Hemme Meas annuncia un delfinato per scalatori

[emmea90]

In visita in Italia a seguire il Giro il primo direttore del Tour de France Alexis Hemme Meas ha parlato oggi alla Gazzetta dello Sport. Riportiamo qui di seguito le sue dichiarazioni

Buonasera direttore - intanto, per cominciare, vorremmo un parere sulla tappa di oggi
Quanto successo oggi al giro è l'ennesima vergogna di una organizzazione rivelatasi ormai palesemente incapace e succube dei propri corridori. Sarebbe bastato percorrere la tappa ad andatura sostenuta e valutare una neutralizzazione solamente a poco dall'ultimo giro. Neutralizzazione che percorrendo i 120 chilometri ad un'andatura decente non sarebbe avvenuta. E invece i telespettatori a casa hanno dovuto assistere a questo scempio.

Le è mai capitata una situazione del genere?
Per fortuna mai - anche e soprattutto dato il fatto che non scegliamo e non sceglieremo mai municipi totalmente inadeguati nei necessari lavori stradali. Non scendiamo e non scenderemo mai a patti con i corridori a costo di dover forzare la mano ed escludere qualcuno dalla corsa.

Ma vi siete sempre dissociati dalla formula del "corridore non gradito"
Quella era la politica di lasegue - non la mia. Piuttosto che una mandria di pecore faccio correre per la maglia gialla gli Under 23. Meglio gente che la maglia la suda che un branco di pecoroni.

Parliamo di voi, uscite da una Liegi che è stata molto combattuta. Come sono andate le classiche?
La Liegi ha ottenuto i risultati sperati: paradossalmente allontanando la Redoute il gruppo ha sottovalutato i quattro che sono partiti e poi sono andati a giocarsi la corsa anche se non è una soluzione che ripeteremo. Ci piacerebbe invece esplorare e sperimentare ancora con la Freccia Vallone che ha ottenuto quest'anno i risultati che speravamo con la corsa esplosa già da subito e decisa sulla salita finale - vorremmo provare nuovamente un'alternativa diversa nel 2015, abbiamo alcuni progetti al vaglio. L'idea è quella di riportare Huy in un ruolo centrale senza dover, però, concludere la corsa in cima al muro.

Guardiamo al futuro, che Tour sarà?
Come tutti gli anni abbiamo la garanzia di avere al via i migliori: ci sarà ovviamente Contador, vincitore della scorsa edizione. Ci sarà Froome, vincitore 2012 e ci sarà Nibali che ha concluso tutte e tre le grandi corse a tappe sul podio. Sarà un Tour de France in cui non ci sarà una tappa regina - se non quella alpina che cade però molto presto - per cui se da un lato la classifica potrà delinearsi, dall'altro ogni tappa sarà quella buona.

Cosa intende?
Lo scorso anno il Tour non si è deciso al Galibier. Si è deciso principalmente all'Alpe d'Huez e soprattutto nella tappa di Prat de Bouc. Questo perché molti corridori del gruppo hanno sottovalutato quelle tappe - forse Froome ne aveva di più ma è stato sfortunato. Ecco, non vogliamo che nessun corridore e nessun team sottovaluti nessuna tappa. A cominciare da Arenberg.

Come mai questa scelta?
Arenberg non è mai stata inserita in 100 Tour. Mai. Riteniamo sia giusto cominciare il secondo centinaio colmando questa lacuna.

Mi riferisco al pavè
La vera domanda è.... perché no? Due mesi l'anno, da Febbraio a Marzo, si percorrono in classiche su pietra. La World Ports Classic avrà delle pietre, il mondiale 2015 avrà delle pietre. La vera domanda è perché no? Forse è il caso di smettere di vedere le pietre come qualcosa di esoterico e pensare più a considerarle un'abilità alla pari delle altre. C'è pericolo? Si cade sul pavè così come si cade su asfalto, basta saper tenere la bici e la posizione.

Non avete ancora presentato il delfinato, a meno di un mese dalla partenza. Ci sono stati dei problemi?
Nessun problema, stiamo finalizzando il percorso. L'idea di base è comunque stata ultimata.

Ovvero?
Sarà un delfinato diverso. Così come diversa è stata la Nizza. Antitetico, per la precisione. Se la Nizza è stata aperta a molte più tipologie di corridori il Delfinato sarà principalmente per scalatori puri. Non sarà quindi un mini-Tour de France come gli altri anni, quanto una corsa orientata e aperta anche a corridori come Valverde, Quintana, Rodriguez, Schleck, Rolland e tutti coloro che hanno difficoltà nelle prove contro il tempo.

Ci può dire qualcosa di più?
Quanti arrivi in salita ha avuto adesso?

Scusi
Quanti arrivi in salita ha avuto adesso, tra Nizza, Criterium e classiche?

Nessuno
Appunto. Nessuno. Il Delfinato compenserà questo aspetto della stagione. Avremo quattro tappe di montagna con altrettanti arrivi in salita - ci sarà inoltre una quinta tappa, di media montagna, con arrivo al termine di un falsopiano.

Questo non penalizzerà corridori come Nibali?
Non siamo più nell'era Armstrong. Non tracciamo percorsi pensando a chi favoriamo e a chi penalizziamo. Nibali ha avuto le sue possibilità alla Nizza e le avrà al Tour de France.

Ci dica di più. Come mai siete passati da tre a quattro tappe di montagna?
Abbiamo trasformato una delle due cronometro in una cronoscalata. E sarà una cronoscalata pura, non una crono mista come quella di Gap. Il resto è venuto di conseguenza. Ci sarà una seconda cronometro, non lunghissima, come le due presenti al Tour, che sarà l'unica a fare distacchi.

C'è qualcosa d'altro che mi vuol dire sul Delfinato?
Sarà differente dal Tour anche perché le tappe di montagna saranno in ordine di difficoltà crescente. Ci sarà un tappone finale e sarà sullo stile di quello alpino. Con una salita in sterrato.

Cormet d'Areches?
Non è detto. Potreste anche averla già vista.

[FrancescoPalma]

Finalmente una corsa adatta a noi dopo il percorso anomalo della Nizza, puntiamo al podio in un Delfinato che sarà mai come quest'anno un trampolino di lancio per il Tour

[Sauber96]

forse ci torna favorevole avere più salita e meno crono, immagino non ci sarà molto spazio per Greipel invece

[alluddha]

Aspettiamo di vedere il percorso del Delfinato. Il pavé non ci fa paura.

[Camenzind]

Percorso perfetto per Alberto, ma visto che il tour è molto vicino, la sua presenza non è certa. In tal caso, spazio alla coppia Majka-Kreuziger

[young]

Con tre scalatori in squadra vedremo di inventarci qualcosa