometro individuali: 2
Km cronometro individuali: 102
Cronometro a squadre: 1
Km cronometro a squadre: 28
Totale GPM Hors Catégorie: 9
Totale GPM 1a categoria: 11
Totale GPM 2a categoria: 14
Totale GPM 3a categoria: 17
Totale GPM 4a categoria: 25
Totale GPM: 76

Credits
Ideazione percorso: Mathieu La Sègue & Alexis Hemme Méas
Editoriale introduttivo: Mathieu La Sègue
Video introduttivo: Alexis Hemme Méas
Planimetrie, altimetrie e grafica salite: Alexis Hemme Méas
Descrizioni: Mathieu La Sègue
PDF di presentazione: Alexis Hemme Méas
Supporto Morale: André Du Pin

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Re: Presentazione Percorso

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Du Pin: Rieccoci qua..... allora
*** SPINGARDINO ***
Du Pin: Capo, lo so, il Jandri
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Zomegnan: Esattamente Pigna. Ti faccio infiltrare in ASO e tu non riesci a fare niente di buono.
Du Pin: Ma capo... cerchi di capire... Lasegue
Zomegnan: Lasegue, lasegue... sempre Lasegue... devi sempre cercare scuse, Pigna?
Là Segue: Direttore, anzi ex-direttore, che cazzo ci fa ancora tra i coglioni?
Zomegnan: Cos'ha da dire a sua discolpa?
Là Segue: Ma discolpa di che?
Zomegnan: Di non aver messo il Col du Jandri
Là Segue: Senta, vada a badare a Cunego, per favore.
Hemme Méas: Calmi, calmi... direttore, non le piace?
Zomegnan: Non mi spiego 10 tappe senza arrivo in salita
Hemme Méas: Vedrò di rimediare. Glielo prometto.
Là Segue: Ecco però, dato che ora dobbiamo commentare, si levi gentilmente dai coglion....
*** SPINGARDINO ***
Du Pin: Intendeva dire "Si accomodi in platea"
Là Segue: Giusto. Allora da dove partiamo?
Hemme Méas: Non saprei. Dalla prima tappa?
Là Segue: Era per dire.
Hemme Méas: Ah, si? ***ammicca***
Là Segue: Dunque, la cronometro a squadre, una cronometro che formerà i primi ma non importanti distacchi in classifica generale: abbiamo deciso, infatti, di mantenerne limitato il cronometraggio come lo scorso anno. La prima frazione non sarà per velocisti ma presenterà già un paio di ascese importanti che potranno far perdere qualche secondo a chi non fosse arrivato all'appuntamento con la Grand Boucle in maniera ottimale, quindi una tappa con l'incognita sterrato che potrebbe già, al terzo giorno di gara, costare il Tour de France a qualche big.
Hemme Méas: Poi, a questo punto, una prima vera tappa per velocisti. Vera per modo di dire dato che, come nelle precedenti tre, sarà il vento a farla da padrona così come il giorno dopo quando ci saranno da affrontare due simboli del Tour: il Pont du Saint-Nazare e, soprattutto, il Passage du Gois che sarà proposto nuovamente dopo il Tour de France 2001. Proprio la tappa del Passage sarà l'ultima occasione per i velocisti prima di una lunga serie di tappe non adatte a loro.
Là Segue: Sì, perché sarà tempo della cronometro, visibilmente anticipata rispetto alla fine del tour, dove i cronomen potranno guadagnare fino a 2-3 minuti sugli scalatori più puri. Scalatori che dovranno attendere solamente 24 ore, vale a dire la tappa di Limoges, tappa che tornerà a favorire i corridori dotati di spunto veloce e capaci di resistere all'ascesa finale prima di cinque tappe in sei giorni a loro dedicate.
Hemme Méas: Poi, a questo punto, una prima vera tappa per velocisti. Vera per modo di dire dato che, come nelle precedenti tre, sarà il vento a farla da padrona così come il giorno dopo quando ci saranno da affrontare due simboli del Tour: il Pont du Saint-Nazare e, soprattutto, il Passage du Gois che sarà proposto nuovamente dopo il Tour de France 1999. Proprio la tappa del Passage sarà l'ultima occasione per i velocisti prima di una lunga serie di tappe non adatte a loro.
Là Segue: Tre di queste nel massiccio centrale: la prima sarà anche la prima tappa di alta montagna e sarà proprio il Puy de Dome anticipato dal Col du Chevalard, quindi le due tappe forse più impegnative con un lungo chilometraggio che vedrà i corridori affrontare prima altre due salite: la prima simbolo come il Peyrol e l'inedito Col du Perthus, mai affrontato dalla carovana gialla. Successivamente, un'altra tappa che porterà alla luce nuove ma non meno impegnative salite nell'avvicinamento a Florac prima del primo giorno di riposo.
Hemme Méas: Dopo il giorno di riposo saranno Pirenei, anche qua abbiamo voluto scegliere salite classiche come Aubisque, Tourmalet e Plateau De Beille, tutte presenti con un ruolo centrale con le due salite più importanti che sanciranno, a questo punto, i distacchi in classifica generale. Si affronteranno quindi poi quattro tappe interlocutorie con prima la tappa di Frontignan che tornerà a sorridere ai velocisti prima di un'altra tappa che potrà tornare a fare distacchi importanti nella generale: quella della scalata al Mont Faron. Il giorno dopo sarà quindi il 14 Luglio, un 14 Luglio che tornerà a sorridere ai velocisti nel trasferimento della carovana ad Orange, quindi un'altra tappa simbolo che vedrà la scalata simbolo al Col de la Republique seguito dal nuovo - ovvero la Monteé des Chazournes.
Là Segue: Chiusura quindi col quartetto alpino che comprenderà tutte le cime storiche: Izoard subito, poi la cronoscalata, quindi l'Alpe d'Huez per concludersi con Madeleine, Croix-de-Fer e Galibier che rappresenterà anche il punto d'arrivo più alto mai toccato nella storia del Tour.
Hemme Méas: Bene, diamo quindi la parola ai protagonisti... partiamo dall'ultima maglia gialla: Chris Froome che inviterei a salire sul palco.
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Froome: Sì, è un percorso che mi piace, un percorso adatto a noi della Sky. Penso che potremo dominarlo dal primo all'ultimo giorno... mi piacerebbe non mollare mai la gialla per tutto il Tour e dimostrare anche come lo scorso anno avrei vinto comunque anche con Contador e Schleck
Hemme Méas: Pregherei la regia guidata da Nazarh-enò Bal-han-hi di inquadrare il pubblico
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Là Segue: Cosa ci sarebbe che non va?
Hemme Méas: Ho sentito Contador affermare che avrebbe vinto con una mano sola.
Là Segue: E Schleck?
Hemme Méas: Ha detto "Anche io, se non avessi avuto Parker".
Froome: State mettendo in dubbio le mie capacità di scalatore?
Hemme Méas: I test antidoping alle due del mattino non erano una risposta abbastanza chiara?
Là Segue: Collega, per favore...
Hemme Méas: Ecco, dopo lo zozzone...
Là Segue: Lo zozzone ha vinto il tour.
Hemme Méas: Si, e appunto, gli abbiamo concesso questi 30 secondi... ora per i prossimi 30 minuti... Alberto?
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Là Segue: Non trovo corretto che Contador si presenti in giallo.
Hemme Méas: Nemmeno io trovo corretto che altri 197 corridori si presentino per togliergli un titolo che merita ampiamente. E ora, per favore fallo parlare.
Là Segue: Devi andare a mettere del ghiaccio lì sotto prima che sia troppo tardi?
Contador: Ecco... si... io penso... che a preoccuparsi del percorso debbano essere gli altri...
Hemme Méas: Giusto. Bene. Bravo.
Contador: Ya, sopratuto... io penso que Lasegue sia un grande Homosexuel....
Là Segue: Con questa Antoine Le Pavòn si è giocato l'invito al Tour
Hemme Méas: Non penso che Ronaldo c'entri qualcosa.
Là Segue: Era lì girato che urlava "diglielo... diglielo..."
Hemme Méas: Non ha tutti i torti, ti hanno visto fare effusioni con il poster di Milito.
Là Segue: Quello che ha chiesto a Contador se lo poteva prendere in bocca prima della diretta non ero io.
Hemme Méas: Ehm... per favore, andiamo avanti... Alberto... fagli il cul... ehm dicevamo... avete preso Kreuziger e ora pare anche Rogers
Camenzind: BASTARDI!!!
Hemme Méas: Camenzind, le ho detto che parlerà dopo
Andrè du Pin: Veramente non è in scaletta
Hemme Méas: Meglio. Allora siamo a Vincenzo Nibali. Vincenzo, detto che la testa di polpo che volevi mandarci in camerino se non mettevamo almeno 15 arrivi in discesa è stata intercettata, hai qualcosa da dire?
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Nibali: Ma veramente?
Hemme Méas: Sì. Andrè... cosa stai facendo?
Andrè du Pin: Niente.
Hemme Méas: Le effusioni con Nibali dopo... Vincenzo... ti piace questo Tour?
Nibali: Proprio per niende. Avrete mie notizie.
Hemme Méas: Da chi?
Nibali: Amici. Amici di amici.
Là Segue: Per favore Nibali, lei è un grandissimo corridore, non cada in queste bassezze...
(Luigi Sacco scoppia a ridere)
Hemme Méas: Perché abbiamo invitato la Farnese?
Là Segue: Non saprei. Ma Spaziociclismo ne ha approfittato facendosi dare i loro 50 accrediti.
Hemme Méas: Quelli erano per Pozzato....
Là Segue: ... e per quale motivo?
Hemme Méas: Sarebbe venuto con 49 fighe
Là Segue: Abbiamo altri ospiti?
Hemme Méas: Ci sarebbe Andy Schleck che pare sia arrivato a piedi dal lussemburgo
Andrè du Pin: Cos'è successo?
Hemme Méas: Pare che abbia avuto il senso dell'orientamento di una bussola che punta verso Sud
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Là Segue: Giusto... Andy... cosa ne pensi del percorso?
Schleck: ..... ..... VOGLIO LA MAMMA .... .... :cry2: :cry2:
Hemme Méas: Penso intenda dire che il percorso è duro.
Là Segue: Abbiamo finito o c'è anche qualche altro idiot... ehm corridore?
Hemme Méas: Ci sarebbe Damiano Cunego ma ha preferito disertare quando ha scoperto che la presentazione era al primo piano.
Là Segue: Per quale motivo?
Hemme Méas: L'ultima volta è andato in crisi al terzo gradino.
Là Segue: Benissimo, allora chiamerei sul palco anche Du Pin... Andrè?
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Andrè du Pin: Sono già qua, guardate più sotto...
Hemme Méas: Che è successo?
Andrè du Pin: Lui non ha ancora apprezzato il mancato inserimento del Jandri
Hemme Méas: Per la presentazione del centesimo Tour de France direi che è tutto... vi lasciamo, ancora una volta, con le immagini di quanto successo lo scorso anno, ricordando quello che è stato il Tour de France 2012 vinto da Chris Froome

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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da Gigilasegaperenne »

Presentazione - Il processo

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Marino: Ecco, Auro, vai fino a là in fondo, la vedi quella porta? Entri lì, poi fai tutto il corridoio, alla fine giri a sinistra, e te ne vai direttamente affanculo.

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Bulbarelli: Devo prenderlo come un no?
Marino: Un po' come un pompino alla domanda "Usciresti con me?" varrebbe come un sì.
Bulbarelli: Ma si può sapere perché? Te l'ho chiesto per favore...
Marino: Puoi anche chiedermelo pregandomi in ginocchio sui ceci, ma io non dirò che la partenza del Tour da Mont Saint-Michel è un successo del governo Berlusconi.
Bulbarelli: Ma perché?
Marino: Prima di tutto perché il governo Berlusconi avrebbe spinto al massimo per una partenza dalla Brianza, o più probabilmente da una meta di turismo sessuale indonesiana. In secondo luogo, perché metterti i bastoni fra le ruote è la seconda cosa che mi dà più piacere al mondo.
Bulbarelli: Dopo il sesso?
Marino: No, dopo i tribunali che tolgono i Tour de France ai corridori texani.
Bulbarelli: Ecco, Marino, a questo proposito: ti vorrei chiedere per favore di non fare eccessivi riferimenti a questo argomento durante il Processo.
Marino: Dove per "non fare eccessivi riferimenti" si intende che l'argomento è più vietato che ciulare nella Cappella Sistina?
Bulbarelli: Precisamente.
Balani: Ehm...
Marino: Tanto lo sai benissimo che non ce la farò a stare zitto, Nazareno, è inutile che prendi le difese di Auro.
Balani: No, non volevo dire quello...
Bulbarelli: Per caso quello che volevi dire ha a che vedere con quella luce verde accesa sulla telecamera?
Balani: Esatto.
Marino: Nazareno, continua a guardare quella telecamera. Guardala bene, così potrai iniziare ad immaginare che effetto farà quando alla fine della diretta te la infilerò...
Bulbarelli: Un saluto dunque, gentili amici...................
*Bartoletti dà un colpo sulla spalla a Bulbarelli che iniziava a reclinare la testa*
Bulbarelli: ... telespettatori. E' da poco terminata la presentazione del Tour de France 2013, che scatterà sabato 29 giugno da Mont Saint-Michel per concludersi, tre settimane più tardi, dopo quasi 3500 chilometri, sui Campi Elisi di Parigi. Accanto a me un giornalista che da sempre fa del garbo e dell'eleganza la sua cifra: Marino Bartoletti.
*Bartoletti, colto di sorpresa, toglie improvvisamente un dito dal naso*
Marino: Ah, ehm... sì, buonasera a tutti.
Bulbarelli: Marino, possiamo parlare di Tour de France ancora più duro del 2012?
Marino: ...
Bulbarelli: Marino!
Marino: Eh? Ah sì, scusa, stavo controllando una cosa su twitter.
Bulbarelli: Da quando sei su twitter, Marino?
Marino: Da quando mi spaccio per il Papa.
Bulbarelli: Co... cosa, scusa?
Marino: Beh, Auro, non dirmi che ti sei bevuto la storia che Ratzinger ora era su twitter, e per di più con un nome come Pontifex...
Bulbarelli: E che avrebbe di male quel nome?
Marino: Nulla, a parte il fatto che sembra una marca di profilattici.
Bulbarelli: Marino! Pontifex è un termine latino.
Marino: Auro, ti devo ricordare che quello laureato in giurisprudenza qui sono io?
Bulbarelli: Adesso non ti bullare. Dunque, Marino, ti piace il Tour?
Marino: Sì, mi piace. E' un Tour che andrà vinto con gambe, testa, coraggio, e anche un po' di palle.
Bulbarelli: Beh, Marino, quelle sono qualità che sono sempre necessarie.
Marino: A quanto ne so io, per vincere certi di Tour di palla ne bastava una.
Bulbarelli: Marino!
Marino: Hai ragione, scusa, errore mio. Ero convinto che Armstrong avesse vinto dei Tour.
Bulbarelli: Marino! Basta così, ho capito che un commento serio da te non lo avrò mai. Proviamo con Davide Cassani.
Marino: Lì per il commento serio non ci sono problemi, il dramma è capirlo.
Bulbarelli: Davide, subito!

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Cassani: G-gazie Augo. Sagà un Tug dughissimo, e non mi ghifeghisco solamente alle salite, che pughe saganno molte. Tante insidie, dal vento allo steggato, passando peg i numegosi finali insidiosi.
Bulbarelli: Un voto da uno a dieci?
Cassani: Dighei un nov...
*SPINGARDINO*
Cassani: Sett...
*SPINGARDINO*
Cassani: Cin...
*SPINGARDINO*
Cassani: Due.
Marino: E' inutile che Zomegnan faccia il figo intimidendo Cassani con lo spingardino, perché fa tanto il bullo ma poi accetta di andare a fare il badante di Cunego alla Lampre.
Bulbarelli: Marino, ti prego di non provocarlo, abbiamo già avuto Zomegnan in mezzo ai coglion...
*COLPO DI LUPARA*
Bulbarelli: ... gradito ospite in studio diverse volte oggi. Piuttosto, io andrei da Alessandra De Stefano, che ha raccolto altre interviste.

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Bruseghin: Te lo sai che io c'ho li asini, no? Eco, ce l'ho confrontato con il loro, e li bato tuti dieci a zero.
Bulbarelli: Marino! No, cosa fai con quel cappio? No, dai, non è così grave...
De Stefano: Dunque, Marzio, oltre ad averci fatto di sapere di avercelo come un equino, informazione che tornerà sicuramente utile stasera, puoi dirci cosa pensi del Tour de France 2013?
Bruseghin: Penso ghe non lo corerò minga.
De Stefano: Ecco, questo ci porta automaticamente alla seconda domanda in scaletta: Marzio, che cazzo ci facevi alla presentazione?
Bruseghin: Damiano tiene ancora il dito in bocca se non ci sono io nelle vicinanse, e non volevo che faceva bruta figura.
De Stefano: Un superdotato dal cuore d'oro, dunque: donne, non fatevelo scappare. Ci vediamo alle otto, allora. Eccoci invece qui con Michele Scarponi. Allora, Michele, un parere sul tracciato?
Scarponi: Molto duro, tante montagne, anche se le crono sono un po' troppe per i miei gusti.
De Stefano: Ecco, Michele, dove pensi di vedere il prossimo Tour: dal divano di casa, o per allora non sarai ancora uscito?
Scarponi: Uscito da dove?
De Stefano: Dalla galera, visto che ormai sappiamo tutti che ti bomb... no, dai, ma si fa per dire... oh, fanculo, vado a cercare Petacchi che il tempo per una sveltina prima di andare da Marzio forse ce l'ho. Per il resto delle interviste cedo la parola a Silvio Martinello.

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Martinello: Cosa faccio, allora: le chiedo di uscire, o glielo appoggio a tradimento quando è girata?
Balani: Silvio, sei in diretta.
Martinello: Ah sì, certo... aspetta che... ecco, ecco, abbiamo con noi Bradley Wiggins. Bradley, lo scorso anno sei arrivato quarto quando molti ti davano per favorito. Ora, sei d'accordo che finire sul podio sarebbe stato meglio?
Wiggins: Well, sure...
Martinello: Però, possiamo dire che tutto sommato per te è meglio che abbia vinto un tuo compagno di squadra?
Wiggins: Y... yes...
Martinello: Ecco, Bradley, credi anche tu che al prossimo Tour dovrai prima di tutto cercare di guadagnare a cronometro, per poi difenderti in salita?
Wiggins: No doubt.
Martinello: Ecco, grazie a Bradley Wiggins. Avrei altri tre o quattro corridori da intervistare, ma la domanda più interessante in questo momento mi sembra quella sul programma serale di quella cameriera. Perciò linea allo studio.
Bulbarelli: Beh, però... bravo Silvio.
Marino: Come disse Noemi Letizia quando vide che tutto sommato quella pompetta non funzionava tanto male.
Bulbarelli: Marino! Si era detto niente politica in trasmissione.
Marino: Si era anche detto niente bonzoni a condurre, ma non mi pare che la linea sia stata rispettata.
Bulbarelli: Il mio peso è un problema esclusivamente mio.
Marino: Vallo a spiegare al tizio dell'auto che è morto facendo un frontale con te.
Bulbarelli: E' stata una disgrazia.
Marino: Sì, ma tu eri a piedi.
Bulbarelli: Beppe Conti, ti chiederei una parentesi storica.
Marino: Magari prima lasciagli stringere la cintura.

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Conti: Ecco fatto.
Bulbarelli: Beppe, si può sapere cosa stavi armeggiando con quei pantaloni?
Marino: Credo che stesse leggendo il Garibaldi e gli siano saltate all'occhio le undici località di arrivo e partenza inedite.
Conti: Smentisco.
Marino: Allora perché hai un appunto con scritto "Saint-Brieuc, Lesneven, Les Herbiers, Bressuire..."
Conti: Va bene, va bene, ho capito. Comunque, avevo pensato di incentrare la parentesi sull'ultima visita del Tour a Mont Saint-Michel.
Marino: Che stranamente era anche l'oggetto della parentesi che facesti alla presentazione del Grand Départ.
Bulbarelli: Questa volta devo concordare con Marino. Trova qualcos'altro.
Conti: Ehm... sì...
Marino: I Tour di Armstrong, ad esempio.
Bulbarelli: Marino! Beppe, che ne so, c'è il Galibier, c'è il Tourmalet...
Conti: Posso chiedere l'aiuto del pubblico?
Bulbarelli: D'accordo, ho capito. Plastina, nel frattempo ti è arrivato qualche messaggio?

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Plastina: Sì, uno da mia moglie. Devo leggerlo?
Bulbarelli: Se è pertinente...
Plastina: Non saprei, io nel dubbio lo leggo: "Ciao Patatino, tornando a casa ce la fai a comprarmi qualche zucchina?".
Bulbarelli: ...
Plastina: Non era pertinente, vero?
Marino: No, ma se non lo avessi letto non avremmo mai scoperto che tua moglie ti chiama Patatino.
Bulbarelli: Ne hai altri?
Plastina: Sì, ce n'è un altro, ma è di un numero che non conosco...
Bulbarelli: In che senso?
Plastina: 339-5461789.
Bulbarelli: Pietro, mi stai leggendo i messaggi sul tuo telefonino?
Plastina: Me lo hai chiesto tu, Auro.
Bulbarelli: Sono tentato di chiudere qui la trasmissione, ma darò la parola a Francesco Pancani.

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Pancani: Sì, grazie Auro.
Marino: Complimenti per il foulard.
Pancani: Grazie Marin... mi stavi prendendo per il culo?
Marino: Certo che no, ti dà un tocco di virilità ai livelli di Audrey Hepburn.
Bulbarelli: Francesco, vai pure avanti.
Pancani: Sì, penso che sia il più bel percorso che io abbia avuto la fortuna di vedere nella mia breve carriera di commentatore ciclistico. Penso che già da ora si abbia la certezza che sarà un Tour de France entusiasmante, probabilmente superiore ai novantanove che lo hanno preceduto.
Marino: Auro, te l'avevo detto che era pericoloso far viaggiare Pancani di fianco a Morgan.
Bulbarelli: Ma dai, Marino, questo è l'entusiasmo giusto. Andrea De Luca, condividi?

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De Luca: Tirando righe a caso su una cartina della Francia non sarei riuscito a tirar fuori una cagata peggio di questa.
Bulbarelli: Ti preferivo quando parlavi di figa con Savoldelli.
De Luca: E io preferivo quando commentavi il biliardo.
Bulbarelli: Ehm... sì... dimmi, dov'è finito Paolo?
De Luca: Non gli piace vedere facce da culo dopo mangiato.
Bulbarelli: Ma... Andrea, si può sapere che hai?
De Luca: Ho che ne ho... scusa, che c'è scritt... ah, ne ho pieni i coglioni di prendere ordini da un suino.
Bulbarelli: Balani, puoi per favore ruotare l'inquadratura? Ho l'impressione che De Luca stia leggendo quello che gli ha scritto qualcuno...

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Bulbarelli: Direttore! Ancora qui?
Zomegnan: Sentivo un po' troppo entusiasmo per questo aborto di tracciato.
Bulbarelli: Sappiamo che lei non approva il disegno, non c'è bisogno di ribadirlo nuovamente.
Zomegnan: Ma mi è arrivata una soffiata sulla presenza in studio di Acquarone.
Bulbarelli: Smentisco categoricamente.

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Acquarone: Scusate il ritardo.
Marino: Non c'era bisogno di mettersi così in ghingheri.
Acquarone: Ma se ho addoss... stava per caso scherzando?
Marino: Qui avete tutti i tempi di reazione di Castellazzi.
Acquarone: Chi è Castell... ah, quello dell'Inter?
Marino: Per l'appunto.
Bulbarelli: Direttor...
*ESPLOSIONE*
Bulbarelli: Signor Acquarone, come mai qui?
Acquarone: Ma se mi avete invitato voi.
Bulbarelli: Era un modo di dire.
Acquarone: Ah, sì, giusto. Volevo semplicemente promuovere l'iniziativa "Giro cluedo".
Bulbarelli: Sarebbe a dire?
Acquarone: Ogni giorno, un corridore verrà ingaggiato dall'organizzazione per assassinare un altro concorrente. Gli altri corridori dovranno allora indagare sull'accaduto, e chi riuscirà a trovare il colpevole guadagnerà un minuto di abbuono in classifica generale.
Zomegnan: Questa è la prima iniziativa degna da parte della nuova organizzazione.
Bulbarelli: Ma... quindi verranno commessi ventuno omicidi?
Acquarone: Ma ovviamente non sono veri omicidi, il corridore verrà solamente escluso dalla corsa per un giorno, al termine del quale sarà riammesso in gara, venendo accreditato per la tappa saltata di un tempo pari alla media matematica dei tempi fatti segnare dagli altri corridori.
Zomegnan: Ma non c'è il rischio che qualcuno venga ucciso per davvero? Per esempio, supponiamo che io adesso le punti addosso questo fucil...
Bulbarelli: Direttore! La prego! Ecco, io direi di chiudere qui la trasmissione, prima... Silvio? Cosa c'è?

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Martinello: Orca...
Bulbarelli: Cosa succede?
Martinello: Mi sa che ho capito perché i Lakers stanno stentando.
Bulbarelli: Perché manca Steve Nash?
Marino: Quello della teoria dei giochi?
Bulbarelli: Marino, non ti ci mettere anche tu! Silvio, allora?
Martinello: Se Bryant e Gasol pensano ad altro anziché a giocare a basket...
Bulbarelli: Ma si può sapere cosa vuol dire?
Martinello: Guarda qui...

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Bulbarelli: Ma che... basta così! Sigla, subito! Appuntamento alle prime gare stagionali!
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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da EROL95 »

Riservato al porco dio: dalle ore 00.00 di Martedì 25 Dicembre 2012
2014- D.S. TEAM GIANT SHIMANO:
Paris-Nice: Vittoria 1a tappa: Marcel Kittel / 1 giorno in maglia gialla: Marcel Kittel / 1 giorno in maglia verde: Marcel Kittel
2013- D.S. MOVISTAR:
Fleche Wallonne:Vittoria di Alejandro Valverde
Criterium du Dauphiné:Vittoria terza tappa: Nairo Quintana/Vittoria maglia bianca: Nairo Quintana
Tour de France:Vittoria maglia bianca: Nairo Quintana / 5° Posto generale: Nairo Quintana / 8° Posto generale: Alejandro Valverde
2012- D.S. RABOBANK :
Criterium du Dauphiné: Steven Kruijwaijk Maglia Bianca/ Robert Gesink 4° posto generale
Tour de France: 10°Posto generale: Robert Gesink-12°Posto generale: Steven Kruijswijk-Vittoria Maglia Bianca: Steven Kruijswijk
2011- D.S. SAXO BANK:
Tour de France:2°Classifica Generale Alberto Contador
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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da emmea90 »

Eros de Col ha scritto:Riservato al porco dio: dalle ore 00.00 di Martedì 25 Dicembre 2012
O riservo i post o faccio due forum. Quest'anno optiamo per la prima opzione sisi
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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da Cristiano Ronaldo »

''Pavone e CR presenti in sala'' isis
2016 - Team Sky
Liegi-Bastogne-Liegi
3° posto - Sergio Henao
Giro D'Italia
1° Classificato 8a tappa Sorrento > Vietri sul Mare (54.1 km) - Vasil Kiryenka
1 giorno in maglia rosa - Mikel Landa
Criterium du Dauphine
1° Classificato 4a Tappa: Crest > Villard de Lans - Les Glovettes (181 Km) - Mikel Landa
1° Classificato 6a Tappa: Le Bourget-du-Lac > Aix-les-Bains (51,5 Km) - Chris Froome
3° posto - Mikel Landa
Vincitore della maglia verde - Mikel Landa
Vincitore della classifica a squadre
Tour de France
2 giorni in maglia gialla - Vasil Kiryenka
2014 - 2016 ASO
2013 - Team Saxo - Tinkoff
Paris - Nice
Vincitore della maglia gialla - Alberto Contador
Criterium International
Vincitore della maglia gialla - Roman Kreuziger
Vincitore della maglia verde - Roman Kreuziger
1° classificato 2a Tappa Fort de France > Montagne Pelee (170 km) - Roman Kreuziger
Liegi-Bastogne-Liegi
3° posto - Alberto Contador
Criterium du Dauphine
1° Classificato 6a Tappa: Le Bourget du Lac > Bisanne 1500 (191 Km) - Alberto Contador
2°posto - Alberto Contador
Tour de France
1° Classificato 11a Tappa: Pau > Argeles-Gazost (162 km) - Alberto Contador
1° Classificato 12a Tappa: Bagneres-de-Bigorre > Plateau de Beille (224 Km) - Alberto Contador
1° Classificato 19a Tappa: La Mure > L'Alpe d'Huez (136,5 Km) - Alberto Contador
10 giorni in maglia a pois - 4 Nicholas Roche, 6 Alberto Contador
2 giorni in maglia gialla - Alberto Contador
Vincitore della maglia gialla - Alberto Contador
Vincitore della classifica a squadre

2012 - Team Saxo Bank - Tinkoff Bank
Criterium du Dauphine
1° classificato 3a Tappa: Voiron > Yenne (159,0 Km) Daniel Navarro Garçia
Vincitore della maglia a pois - Daniel Navarro Garçia
Tour de France
1° classificato 13a Tappa: Barcelonnette > Apt (175,5 km) Matteo Tosatto
1 giorno in maglia gialla (Nick Nuyens)
3 premio della combattività (Tappa 5 - Jesus Hernandez Blazquez, Tappa 8 Daniel Navarro Garçia, Tappa 16 - Daniel Navarro Garçia)
2011 - Team Sky Pro Cycling
1° classificato 1a Tappa: Ajaccio > Porto Vecchio (172,5 km) - Edvald Boasson Hagen
Vincitore della maglia verde - Edvald Boasson Hagen
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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da Gigilasegaperenne »

Antoine Le Pavòn ha scritto:''Pavone e CR presenti in sala'' isis
L'anno prossimo però Ronaldo è pregato di non invitare più ospiti che occupano 16 posti da soli zizi
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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da emmea90 »

Mathieu La Sègue ha scritto:
Antoine Le Pavòn ha scritto:''Pavone e CR presenti in sala'' isis
L'anno prossimo però Ronaldo è pregato di non invitare più ospiti che occupano 16 posti da soli zizi
Pare, tra l'altro, che si sia seduto vicino a Bulbarelli.
Il che vorrebbe dire un intero settore occupato per due persone sisi
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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da Gigilasegaperenne »

Alexis Hemme Méas ha scritto:
Mathieu La Sègue ha scritto:
Antoine Le Pavòn ha scritto:''Pavone e CR presenti in sala'' isis
L'anno prossimo però Ronaldo è pregato di non invitare più ospiti che occupano 16 posti da soli zizi
Pare, tra l'altro, che si sia seduto vicino a Bulbarelli.
Il che vorrebbe dire un intero settore occupato per due persone sisi
E soprattutto vuol dire che l'edificio finirà per pendere più della Torre di Pisa zizi
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FrancescoPalma
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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da FrancescoPalma »

Presenti anche Palma assieme a Silvio Berlusconi
2012 : Katusha Team (Subentrato a Maggio)
Vittoria Tappa 8 Tour de France - Joaquim Rodriguez
Vittoria Tappa 16 Tour de France - Joaquim Rodriguez
5° Classifica Generale Tour de France - Joaquim Rodriguez
2013 : Euskaltel-Euskadi
Maglia a Pois Criterium du Dauphine - Igor Anton
Vittoria Tappa 9 Tour de France - Mikel Nieve
9° Classifica Generale Tour de France - Samuel Sanchez
2014 : Katusha Team (No, non ridete)
Vincitore Freccia Vallone - Joaquim Rodriguez
Vincitore Tappa 5 Criterium du Dauphine - Alexander Kristoff
Vincitore Tappa 14 Tour de France - Alexander Kristoff
2015 : FDJ
Vincitore Tappa 4 Paris-Nice - Thibaut Pinot
2016 : Ag2r La Mondiale
3° Classifica Generale Tirreno Adriatico - Domenico Pozzovivo
Vincitore Tappa 1 Tour of Yorkshire - Alexis Vuillermoz
Vincitore Tappa 4 Giro d'Italia - Jan Bakelants
Vincitore Tappa 11 Giro d'Italia - Alexis Vuillermoz
Vincitore Tappa 16 Giro d'Italia - Romain Bardet
Vincitore Maglia Azzurra Giro d'Italia - Domenico Pozzovivo
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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da Gigilasegaperenne »

Francesco Palma ha scritto:Presenti anche Palma assieme a Silvio Berlusconi
Ecco cos'erano tutte quelle sirene zizi
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Cancellara91
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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da Cancellara91 »

Voglio le altimetrie zizo
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Vincitore Criterium du Dauphine - Nibali Vincenzo
Vincitore Maglia Verde - Nibali Vincenzo (Criterium du Dauphine)
1° classificato 4a Tappa: Pontarlier > Bellegarde-sur-Valserine 210,5 Km - Nibali Vincenzo (Paris>Nice)
Vincitore Maglia Verde - Nibali Vincenzo (Paris>Nice)
Vincitore Maglia a pois - Agnoli Valerio (Paris>Nice)
2012 - Lampre - ISD
1° classificato La Fleche Wallonne - Michele Scarponi
2011 - Lampre - ISD
1° classificato 7a tappa: Pau > Saint-Jean-Pied-de-Port 196 km - Cunego Damiano (Tour de France)
2010 - Lampre - Farnese Vini
1° classificato 5à tappa: Roubaix > Compiegne 176Km - Alessandro Petacchi (Tour de France)
1° classificato 6à tappa Compiegne > Troyes 181Km - Alessandro Petacchi (Tour de France)
Vincitore Maglia Verde - Alessandro Petacchi (Tour de France)
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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da emmea90 »

Michele Brancaleone ha scritto:Voglio le altimetrie zizo
Dalle ore 15.00 zizi
Altrimenti il video non se lo guarda nessuno
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FrancescoPalma
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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da FrancescoPalma »

Ce l'hanno messo in culo |schum
Ultima modifica di FrancescoPalma il 08/12/2012, 14:21, modificato 1 volta in totale.
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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da emmea90 »

Francesco Palma ha scritto:Ce l'anno messo in culo |schum
E lo stai spingendo dentro da solo, peraltro 59@@
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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da Gigilasegaperenne »

Francesco Palma ha scritto:Ce l'anno messo in culo |schum
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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da FrancescoPalma »

Ho scritto di fretta e ho saltato l'h |oes
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Re: Presentazione Percorso

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2011 Omega Pharma - Lotto
Tour de France
3 vittorie di Tappa (2a tappa: Jurgen Van Den Broeck, 4a Tappa: André Greipel, 15a tappa: Philippe Gilbert)
Due giorni in maglia verde: André Greipel
Quinto Classifica Generale: Jurgen Van Den Broeck

2012 Liquigas-Cannondale
Parigi-Nizza (4a Tappa: Vincenzo Nibali / Maglia Verde: Vincenzo Nibali / Generale: 3°Vincenzo Nibali)
Criterium International (Generale: 4° Sylwester Szmyd)
Parigi - Roubaix (9° Peter Sagan) - Freccia Vallone (3° Vincenzo Nibali) - Liegi Bastogne Liegi (5° Vincenzo Nibali)
Parigi-Tours (1° Peter Sagan) - World Port Classics (Generale: 4° Peter Sagan)
Tour de France
3 Vittorie di Tappa (1a tappa: Peter Sagan, 9a e 11a tappa: Vincenzo Nibali)
Primo Classifica a Punti Maglia Verde: Peter Sagan
Terzo Classifica Generale: Vincenzo Nibali
1 g. in Maglia Gialla, Bianca. - 21 g. in Maglia Verde - 3 g. in Maglia a Pois - 1 G. Casco Giallo.

2013 Team Sky
Parigi-Nizza (3a Tappa: Edvald Boasson Hagen, 5a Tappa Chris Froome, 7a Tappa: Bradley Wiggins / Generale: 2° Chris Froome, 4° Bradley Wiggins / 1° Class. a Squadre)
Criterium International (Generale: 5° Rigoberto Uran)
Parigi - Roubaix (5° Edvald Boasson Hagen) - Liegi Bastogne Liegi (2° Rigoberto Uran)
Parigi - Tours (3° Edvald Boasson Hagen) - World Port Classic (2a Tappa: Bradley Wiggins / Generale: 1°Bradley Wiggins, 2° Edvald Boasson Hagen / 1° Class. a Squadre)
Giro del Delfinato (5a Tappa Bradley Wiggins /Generale: 3° Bradley Wiggins, 4° Generale Chris Froome / 1° Class. a Squadre)
Tour de France
2 Vittorie di Tappa (14a 18a: Chris Froome)
Secondo Classifica Generale: Chris Froome
Decimo Classifica Generale: Bradley Wiggins

2014 Team Sky
Parigi-Nizza (4a Tappa: Geraint Thomas / Generale: 1° Richie Porte, 12° Bradley Wiggins / 1° Class. a Squadre)
Criterium International (Generale: 1° Chris Froome, 12° Dario Cataldo)
Parigi - Roubaix (2° Edvald Boasson Hagen) - Liegi Bastogne Liegi (14° Sergio Henao)
World Port Classic (Generale 10° Edvald Boasson Hagen / 3° Class. a Squadre)
Giro del Delfinato (1a Tappa: Bradley Wiggins, 7a e 8a: Chris Froome / Generale: 1° Chris Froome, 9° Bradley Wiggins 14° Richie Porte / Maglia Verde: Chris Froome / 1° Class. a Squadre)
Parigi-Tours: (5° Bradley Wiggins, 8° Ben Swift)
Tour de France
Vittoria Finale: Chris Froome
1 Vittorie di Tappa (9a: Bradley Wiggins)
Sesto Classifica Generale: Bradley Wiggins

2015 Team Giant-Alpecin
Parigi-Nizza (2a Tappa: John Degenkolb, 8a Tappa: Tom Dumoulin)
Criterium International (Generale: 3° Tom Dumoulin, 1b Tappa: Tom Dumoulin)
Parigi - Roubaix (1° John Degenkolb)
World Port Classic (2a Tappa: Marcel Kittel / Generale: 1°Marcel Kittel, 3° Luka Mezgec / 1° Class. a Punti / 1° Class. a Squadre)
Giro del Delfinato (8a Tappa: Tom Dumoulin)
Tour de France
5 Vittorie di Tappa (1a: Tom Dumoulin; 2a, 3a e 17a: Marcel Kittel; 11a: Warren Barguil)
Primo Classifica a Punti Maglia Verde: Marcel Kittel
Settimo Classifica Generale: Warren Barguil
8 g. in Maglia Gialla; 13 g. in Maglia Verde; 10 g. in Maglia Bianca

2016 Team Katusha
Dubai Tour (Generale: 4° Alexander Kristoff, 2a Tappa: Alexander Kristoff)
Parigi Nizza: (Generale: 7° Ilnur Zakarin, 3a e 8a Tappa: Ilnur Zakarin)
Tirreno-Adriatico: (Generale: 5° Joaquim Rodriguez, 10° Simon Spilak)
Milano-Sanremo: (6° Alexander Kristoff)
Criterium International (1a Tappa Alexander Kristoff)
Parigi - Roubaix (6° Alexander Kristoff)
Freccia Vallone: (3° Joaquim Rodriguez)
Tour de Yorkshire (Generale 2° Joaquim Rodriguez)
Giro del Delfinato (5a Tappa: Sven Erik Bystrom, 7a Tappa: Joaquim Rodriguez / Maglia a Pois: Joaquim Rodriguez)
Tour de France
1 Vittorie di Tappa (3a: Alexander Kristoff)
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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da emmea90 »

Al Luddha ha scritto:Voglio le altimetrie, il video l'ho visto
Eccole |maro
Non dimenticate di scaricare il PDF |berlu
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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da Marquetz »

Fantasia portami via... :neutral:
13 vittorie di tappa
1 maglia gialla
1 maglia verde
1 maglia a pois
1 maglia bianca
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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da emmea90 »

Marquetz ha scritto:Fantasia portami via... :neutral:
Non ti piace?
E' il 100° quindi l'idea è stata quella di fare un Tour incentrato su tutte le cime "classiche"
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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da Gigilasegaperenne »

Marquetz ha scritto:Fantasia portami via... :neutral:
La partenza da MSM è inedita, lo sterrato del Tro Bro anche, il Passage du Gois l'hanno fatto una volta ad eccezione della partenza del 2011 che era neutralizzata, ci sono 11 città di tappa inedite, il Col du Chevalard è inedito, l'arrivo a Prat de Bouc è inedito, la salita finale della tappa di Florac anche, il Mont Faron non era mai stato arrivo di tappa e l'avevano scalato una volta sola (55 anni fa tra l'altro), la Montée de Chazournes è inedita, a Orcières non si arriva da più di vent'anni e ti invito a trovarmi esempi di cronometro con tre colli e arrivo in quota, Villard-Notre-Dame è inedita.

Insomma, commenti a casissimo |giur


Edit: Che poi sia meno "sperimentale" di altre edizioni è vero, ma prendere iniziative rivoluzionare per la 100a edizione del Tour mi sembrava appropriato quanto una scoreggia durante il discorso di fine anno di Napolitano.
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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da emmea90 »

Nel frattempo ho aggiornato con le interviste. Tra poco anche il processo sisi
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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da elfede98 »

clap clap clap Bellissima la cronometro con tre salite, anche se volevo il jandri :sob:
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nasdon33
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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da nasdon33 »

Bel percorso, ma qualcosa da ridire sulle rosse probabilmente troppo "classiche".
2017 - Team SKY - 5 VITTORIE
Paris - Nice: 3° classificato(Sergio Henao), 2 secondi posti di tappa(Van Poppel, Sergio Henao), 2 giorni in maglia a pois(Sebastian Henao)
Tirreno Adriatico: 1° classificato(Froome), 2 vittorie di tappa(cronosquadre, Froome), 1 terzo posto(Viviani), vittoria classifica di squadre, 4 giorni in maglia azzurra(Froome)
Gent-Wevelgem: 2° classificato(Van Poppel)
Paris-Roubaix: 1° classificato(Stannard)
Liegi-Bastogne-Liegi 4° classificato(Rosa)
Tour de Yorkshire 1° classificato(Moscon), 2 secondi posti di tappa(2 Moscon)
Giro d'Italia: 2° classificato(Froome), 3 vittorie di tappa(2 Froome, 1 Viviani), 1 secondo posto di tappa(Viviani), 4 terzi posti di tappa(Viviani, 3 Froome), vittoria classifica di squadra

Stagioni Passate
Spoiler!
2016 - Etixx - Quickstep - 18 VITTORIE
Dubai Tour: 2 vittorie di tappa(1 Kittel, 1 Gaviria), 2 terzi posti di tappa(2 Kittel), 1° e 2° classifica generale(Kittel e Gaviria), 1° classifica a punti(Kittel), 1° classifica giovani(Gaviria) e 1° classifica a squadre
Strade Bianche: 1° classificato(Stybar)
Paris-Nice: 1 vittoria di tappa(Gaviria), 1 secondo posto di tappa(Stybar), 1 giorno in maglia gialla(Jungels)
Tirreno Adriatico: 2 vittorie di tappa(cronosquadre, Kittel), 1 secondo posto di tappa(Tony Martin) 2 giorni in maglia azzurra(1 Alaphilippe e 1 Kittel)
Milano-Sanremo: 1° classificato(Alaphilippe)
Criterium International: 1 vittoria di tappa(Tony Martin)
Paris-Roubaix: 2° classificato(Terpstra) e 5° classificato(Stybar)
Flecha-Wallone 4° classificato(Daniel Martin)
Tour de Yorkshire 2 secondi posti di tappa(2 Vakoc)
Giro d'Italia: 2 vittorie di tappa(2 Daniel Martin), 3 secondi posti di tappa(1 Trentin, 1 Brambilla, 1 Gaviria), 3 giorni in maglia rosa(Daniel Martin), 4 giorni in maglia azzurra(Brambilla), 10° classifica generale(Daniel Martin), Supercombattivo(Brambilla)
Criterium du Dauphiné: 2 secondi posti di tappa(1 De Plus, 1 Jungels), 2 terzi posti di tappa(1 Brambilla, 1 T.Martin)
Tour de France: 4 vittorie di tappa(Alaphilippe, 2 Kittel, Tony Martin), 4 secondi posti di tappa(1 Alaphilippe, 1 Meersman, 1 Kittel, 1 Tony Martin), 19 giorni in maglia bianca(8 Alaphilippe, 11 Jungels), 10° classifica generale(Jungels) e 1° classifica giovani(Jungels)
Milano - Torino: 3° Classificato(Daniel Martin)
Paris - Tours: 3° Classificato(Petr Vakoc)
Abu Dhabi Tour: 3 vittorie di tappa(3 Gaviria), 1° Classifica a Punti(Gaviria)

2015 - Trek Factory Racing
Paris Roubaix: 6° classificato(Devolder)
Liegi-Bastogne-Liegi: 6° classificato(Mollema)
Criterium du Dauphiné: 1 terzo posto di tappa(Mollema), 8° classifica generale(Mollema)
Tour de France: 3 terzi posti di tappa(2 Cancellara, 1 Nizzolo)
Paris Tours: 2° classificato(D. Van Poppel)

2014 - Team BMC Racing Team
Freccia Vallone: 2° classificato(Gilbert)
Tour de France: 1 terzo posto di tappa(Van Garderen), 5° classifica generale(Van Garderen).
Paris Tours: 3° classificato(S.Sanchez)

2013 - Team Lampre Merida - 2 VITTORIE
Paris-Nice: 1 vittoria di tappa(Scarponi), 1°classifica giovani (Ulissi)
Criterium International: 1 secondo posto di tappa(Malori), 1 terzo posto di tappa(Scarponi), 4° classifica generale(Scarponi)
Paris Roubaix: 1° classificato(Pozzato)
Liegi-Bastogne-Liegi: 5° classificato(Scarponi)
Tour de France: 1 secondo posto di tappa(Scarponi)

2012 - Team Cofidis - Le credit en ligne - 1 VITTORIA
Paris-Nice: 1°classifica giovani (Taaramae)
Tour de France: 1 vittoria di tappa(Duque), 1 secondo posto di tappa(Taaramae), 3° classifica giovani (Taaramae)
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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da Gigilasegaperenne »

Karl Tonik ha scritto:Bel percorso, ma qualcosa da ridire sulle rosse probabilmente troppo "classiche".
Sulle rosse sono d'accordo che siano molto classiche, però è fatto apposta. Poi può non piacere, ma non è che sia un fatto di carenza di idee e/o fantasia.
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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da alluddha »

Porca Puttana |schum
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2011 Omega Pharma - Lotto
Tour de France
3 vittorie di Tappa (2a tappa: Jurgen Van Den Broeck, 4a Tappa: André Greipel, 15a tappa: Philippe Gilbert)
Due giorni in maglia verde: André Greipel
Quinto Classifica Generale: Jurgen Van Den Broeck

2012 Liquigas-Cannondale
Parigi-Nizza (4a Tappa: Vincenzo Nibali / Maglia Verde: Vincenzo Nibali / Generale: 3°Vincenzo Nibali)
Criterium International (Generale: 4° Sylwester Szmyd)
Parigi - Roubaix (9° Peter Sagan) - Freccia Vallone (3° Vincenzo Nibali) - Liegi Bastogne Liegi (5° Vincenzo Nibali)
Parigi-Tours (1° Peter Sagan) - World Port Classics (Generale: 4° Peter Sagan)
Tour de France
3 Vittorie di Tappa (1a tappa: Peter Sagan, 9a e 11a tappa: Vincenzo Nibali)
Primo Classifica a Punti Maglia Verde: Peter Sagan
Terzo Classifica Generale: Vincenzo Nibali
1 g. in Maglia Gialla, Bianca. - 21 g. in Maglia Verde - 3 g. in Maglia a Pois - 1 G. Casco Giallo.

2013 Team Sky
Parigi-Nizza (3a Tappa: Edvald Boasson Hagen, 5a Tappa Chris Froome, 7a Tappa: Bradley Wiggins / Generale: 2° Chris Froome, 4° Bradley Wiggins / 1° Class. a Squadre)
Criterium International (Generale: 5° Rigoberto Uran)
Parigi - Roubaix (5° Edvald Boasson Hagen) - Liegi Bastogne Liegi (2° Rigoberto Uran)
Parigi - Tours (3° Edvald Boasson Hagen) - World Port Classic (2a Tappa: Bradley Wiggins / Generale: 1°Bradley Wiggins, 2° Edvald Boasson Hagen / 1° Class. a Squadre)
Giro del Delfinato (5a Tappa Bradley Wiggins /Generale: 3° Bradley Wiggins, 4° Generale Chris Froome / 1° Class. a Squadre)
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2 Vittorie di Tappa (14a 18a: Chris Froome)
Secondo Classifica Generale: Chris Froome
Decimo Classifica Generale: Bradley Wiggins

2014 Team Sky
Parigi-Nizza (4a Tappa: Geraint Thomas / Generale: 1° Richie Porte, 12° Bradley Wiggins / 1° Class. a Squadre)
Criterium International (Generale: 1° Chris Froome, 12° Dario Cataldo)
Parigi - Roubaix (2° Edvald Boasson Hagen) - Liegi Bastogne Liegi (14° Sergio Henao)
World Port Classic (Generale 10° Edvald Boasson Hagen / 3° Class. a Squadre)
Giro del Delfinato (1a Tappa: Bradley Wiggins, 7a e 8a: Chris Froome / Generale: 1° Chris Froome, 9° Bradley Wiggins 14° Richie Porte / Maglia Verde: Chris Froome / 1° Class. a Squadre)
Parigi-Tours: (5° Bradley Wiggins, 8° Ben Swift)
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Vittoria Finale: Chris Froome
1 Vittorie di Tappa (9a: Bradley Wiggins)
Sesto Classifica Generale: Bradley Wiggins

2015 Team Giant-Alpecin
Parigi-Nizza (2a Tappa: John Degenkolb, 8a Tappa: Tom Dumoulin)
Criterium International (Generale: 3° Tom Dumoulin, 1b Tappa: Tom Dumoulin)
Parigi - Roubaix (1° John Degenkolb)
World Port Classic (2a Tappa: Marcel Kittel / Generale: 1°Marcel Kittel, 3° Luka Mezgec / 1° Class. a Punti / 1° Class. a Squadre)
Giro del Delfinato (8a Tappa: Tom Dumoulin)
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Primo Classifica a Punti Maglia Verde: Marcel Kittel
Settimo Classifica Generale: Warren Barguil
8 g. in Maglia Gialla; 13 g. in Maglia Verde; 10 g. in Maglia Bianca

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Parigi Nizza: (Generale: 7° Ilnur Zakarin, 3a e 8a Tappa: Ilnur Zakarin)
Tirreno-Adriatico: (Generale: 5° Joaquim Rodriguez, 10° Simon Spilak)
Milano-Sanremo: (6° Alexander Kristoff)
Criterium International (1a Tappa Alexander Kristoff)
Parigi - Roubaix (6° Alexander Kristoff)
Freccia Vallone: (3° Joaquim Rodriguez)
Tour de Yorkshire (Generale 2° Joaquim Rodriguez)
Giro del Delfinato (5a Tappa: Sven Erik Bystrom, 7a Tappa: Joaquim Rodriguez / Maglia a Pois: Joaquim Rodriguez)
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Re: Presentazione Percorso

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Sega, dovevo portare un'altro amico asturiano, peccato che abbia fatto un incidente nei pressi di Spa isis
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Giro D'Italia
1° Classificato 8a tappa Sorrento > Vietri sul Mare (54.1 km) - Vasil Kiryenka
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Criterium du Dauphine
1° Classificato 4a Tappa: Crest > Villard de Lans - Les Glovettes (181 Km) - Mikel Landa
1° Classificato 6a Tappa: Le Bourget-du-Lac > Aix-les-Bains (51,5 Km) - Chris Froome
3° posto - Mikel Landa
Vincitore della maglia verde - Mikel Landa
Vincitore della classifica a squadre
Tour de France
2 giorni in maglia gialla - Vasil Kiryenka
2014 - 2016 ASO
2013 - Team Saxo - Tinkoff
Paris - Nice
Vincitore della maglia gialla - Alberto Contador
Criterium International
Vincitore della maglia gialla - Roman Kreuziger
Vincitore della maglia verde - Roman Kreuziger
1° classificato 2a Tappa Fort de France > Montagne Pelee (170 km) - Roman Kreuziger
Liegi-Bastogne-Liegi
3° posto - Alberto Contador
Criterium du Dauphine
1° Classificato 6a Tappa: Le Bourget du Lac > Bisanne 1500 (191 Km) - Alberto Contador
2°posto - Alberto Contador
Tour de France
1° Classificato 11a Tappa: Pau > Argeles-Gazost (162 km) - Alberto Contador
1° Classificato 12a Tappa: Bagneres-de-Bigorre > Plateau de Beille (224 Km) - Alberto Contador
1° Classificato 19a Tappa: La Mure > L'Alpe d'Huez (136,5 Km) - Alberto Contador
10 giorni in maglia a pois - 4 Nicholas Roche, 6 Alberto Contador
2 giorni in maglia gialla - Alberto Contador
Vincitore della maglia gialla - Alberto Contador
Vincitore della classifica a squadre

2012 - Team Saxo Bank - Tinkoff Bank
Criterium du Dauphine
1° classificato 3a Tappa: Voiron > Yenne (159,0 Km) Daniel Navarro Garçia
Vincitore della maglia a pois - Daniel Navarro Garçia
Tour de France
1° classificato 13a Tappa: Barcelonnette > Apt (175,5 km) Matteo Tosatto
1 giorno in maglia gialla (Nick Nuyens)
3 premio della combattività (Tappa 5 - Jesus Hernandez Blazquez, Tappa 8 Daniel Navarro Garçia, Tappa 16 - Daniel Navarro Garçia)
2011 - Team Sky Pro Cycling
1° classificato 1a Tappa: Ajaccio > Porto Vecchio (172,5 km) - Edvald Boasson Hagen
Vincitore della maglia verde - Edvald Boasson Hagen
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Sauber96
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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da Sauber96 »

"Si sapeva che sarebbe stato anche quest'anno un percorso duro, ma tutto sommato non ci dispiace, un valido percorso che rievoca la storia delle 100 edizioni della Grand Boucle con anche delle novità e degli interessanti spunti tecnici, credo che assisteremo ad una corsa molto più spettacolare rispetto a quella dello scorso anno che fu decisa prestissimo per l'esagerata difficoltà delle tappe anche nei primi giorni"
Silvére Saubert
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Cannondale Pro Cycling / 2016 - vincitore Liége-Bastogne-Liége (Slagter), vincitore Giro di Lombardia (Uran), una tappa al Criterium du Dauphiné (Van Baarle), 5° generale al Tour de France (Uran), 7° generale al Giro d'Italia (Talansky), 2° scalatore al Tour de France (Rolland), 2° supercombattivo al Tour de France (Rolland)
Ag2r La Mondiale / 2015 - 1 tappa al Tour de France (Bardet), 8° generale al Tour de France (Bardet)
Lotto Belisol / 2014 - una tappa al Criterium du Dauphiné (Greipel)
Garmin-Sharp / 2013 - maglia bianca al Criterium International (Talansky)
Astana ProTeam / 2012 - una tappa al Tour de France (Vinokurov), una tappa al Criterium du Dauphiné (Vinokurov), maglia a pois al Criterium International (Muravyev)


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spartacus
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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da spartacus »

Capuano: "Percorso che non mi piace tantissimo, prevedo pochissimo spazio per le fughe da lontano"
Luca Capuano
2014 ds IAM Cycling
2013 ds Sojasun - 1 Tappa vinta (Simon a Firminy) [best: Simon 52°]
2012 ds Lotto Belisol - 1 Tappa vinta (Greipel a Dusseldorf) [best: Van den Broeck 8°]
2011 ds Movistar Team - 2 giorni in maglia gialla (Kiryienka), Premio della Combattività (Lastras) [best: Kiryienka 23°]
2010 ds Francaise des Jeux - 1 Tappa vinta (Seb. Chavanel a Montpellier), Vincitore Maglia a Pois (Le Mevel) [best: Casar 22°]
2009 ds Rabobank - 2 Tappe vinte (Freire a Mont de Marsan e Tournus), Vincitore Maglia Verde (Freire) [best: Menchov 6°]
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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da emmea90 »

Luca van Der Capuano ha scritto:Capuano: "Percorso che non mi piace tantissimo, prevedo pochissimo spazio per le fughe da lontano"
|oes

1) Noi le tappe con l'ultimo colle a 90 dall'arrivo non le mettiamo e non le metteremo mai
2) Prat de Bouc, Florac e Firminy sarebbero le tappe per le fughe.
3) All'ultimo tour ce n'erano ancora meno e siete riusciti comunque a farne arrivare 3-4
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Marquetz
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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da Marquetz »

Mathieu La Sègue ha scritto:
Jack Marquetz ha scritto:Fantasia portami via... :neutral:
La partenza da MSM è inedita, lo sterrato del Tro Bro anche, il Passage du Gois l'hanno fatto una volta ad eccezione della partenza del 2011 che era neutralizzata, ci sono 11 città di tappa inedite, il Col du Chevalard è inedito, l'arrivo a Prat de Bouc è inedito, la salita finale della tappa di Florac anche, il Mont Faron non era mai stato arrivo di tappa e l'avevano scalato una volta sola (55 anni fa tra l'altro), la Montée de Chazournes è inedita, a Orcières non si arriva da più di vent'anni e ti invito a trovarmi esempi di cronometro con tre colli e arrivo in quota, Villard-Notre-Dame è inedita.

Insomma, commenti a casissimo |giur


Edit: Che poi sia meno "sperimentale" di altre edizioni è vero, ma prendere iniziative rivoluzionare per la 100a edizione del Tour mi sembrava appropriato quanto una scoreggia durante il discorso di fine anno di Napolitano.
La cronometro di Mont Saint Michel è la stessa del vero Tour 2013, solo affrontata al contrario :neutral:
La cronometro con tre colli non è mai stata fatta per il semplice motivo che 47km e più di 1500 metri di dislivello sono eccessivi, così come Puy de dome e Mont Faron non sono frequentati perché non hanno gli spazi per accogliere il Tour.
Questo per dare giudizi oggettivi, poi a livello personale non mi piacciono le 6 tappe per velocisti...
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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da Gigilasegaperenne »

Marquetz ha scritto:
Mathieu La Sègue ha scritto:
Jack Jack Marquetz ha scritto:Fantasia portami via... :neutral:
La partenza da MSM è inedita, lo sterrato del Tro Bro anche, il Passage du Gois l'hanno fatto una volta ad eccezione della partenza del 2011 che era neutralizzata, ci sono 11 città di tappa inedite, il Col du Chevalard è inedito, l'arrivo a Prat de Bouc è inedito, la salita finale della tappa di Florac anche, il Mont Faron non era mai stato arrivo di tappa e l'avevano scalato una volta sola (55 anni fa tra l'altro), la Montée de Chazournes è inedita, a Orcières non si arriva da più di vent'anni e ti invito a trovarmi esempi di cronometro con tre colli e arrivo in quota, Villard-Notre-Dame è inedita.

Insomma, commenti a casissimo |giur


Edit: Che poi sia meno "sperimentale" di altre edizioni è vero, ma prendere iniziative rivoluzionare per la 100a edizione del Tour mi sembrava appropriato quanto una scoreggia durante il discorso di fine anno di Napolitano.
La cronometro di Mont Saint Michel è la stessa del vero Tour 2013, solo affrontata al contrario :neutral:
La cronometro con tre colli non è mai stata fatta per il semplice motivo che 47km e più di 1500 metri di dislivello sono eccessivi, così come Puy de dome e Mont Faron non sono frequentati perché non hanno gli spazi per accogliere il Tour.
Questo per dare giudizi oggettivi, poi a livello personale non mi piacciono le 6 tappe per velocisti...
La crono di Mont Saint-Michel si dà il caso però che l'avessimo disegnata tipo sei mesi prima della presentazione del Tour de France, e Pigna può testimoniarlo, mi spiace ma non posso rispondere di quello che disegna Prudhomme.
La cronometro di 47 km e 1500 metri di dislivello potrà anche essere eccessiva (secondo me no, ma sono punti di vista), però già è un altro paio di maniche rispetto alla questione della fantasia.
Il Puy de Dome non è vero che non ha lo spazio per accogliere il Tour de France, il Mont Faron ne ha già meno, ma il fatto che siano riusciti a mettere il traguardo sul Tourmalet e sul Galibier è sufficiente per dire che si può tranquillamente arrivare su entrambi. E' chiaro che comporta delle difficoltà, non ci sono i parcheggioni sterminati tipo La Toussuire, però basta volerci arrivare e lo si fa serenamente.

Poi sei padrone di dire che non ti piace, ma puoi dirlo senza fare mirror climbing estremo, perché se c'è uno che rompe la minchia sempre sulla praticabilità degli arrivi e dei percorsi sono io, se ci arriviamo è perché ho fatto tutte le verifiche che potevo fare da un PC e ho fatto tutti i confronti possibili con casi simili.

Le 6 tappe per velocisti non ti piacciono nel senso che sono troppe o troppo poche?
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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da Gigilasegaperenne »

Alexis Hemme Méas ha scritto:
Luca van Der Capuano ha scritto:Capuano: "Percorso che non mi piace tantissimo, prevedo pochissimo spazio per le fughe da lontano"
|oes

1) Noi le tappe con l'ultimo colle a 90 dall'arrivo non le mettiamo e non le metteremo mai
2) Prat de Bouc, Florac e Firminy sarebbero le tappe per le fughe.
3) All'ultimo tour ce n'erano ancora meno e siete riusciti comunque a farne arrivare 3-4
Beh secondo me lui intende che non ci sono tappe da fughe classiche, con le salite lontane dall'arrivo. E in effetti ha ragione: confermo che non ci sono, e non abbiamo intenzione di metterle prossimamente zizi .
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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da emmea90 »

Aggiungerei che sul Faron ci si è arrivati al Giro del Mediterraneo - ergo una corsa ci può arrivare (la Carovana può scendere dall'altro lato, non deve sostare per forza in cima)
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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da Gigilasegaperenne »

Per quello ci è arrivata anche la Paris - Nice, però è vero che non sempre le località che possono accogliere corse diverse dal Tour possono ospitare anche la Grande Boucle, che ha una carovana ciclopica anche rispetto al Giro d'Italia. Però diciamo che il fatto che siano arrivati su Tourmalet e Galibier ha un po' obbligato a rivedere gli standard della praticabilità degli arrivi, quanto meno per questioni di spazio.
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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da Andrepg »

2014: Movistar Team
Paris Nice: 3° Tappa: Le Creusot > Cours-la-Ville (Valverde), Classifica a Punti (Valverde), Classifica Giovani (Quintana)
2013: Direzione di corsa
2012: Androni Giocattoli - Venezuela
Criterium Dauphiné: 1° Tappa: Briançon > Nyons (Felline)
Tour de France: Premio della Supercombattività (Pellizotti), 19° Tappa: Lescar > Bordeaux (Ferrari), 2° posto Classifica GPM (Pellizotti), 12 Giorni in Maglia a Pois (Felline, Pellizotti), 1 Giorno in Maglia Bianca (Felline), 2 Premi della Combattività (Felline, Pellizotti).
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Re: Presentazione Percorso

Messaggio da Andrepg »

Karl Tonik ha scritto:Bel percorso, ma qualcosa da ridire sulle rosse probabilmente troppo "classiche".
Marquetz ha scritto:Fantasia portami via... :neutral:
Hanno già risposto in modo più che esauriente i miei due colleghi. E' il percorso del centenario, è chiaro che sarebbe stato un po' classico. Poi come già detto dalla sega e nella mia intervista, di cose nuove ce ne sono. Se poi preferivate avere tappe innovative come queste:

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Sono velocisti vostri siinc
2014: Movistar Team
Paris Nice: 3° Tappa: Le Creusot > Cours-la-Ville (Valverde), Classifica a Punti (Valverde), Classifica Giovani (Quintana)
2013: Direzione di corsa
2012: Androni Giocattoli - Venezuela
Criterium Dauphiné: 1° Tappa: Briançon > Nyons (Felline)
Tour de France: Premio della Supercombattività (Pellizotti), 19° Tappa: Lescar > Bordeaux (Ferrari), 2° posto Classifica GPM (Pellizotti), 12 Giorni in Maglia a Pois (Felline, Pellizotti), 1 Giorno in Maglia Bianca (Felline), 2 Premi della Combattività (Felline, Pellizotti).
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